Quota 102: al via le domande! Confrontiamola con Quota 100!

Sono partite le domande per aderire a Quota 102! Ma conviene? Confrontiamola a Quota 100 e capiamo le differenze!

Da quando è stata introdotta la Legge di Bilancio del 2022 sono state introdotte tantissime novità in merito alla riforma pensioni. Per tutto il 2022, infatti, resterà in vigore Quota 102 e proprio in queste ultime ore l’Inps ha rilasciato una comunicazione in merito alla presentazione della domanda di partecipazione.

Analizzeremo insieme gli aspetti positivi e gli aspetti negativi della misura pensionistica, confrontandola con la precedente, ovvero con Quota 100. Durante l’iter d’approvazione della Legge di bilancio sono state avanzate diverse ipotesi in merito alla riforma pensioni.

Si è parlato di un’introduzione di Quota 102, ma seguita da altre misure pre pensionistiche che avrebbero consentito un graduale passaggio alla legge Fornero, ma ancora non è chiaro. Infatti, in un precedente articolo abbiamo discusso in merito alla validità di Quota 102.

Ecco un video realizzato da Pensioni & Aggiornamenti con le novità:

Questa durerà solamente per tutto l’anno 2022, ma dal 2023 ci aspettiamo il nulla. Non si sa se il governo abbia approvato solamente Quota 102 per ragioni di mancanza di tempo, o se la loro intenzione sia proprio quella di esaminare i dati per poi successivamente approvare una misura più adeguata.

Fatto sta che il governo non ha avuto l’intenzione di approvare una riforma a lungo termine. Il passaggio alla Legge Fornero potrà essere, quindi, sì, graduale, ma indeciso. La stessa legge di bilancio non è stata approvata seguendo una procedura convenzionale.

Molte parti sono state approvate in tutta fretta, senza una preventiva approvazione parlamentare. Cosa accadrà, quindi, nel prossimo 2023? Dovremo aspettare una nuova legge di bilancio o nel corso di questo 2022 verrà approvata una misura pensionistica provvisoria?

In questo articolo cercheremo di darvi tutte le informazioni necessarie alla presentazione della domanda di adesione a Quota 102 e capiremo quali sono gli aspetti positivi e gli aspetti negativi della misura pensionistica.

Scopriamo insieme tutti i dettagli della riforma.

Quota 102: cos’è e come funziona 

La misura pensionistica chiamata appunto Quota 102, consentirebbe di accedere alla pensione anticipata a 64 anni d’età e con 38 anni di contributi versati, ma solo nel 2022. Per accedere a Quota 102 sarà necessario rispettare le scadenze, altrimenti si rischia di non riuscire ad accedervi.

Il meccanismo di Quota 102 sembrerebbe simile a Quota 100: allora, cosa è cambiato? In realtà, i requisiti si accesso di Quota 102 sono diversi da quelli previsti dalla precedente misura pensionistica. Tuttavia, sia per quanto riguarda il calcolo dell’importo e dei contributi pensionistici non è ci è stata data nessuna spiegazione.

L’unica notizia certa è che con Quota 102 non esistono penalizzazioni se non quelle previste per l’anticipo di uscita, il montante contributivo. Questo sarebbe l’unico aspetto in comune che Quota 102 ha con Quota 100. 

Attraverso Quota 102 quest’anno potrebbero andare in pensione tantissimi lavoratori, dipendenti e no: i nuovi pensionati saranno circa 50 mila persone. 

Quota 102, come presentare domanda? La comunicazione dell’INPS

Attraverso una comunicazione l’INPS ha annunciato le modalità per partecipare e aderire a Quota 102, per uscire finalmente dal mondo del lavoro, riservato a tutti i lavoratori aventi 64 anni d’età compiuti e 38 anni d’età contributiva.

Secondo la suddetta comunicazione, i lavoratori che vorranno accedere alla pensione con Quota 102 potranno presentare domanda perché la procedura è stata già attivata: la procedura, per essere precisi, è attiva da giorno 7 gennaio 2022.

