Quando posso andare in pensione se sono del 1958?

Non appare molto difficile raggiungere il traguardo della pensione per i nati nel 1958. Esistono diverse possibilità di pensionamento attive già da gennaio 2022. Non parleremo solo dell’uscita anticipata prevista dall’INPS a 64 anni, ma anche delle varie alterative possibili per anticipare l’uscita dal lavoro molto prima di raggiungere i 67 anni. A prescindere dalle varie formule pensionistiche resta il punto legato al pensionamento sviluppato seguendo diversi criteri (anagrafici e contributivi), oltre che dalla presenza di uno o più vincoli da considerare attentamente. In buona sostanza, il punto della situazione non è tanto l’uscita a 64 anni, quanto le condizioni dettate dalle formule previdenziali.

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Non appare molto difficile raggiungere il traguardo della pensione per i nati nel 1958. Esistono diverse possibilità di pensionamento attive già da gennaio 2022. Non parleremo solo dell’uscita anticipata prevista dall’INPS a 64 anni, ma anche delle varie alterative possibili per anticipare l’uscita dal lavoro molto prima di raggiungere i 67 anni. 

A prescindere dalle varie formule pensionistiche resta il punto legato al pensionamento sviluppato seguendo diversi criteri (anagrafici e contributivi), oltre che dalla presenza di uno o più vincoli da considerare attentamente. In buona sostanza, il punto della situazione non è tanto l’uscita a 64 anni, quanto le condizioni dettate dalle formule previdenziali. 

Ad oggi, i lavoratori a 67 anni raccolgono la pensione di vecchiaia, se è presente un numero idoneo di versamenti contributivi pari a 20 anni. Limiti validi anche per il 2022, senza particolari variazioni evidenziabili dalla normativa.

In presenza di queste condizioni, i nati nel 1958 possono lasciare il lavoro se hanno quantificato 20 anni di anzianità contributiva. In ogni caso, possono approcciarsi al piano previdenziali tutti color che maturano i 20 anni di versamenti entro il 31 dicembre 2022. 

La questione dei contributivi puri per i nati del 1958 assume un carattere maggiormente rilevante, in quanto apre la porta per uscire dal lavoro a 64 anni in presenza di un ridotto montante contributivo. Una forma previdenziale che prevede un numero di 20 anni di contributi e in più un’età anagrafica di almeno 64 anni, tutto sembra semplice e allettante dov’è l’inghippo?

Innanzitutto, occorre far confluire la contribuzione nella gestione separata, per poter utilizzare il computo necessario per andare in pensione a 64 anni sfruttando i criteri fissati dalla Fornero, oltre alla disponibilità di un assegno pensione il cui valore rientri nel paletto dei 2,8 volte il trattamento minimo. E, ancora la presenza di una contribuzione successivamente al 1° gennaio 1996. 

Si avvicina la pensione per i nati nel 1958, non più un miraggio!

È difficile capire se e come andare in pensione, spesso a frenare i lavoratori sono le regole e sottoregole che, in parte, mettono confusione creando disinteresse nell’approccio a una prestazione previdenziale. Più dettata dalla necessita di evitare di perdere tempo per comprendere come funziona esattamente una formula pensionistica. Non in forma generica, ma dettagliata cercando di comprendere le diverse dinamiche che possono bloccare l’accesso alla pensione. 

L’interesse alle opzioni previdenziali esiste ed è vivo in tutti i lavoratori, quel che manca è un ordinamento previdenziale snello, semplice che risollevi i lavoratori senza gettarli nello sconforto di una pensione che tarda ad arrivare e non sufficiente alle aspettative di una vita modesta.  

Ecco, perché si comprende benissimo la domanda di un lettore nato nel 1957 che si chiede:

Quanto e come può andare in pensione nel 2022?”. 

Come si legge da InvestireOggi, i conti sono semplici coloro che sono nati nel 1958 nel 2022 compiono o stanno per raggiungere l’età di 64 anni, quindi sotto il profilo anagrafico rispecchiano integralmente le disposizioni previste dall’ordinamento previdenziale sulla pensione anticipata Quota 102. 

Nello stesso modo, nel 2022 sono andati in pensione coloro che sono nati nel 1954, ovvero coloro che hanno maturato i 67 anni indispensabili per l’approccio a una formula previdenziale ordinaria. L’età anagrafica non è sufficiente per garantire l’accesso alla pensione di vecchiaia, se non è accompagnata da almeno 20 anni di versamenti contributivi. 

