Quando vanno in pensione i 30enni? In questo breve articolo vi spiegheremo come funziona “Pensami - Pensione a misura”, il nuovo servizio online di INPS che permette di calcolare le prospettive pensionistiche di ciascun cittadino, senza la necessità di registrarsi.
Ecco quando vanno in pensione i 30enni secondo INPS
Con il nuovo simulatore dell’INPS “Pensami - Pensione a misura” è possibile calcolare le prospettive pensionistiche dei cittadini, senza alcun tipo di iscrizione o registrazione.
Quando vanno in pensione i 30enni? I cittadini lavoratori nati nel 1990 potranno accedere alla pensione di vecchiaia a 70 anni, se con 20 anni di contributi, mentre a riposo con quella anticipata con almeno 45 anni di contributi, senza però contare l’età.
Per i venticinquenni, che invece hanno iniziato a lavorare da un solo anno, invece, la situazione è un po’ diversa. Con il simulatore “Pensami” di INPS, infatti, abbiamo questi due risultati:
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a 70 anni in pensione anticipata solo se con 46 anni e 4 mesi di contributi;
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a 70 anni e sei mesi a riposo per vecchiaia, con oltre 20anni di contributi
Sempre secondo il simulatore della pensione dell’Istituto di Previdenza Sociale, se gli anni di contributi versati sono meno di 20, ma più di 5, l’attesa per accedere alla pensione di vecchiaia sarà estesa fino ai 74 anni e dieci mesi.
Come funziona “Pensami”
Come abbiamo detto all’inizio, INPS ha dato la possibilità ai cittadini di simulare la propria pensione. In che senso? Semplice, il cittadino, senza necessità di registrarsi, può calcolare autonomamente le proprie prospettive pensionistiche.
Nella fattispecie, dovranno essere inseriti i dati relativi alla contribuzione e qualche dato anagrafico, poi, il risultato varierà a seconda delle differenti pensioni a cui sarà possibile accedere in futuro, sia nelle singole gestioni previdenziali, sia cumulando tutta la contribuzione, escludendo, però, gli importi delle prestazioni.
INPS e il simulatore della pensione: come fare
“Pensami” è stato aggiornato ed è diventato molto più semplice e intuitivo della versione precedente. Come detto poc’anzi, infatti, basterà inserire qualche dato anagrafico, come il sesso e la data di nascita e i dati contributivi.
Nello specifico:
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la data del tuo primo contributo
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la contribuzione complessiva
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selezionare la gestione, inserire tutti i periodi relativi ai contributi e premere “avanti”. Ora potrete selezionare tutti i fattori che vi permetteranno di aumentare i contributi per anticipare l’accesso alla pensione, come il riscatto dei titoli di studio universitari, il servizio militare obbligatorio di leva o servizio civile sostitutivo/volontario, maternità fuori dal rapporto di lavoro ecc.
Una volta inseriti i dati, potrete premere ancora “avanti” e vi si prospetteranno tutti gli scenari riguardanti la vostra condizione, dunque la pensione anticipata e le eventuali tipologie e la pensione di vecchiaia.
Sottolineiamo che INPS ha realizzato anche dei video-tutorial che guidino l’utente durante il percorso, oltre che una nuova funzione consulenziale per orientare le scelte dell'utente.
Appena cliccherete sul simulatore, però, vi uscirà una scritta; nella stessa si ricorderà ai cittadini che “Pensami” è in fase di aggiornamento sulla base di tutte le ultime novità legislative introdotte con la Legge di Bilancio relativa all’anno corrente.
A breve, inoltre sarà anche prevista un’applicazione da scaricare sugli smartphone o tablet.
Come entrare su “Pensami”? Tranquilli, in questo caso non sono necessarie le identità digitali come SPID, CIE o CNS, basterà entrare sul sito internet www.inps.it poi dovrete seguire il seguente percorso dalla homepage INPS:
"Prestazioni e servizi" > "Servizi" > "PensAMI - Simulatore scenari pensionistici".
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