Reddito di Cittadinanza, abolito dal 1° gennaio 2024 e ridotta la durata a 8 mesi nel 2023

La decisione è stata presa in queste ore: Reddito di Cittadinanza abolito da gennaio 2024, mentre per il 2023 accorciata la durata di fruizione della misura.

reddito di cittadinanza abolito dal 1° gennaio 2024

In questi ultimi giorni si è molto discusso sulla misura a Cinque Stelle: revoca, riduzione, corsi di formazione e chi più ne ha, più ne metta, ma la decisione è stata presa in queste ore: Reddito di Cittadinanza abolito da gennaio 2024, mentre per il 2023 accorciata la durata di fruizione della misura.

Reddito di Cittadinanza, abolito dal 1° gennaio 2024 e ridotta la durata a 8 mesi nel 2023

Eravamo pronti ad un cambiamento del Reddito di Cittadinanza, poiché una sua profonda revisione era già stata annunciata più e più volte durante la campagna elettorale. Ora il tutto si è concretizzato e la prestazione bandiera del Movimento Cinque Stelle troverà spazio in Manovra di Bilancio per l’ultima volta.

Infatti, il Reddito di Cittadinanza sarà abolito proprio dal 1° gennaio 2024 e al suo posto sarà introdotta una misura differente.

All’inizio si stavano studiando dei cambiamenti riguardanti i requisiti d’accesso, con una revoca della misura agli occupabili, dunque, a tutti quei cittadini che potevano essere impiegati nell’attività lavorativa, a partire dal 1° giugno 2023.

Nonostante questa pareva essere l’ipotesi più accreditata, in queste ultime ore il Governo Meloni ha cambiato nuovamente le carte in tavola, optando per l’abolizione del Reddito di Cittadinanza tra poco più di un anno e per una riduzione della misura già dall’anno corrente.

La strategia degli occupabili

Il pensiero del Governo Meloni e, quindi, di tutta la coalizione di Centrodestra è sempre stato quello di fare una netta distinzione tra i cittadini occupabili e non occupabili.

Quando le persone non possono lavorare, a causa dell’età avanzata, per condizioni di salute o perché necessitano di badare a familiari in gravi situazioni, vanno aiutate; viceversa, quando queste possono camminare sulle proprie gambe un aiuto economico come il Reddito di Cittadinanza pare davvero inutile o, come è stato spesso definito, uno spreco di denaro pubblico.

Ecco, infatti, quanto ha dichiarato nei giorni scorsi il viceministro dell’Economia Maurizio Leo

La nostra strategia politica è di separare i casi in cui le persone non possono lavorare, che vanno sempre salvaguardati, e gli altri su cui si può intervenire”.

Reddito di cittadinanza abolito dal 1° gennaio 2024

Come abbiamo detto all’inizio il Reddito di Cittadinanza sarà abolito dal prossimo 1° gennaio 2024, mentre per il 2023 la misura resterà, anche se con qualche ritocco.

Per il 2024 infatti è stata presa la decisione: la misura a Cinque Stelle deve essere abrogata e sostituita in toto da una nuova riforma.

Con le rivalutazioni previste nel 2023 del sostegno il Governo Meloni risparmierà 734 milioni di euro che verranno destinati in un fondo ad hoc, che verrà utilizzato per finanziare la prossima misura, che dovrà sostenere i nuclei in difficoltà economica, oltre che l’inclusione sociale degli stessi.

Reddito di cittadinanza cosa cambia dal 1° gennaio 2023

Dal 1° gennaio 2023, invece, il Reddito di Cittadinanza si avvia verso il suo tramonto definitivo, dopo più di quattro anni, con una vera e propria manutenzione straordinaria della misura.

In questi ultimi dodici mesi di Rdc, infatti, sono previsti

  • Maggiori controlli sui percettori del sussidio

  • Maggior severità su chi riceve offerte di lavoro

In ogni caso, dal 1° gennaio 2023 tutti i cittadini con un’età compresa tra 18 e 59 anni, che risultino essere occupabili (abili al lavoro) e che non abbiano all’interno del proprio nucleo familiare cittadini disabili, minori o persone con almeno 60 anni a carico, potranno percepire ancora il Reddito di Cittadinanza solo per 8 mensilità. Il limite dei 18 mesi consecutivi è stato ridotto notevolmente.

Ma non è tutto, poiché il Governo Meloni ha previsto un periodo di tempo di minimo 6 mensilità di partecipazione ad un corso di formazione o di riqualificazione professionale. Se i cittadini non frequenteranno questi percorsi, perderanno il Reddito di Cittadinanza. Infine, il Rdc verrà revocato già al rifiuto della prima offerta congrua di lavoro.

Reddito di cittadinanza abolito da gennaio 2024

Nei giorni scorsi il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha criticato aspramente le decisioni prese dal Governo Meloni sulla misura pentastellata: il Centrodestra aveva promesso in campagna elettorale che il Reddito di Cittadinanza sarebbe stato abolito già nel 2023, ma negli ultimi mesi si è parlato solo di una profonda revisione.

Ecco le parole di Renzi:

“Parlo delle contraddizioni di chi ha vinto le elezioni ma fatica a concretizzare ciò che aveva promesso. Un esempio? Il reddito di cittadinanza. Avevano promesso che lo avrebbero abolito. Anzi, Meloni diceva in campagna elettorale che lei era l’unica a chiedere di abolirlo. Oggi tornano a parlare di semplici modifiche”.

Il Presidente Giorgia Meloni e il Cdm avranno ascoltato le lamentele dell’ex sindaco di Firenze? In ogni caso, la decisione è stata presa: il Reddito di cittadinanza sarà abolito dal 1° gennaio 2024.