Reddito di Cittadinanza: non solo pagamenti, ecco le novità!

Sul Reddito di Cittadinanza, per il mese di settembre, si segnalano delle novità in particolare per l'erogazione dei pagamenti, ma anche in merito alle ulteriori proposte dal governo e in particolare da alcuni partiti interni alla maggioranza. Anche perché già si propone la cessasione dei navigator, oltre a nuovi requisiti più restringenti.

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In merito al Reddito di Cittadinanza, la misura assistenziale contro la povertà, nata col Governo Conte I e resa disponibile dal 2019, la situazione sta diventando difficile. Nell'ultimo mese l'RDC ha ricevuto non poche critiche da parte di diversi partiti del governo, come racconta Marco Cagiano nel suo articolo, anche da quelli interni alla maggioranza dell'attuale governo Draghi.

Oltre ai pagamenti previsti per il mese di settembre, si segnala anche una serie di proposte atte a modificare, anche a livello strutturale, il sussidio voluto dal fortemente dal Movimento Cinque Stelle. In particolare il varo di requisiti più stringenti rispetto a quelli già disponibili. E anche la cessazione della figura del navigator, come segnalato anticipatamente dal Messaggero

Reddito di cittadinanza: come funziona per settembre 2021

Anche per il mese di settembre si hanno come principali requisiti per l'accesso al Reddito di Cittadinanza il fatto di:

E se vogliamo essere ancora più precisi, rimangono necessari i tre requisiti di fondo: anagrafico, reddituale e immobiliare.

A livello anagrafico si richiede pertanto:

  • di essere maggiorenne, ed essere un cittadino italiano o comunitario.
  • di essere maggiorenne e possedere almeno un permesso di soggiorno, o del diritto di soggiorno, che sia temporaneo o permanente. 

Rimane disponibile la possibilità anche per apolidi o titolari di protezione internazionale. E sempre è necessario, pena l'esclusione, la residenza in Italia da dieci anni, di cui due in maniera continuativa.

Mentre per il reddituale è sempre richiesto un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) da almeno 9.360 euro (generalmente se si vive con contratto d'affitto), con possibilità di calcolo tramite scala di equivalenza, valente:

  • 1 per il primo componente del nucleo;
  • 0.4 per ogni soggetto maggiorenne
  • 0.2 per ogni soggetto minorenne

Il calcolo finale può arrivare fino a 2.1, o a 2.2 nel caso di soggetti con disabilità grave o non autosufficienti. Se l'ISEE arriva a a 7.560 euro si può richiedere la Pensione di cittadinanza.

A livello immobiliare non si può avere patrimonio immobiliare superiore a 30.000 euro. Se single, non si può andare oltre un patrimonio mobiliare di 6.000 euro. O di 10.000 euro a seconda della composizione familiare:

  • 1.000 euro dal secondo figlio in poi; 
  • 5.000 euro se con soggetti sofferenti di disabilità;
  • 7.500 euro se con soggetti sofferenti di disabilità grave o in condizioni di non autosufficienza.

Se volete avere ulteriori dettagli, vi invito a seguire questo video a cura di Speedy News Italia.

Per il resto, l'RDC potrebbe subire delle modifiche.

Le novità sul Reddito di Cittadinanza: un referendum per abolirlo?

Come ormai noto, il Reddito di Cittadinanza è disponibile al richiedente residente in Italia dal 2019, essendo nato col Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 durante il Governo Conte I

Per la precisione questo sostegno economico è disponibile dal 6 marzo 2019. Ma è possibile che si possa andare verso una sua sospensione, stando a diverse dichiarazioni da parte di alcuni politici interni al Governo Draghi

Questo mese potrebbe essere decisivo per valutare se avviare una modifica strutturale all'accesso o alla disposizione dell'RdC, o addirittura arrivare alla sua abolizione. E si parla proprio di "abolizione" per via di quanto dichiarato dall'ex Presidente del Consiglio e attuale Segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, che chiede un referendum per la sua abolizione, come segnala money.it.

O addirittura, secondo l'ex ministro degli Interni e attuale Segretario della Lega, Matteo Salvini, di eliminarlo totalmente perché potenzialmente dannoso per il mercato del lavoro, attualmente in fase di ripresa in questa delicata fase post-pandemia da Sars-Cov-2

La novità di Draghi: il Reddito di Cittadinanza rimane ma deve essere modificato

Al momento tale richiesta è condivisa anche da altre forze politiche interne al governo, ma non dal premier Mario Draghi, che ribadisce la validità dell'RDC a livello concettuale. Ma solo a livello concettuale, pertanto non è improbabile comunque una modifica. 

Attualmente una possibile modifica avrebbe come giustificazione oggettiva quella del finanziamento stesso. Constatando che attualmente sono più di un milione e duecento mila le famiglie che hanno aderito al'RDC, si parla di fatto di una misura che influisce nella vita di oltre due milioni e ottocentomila richiedenti

Tutto ciò costa alle casse dello Stato ben 7.2 miliardi di euro. E questo è quanto previsto per il 2021, secondo l'ANSA. Ma al momento le ipotesi avvalorate per il Reddito di Cittadinanza, almeno per quanto noto a inizi settembre, riguardano tre potenziali modifiche:

  • modifica dei requisiti per accedere alla cifra erogata;
  • modifica strutturale dell'erogazione;
  • abolizione totale.

Con Draghi è probabile la seconda soluzione, e in effetti già si evince questa potenziale scelta da un evento abbastanza recente che ha coinvolto una categoria lavorativa molto richiesta durante la stagione estiva: i lavoratori stagionali.