Per poter inviare la domanda è necessario essere in possesso di SPID, Carta Nazionale dei servizi, Carta d’identità elettronica 3.0, poiché la richiesta dovrà essere inviata online attraverso il portale creato appositamente dall’INPS.

La sezione alla quale fare riferimento è quella chiamata “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, Ape sociale e Beneficio precoci”. Al momento dell’accesso bisognerà, poi, cliccare sulla sezione “nuova prestazione pensionistica” e selezionare le seguenti diciture:

  • “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia”;

  • “Pensione di anzianità/anticipata”;

  • “Requisito quota 102”.

Successivamente sarà anche necessario individuare la vostra gestione. La domanda di partecipazione potrà essere inviata anche dai lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione spettacolo e sport e alla Gestione pubblica.

Qui, potranno chiedere anche il calcolo ed il cumulo dei periodi assicurativi per il conseguimento del diritto alla pensione con Quota 102. Inoltre, l’INPS fa anche presente che la domanda potrà essere inoltrata anche mediante Istituti di patronato, caf ed altri soggetti abilitati all’inoltro delle istanze di servizio.

I soggetti potranno rivolgersi, in alternativa, anche al Contact center INPS. 

Quota 102: conviene o no? Facciamo il confronto con Quota 100

Sebbene sia Quota 102 che Quota 100 si somiglino molto, vi sono delle piccole differenze che permettono di distinguerle. Ad esempio, i requisiti richiesti per l’accesso, come abbiamo già detto, sono diversi.

In particolare, gli anni contributivi posseduti dovranno essere 38 e gli anni anagrafici dovranno essere 64, mentre per Quota 100 un lavoratore avrebbe dovuto compiere i 62 anni d’età.

Per il resto, tutto sembra essere uguale a Quota 100 anche il divieto di cumulo della pensione percepita con altre attività lavorative, a meno che non si svolga un’attività autonoma occasionale fino a 5.000 euro all’anno.

Ma chi resta tagliato fuori da Quota 102?

Ovviamente il requisito dell’età anagrafica è l’unico nodo che non piace. Se, infatti, con Quota 100 era possibile andare in pensione già a 62 anni, con Quota 102 sono stati aggiunti altri due anni. Quindi, in sostanza, chi penalizza?

Ovviamente saranno esclusi dalla misura tutti i nati nel 1960. Questi, se avevano precedentemente accesso alla pensione, con Quota 102 adesso non potranno più accedervi. 

Per rientrare alla Quota 100 era necessario aver compiuto i 62 anni d’età entro il 31 dicembre 2021. Adesso, proprio questi, non solo non beccheranno Quota 100, nemmeno riusciranno ad accedere a Quota 102 proprio per mancanza del requisito anagrafico.

Inoltre, a penalizzare i nati del 1960 non è solo il requisito anagrafico, ma anche il requisito contributivo. Infatti, a loro non basterà essere in possesso di 38 anni contributivi.

Chi avvantaggia Quota 102?

Ovviamente non tutto il male viene per nuocere. Benché Quota 102 penalizzi alcuni soggetti, ne avvantaggia certamente molti altri. Certo, il requisito anagrafico da possedere crea rabbia soprattutto a tutti quei lavoratori che perderanno la pensione per un soffio.

Tuttavia, per loro, basterà aspettare un paio di anni per sperare di riuscire ad accedere al diritto della pensione. Inoltre, ad esempio, un nato nel 1958 o nel 1957 avrà molto più tempo per riuscire a completare gli anni contributivi richiesti, ovvero il raggiungimento dei 38 contributivi.

Cerchiamo, quindi, di vedere il lato buono della medaglia. Ecco un esempio di https://www.ultimora.news/ che vi potrà rincuorare:

“Pensiamo al fatto che un nato nel 1958, che non ha potuto centrare la quota 100 in tempo utile perché mancavano degli anni di contributi, riceve così un altro anno di tempo per arrivare alla fatidica soglia dei 38 anni. E come questi anche chi è nato nel 1957 per esempio.”

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