Non è da escludere neanche la misura Ape sociale. È vero che i nati nel 1957 nel 2022 hanno compiuto o stanno per compiere 64 anni, ma è possibile agganciarsi anche all’anticipo pensionistico garantito dallo Stato italiano. Si tratta di una possibilità da valutare, se sono presenti le diverse condizioni contraddistinte per tipologia di lavoro, nonché alla presenza di profili di tutela. 

Nell’articolo realizzato di recente: “Ape Sociale 2022, occhio alla data di scadenza! Guida INPS, è possibile trovare le notizie utili per la verifica dei requisiti e delle condizioni necessarie per poter richiedere l’accesso alla prestazione economica. 

I nati nel 1958 intraprendono il viaggio pensione tra novità e perplessità

Conti alla mano i lavorati nati nel 1958 possono pensare di richiedere l’accesso a una prestazione previdenziale ordinaria, come la pensione di vecchiaia al raggiungimento di 67 anni più 7 mesi.

In altre parole, secondo la normativa il lavoratore in questione dovrebbe trattenersi al lavoro fino all’anno 2025. Facendo una piccola distinzione tra chi è nato all’inizio dell’anno che matura il rateo per la pensione con decorrenza da luglio 2025, mentre quelli la cui ricorrenza di nascita cade a febbraio maturano i contributi con decorrenza da periodo di agosto 2025.

Coloro che spengono le candeline a marzo, la decorrenza della pensione scatta da settembre, con la liquidazione dell’assegno a partire dal 1° ottobre 2025. 

Procedendo sempre per dati i nati a dicembre 1958 devono restare a lavoro fino a settembre 2026. 

In altre parole, si rischia di avvicinarsi tanto al limite dei 70 anni di età, per questo motivo potrebbe risultare utile l’accesso all’anticipo pensione Ape sociale. Non bisogna dimenticare che parliamo di un prepensionamento che permette di anticipare la pensione già a 63 anni, se in presenza di un numero di contribuzione diversa in base al profilo di tutela appartenente. 

In un contesto dove maggiore è la contribuzione necessaria per la prestazione economica rapportata da 20 anni a 30, 32 o 36 anni di versamenti, una variazione strettamente connessa alla tipologia di lavoro.

Ma, che permette un’indennità di accompagno alla pensione a partire dai 63 anni di età contro i 67 regolari per la pensione di vecchiaia. In altre parole, l’Ape sociale rappresenta quella opportunità di anticipare l’uscita senza necessariamente arrivare sotto i 70 anni di età. 

Come funziona la pensione a 64 anni di età?

Dal 1° gennaio 2022 tutti coloro che raggiungono i 64 anni (nati nel 1958) possono collocarsi in quiescenza utilizzando la misura Quota 102. In sostanza, si tratta di scegliere se e come anticipare l’uscita prima del raggiungimento dell’età di 67 anni. Com’è possibile anticipare l’uscita a 61 anni con almeno 20 anni di contributi, se sussistono le condizioni dettate dalla normativa. 

In ogni caso, la misura Quota 102 è stata voluta dal Governo Draghi per superare Quota 100, ma anche per avvicinare i requisiti anagrafici previsti per la pensione anticipata a 62 anni per Quota 100 e i 67 anni per la pensione di vecchiaia. 

In altre parole, l’Esecutivo permettendo l’uscita flessibile anticipata 64 anni, non ha fatto altro che portare in riduzione il periodo temporale necessario per l’età pensionabile fissato a 67 anni.  Ecco, perché, nella Legge di Bilancio 2022 è stata inserita la misura Quota 102 a tempo, ovvero in scadenza alla data del 31 dicembre 2022. 

Per poter scegliere di andare in pensione prima con Quota 102, occorre un’età anagrafica di 64 anni, ma anche un montante contributivo di almeno 38 anni. 

Ammesso il cumulo di uno o più periodi assicurativi presenti anche in più gestioni. Anche in questo caso coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022, possono scegliere se collocarsi al riposo con Quota 102, oppure aspettare per maturare una contribuzione più alta che dovrebbe garantire un assegno pensione più modesto. Oltre, mantenere la possibilità di un’uscita anticipata flessibile anche poco prima dei 67 anni di età. 

Se ti interessa sapere: "Come andare in pensione a 62 anni", ti consiglio di leggere questo link.