Obbligo di lavoro stagionale o niente Reddito Cittadinanza!

Come accennato in un precedente articolo, il Reddito di Cittadinanza è diventato già oggetto di scontro in merito alla segnalazione da parte di Federalberghi e Coldiretti, che segnalavano che nei settori alberghieri e agricoli, mancavano praticamente 50.000 lavoratori.

Ai quali si aggiungono quelli segnalati dalla Confcommercio, riguardo al personale per bar e ristoranti: una mancanza di quasi 150.000 dipendenti. Complessivamente si parla pertanto di 200.000 posti. 

Motivo di questa penuria? Secondo la Lega, si può ricondurre il tutto alla preferenza nel prendere il sussidio piuttosto che accettare questo tipo di lavoro. E può non accettarlo per via del fatto che non vige l'obbligo di accettare un lavoro avente un contratto di durata inferiore a tre mesi.

Per la precisione, l'RdC si può perdere se:

  • non provvedi a sottoscrivere il Patto;
  • non vuoi partecipare alle attività di formazione o riqualificazione;
  • non vuoi aderire ai progetti proposti dal Comune;
  • non vuoi accettare nessuna delle 3 offerte di lavoro che ti vengono proposte.

O anche solo lavorare, ma al nero, cioè un'attività lavorativa non segnalata alle competenti autorità (rischio di comunicazione mendace).

In poche parole, devi garantire la piena disponibilità a lavorare immediatamente. Però quanto detto sui lavoratori stagionali non è diventata legge, è solo una proposta avanzata da un partito politico. In merito ad altre proposte ne è competente l'attuale ministro del Lavoro Andrea Orlando, assieme al Comitato scientifico.

Altre novità sul Reddito di Cittadinanza: lavori, ma socialmente utili

Secondo today.it, tra le potenziali proposte per il Reddito di Cittadinanza c'è anche quella del sindaco di Reggio Emilia e delegato dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Luca Vecchi.

La proposta è di rendere disponibile tra i progetti proposti dal Comune di residenza anche i lavori socialmente utili, oggi PUC (Progetti Utili alla Collettività). Questo prevederebbe, oltre all'adesione al Patto per il Lavoro o al Patto per l'Inclusione Sociale, anche la messa a disposizione per i PUC per almeno otto-sedici ore settimanali

La proposta purtroppo si deve scontrare con le problematiche finanziarie dei Comuni, i quali devono affidarsi ai propri fondi, e pertanto potrebbero non garantire l'apertura di bandi relativi alla disposizione di nuovi PUC anche per gli attuali titolari dell'RDC. Anche perché è richiesta la messa a punto dei progetti entro e non oltre sei mesi prima dell'attuazione

E sempre sul piano del lavoro si presume anche una modifica sostanziale per quanto riguarda la reintroduzione al lavoro, o meglio per chi ha la responsaiblità di farti rientrare: i navigator.

Addio ai navigator per i richiedenti del Reddito di Cittadinanza

E' possibile che i primi a risentire in merito al Reddito di Cittadinanza possano essere i navigator. Stando a today.it, i 2549 addetti all'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), oggi comunemente chiamati navigatori, potrebbero rischiare di non vedere il loro ruolo riconfermato per il 2022, dopo aver beneficiato della proroga del contratto, grazie al governo Draghi, fino a fine 2021

La figura del navigator è alquanto controversa, in particolare in merito al loro effettivo ruolo all'interno dell'amministrazione: sono effettivi addetti alla ricerca di offerte di lavoro o, come cita Andrea Maggiolo nell'articolo, "mostrano le offerte di lavoro che i Cpi raccolgono ed elaborano", dato che "non hanno offerte di lavoro proprie"? 

Se non altro, stando all'attuale monitoraggio Caritas sugli effettivi benefici della reintroduzione tramite RDC si parla di dati poco incoraggianti:

  • 65% di tasso lavorativo nullo, contro il 67% di impiego dei non beneficiari; 
  • 70% dei firmatari dei patti non ha ricevuto nessuna formazione (sddirittura 80% nel caso dei nuclei marginalizzati).

A sua volta la Caritas segnala l'esigenza di modificare l'RDC anche per i “nuovi poveri”, cioè le nuove categorie nate grazie alla pandemia, come le famiglie giovani e con figli minori senza lavoro e senza reddito.

Però, ripeto, sono tutte proposte, laddove al momento di concreto c'è solo l'attuazione dei pagamenti per questo mese di settembre 2021.

Reddito di cittadinanza: per settembre si confermano i pagamenti

In breve, per il mese di settembre i pagamenti per il Reddito di Cittadinanza rimangono quelli stabiliti dall'INPS. Le disposizioni di pagamento saranno inviate alle Poste Italiane (essendo titolari della Carta RDC) entro il 27 del mese, cioè il 27 settembre. Il caricamento sarà automatico, direttamente nella propria carta, e intorno alla data stabilita. 

Data diversa è quella di chi ha chiesto il rinnovo entro il 31 agosto 2021: in questo caso il pagamento verrà effettuato entro l'inizio della seconda metà del mese, cioè il 16 settembre. 

Si ricorda che il beneficio sarà concesso per un massimo di 18 mesi. Dopo il diciottesimo mese si dovrà fare richiesta formale del rinnovo, facendo pertanto decorrere un mese dalla richiesta (cioè ci sarà la sospensione di un mese)

Per il resto, basta ricordare il fatto che il partito promotore dell'RDC, il Movimento Cinque Stelle, è favorevole ad una revisione, in particolare per le politiche attive. Pertanto quello che si ha ora sono solo ipotesi.