Reddito di cittadinanza: le ultime novità su chi potrà continuare ad avere il RdC nel 2024

Si torna a parlare di eliminazione del reddito di cittadinanza: cosa succederà nel 2024? Ecco le ultime indiscrezioni su chi potrebbe continuare a ricevere il RdC anche nel 2024.

reddito-cittadinanza-chi-riceve-2024

Il rischio di perdere per sempre il Reddito di cittadinanza è sempre più concreto. Mentre quest’anno saranno davvero molte le famiglie italiane che dovranno dire addio una volta per tutte al sostegno mensile del RdC, spuntano delle recenti indiscrezioni in merito a chi saranno i cittadini che effettivamente potrebbero continuare a ricevere il RdC nel 2024.

Va chiarito da subito una cosa: nel 2024 il Reddito di cittadinanza sarà di fatto abrogato, come da disposizioni contenute nella recente legge di Bilancio 2023, a seguito della decisione del Governo Meloni.

Tuttavia, il prossimo anno potrebbe comunque vedere un elevato numero di cittadini come potenziali beneficiari di un nuovo “Reddito di cittadinanza”, ovvero di una nuova misura avente il medesimo obiettivo del suo predecessore: supportare e sostenere le famiglie che hanno un reddito particolarmente basso.

Cosa succede al Reddito di cittadinanza nel 2024

Nonostante l’eliminazione definitiva del sostegno relativo al Reddito di cittadinanza che il prossimo anno vedrà coinvolta la maggior parte delle famiglie attualmente beneficiarie del RdC, il 2024 potrebbe essere comunque un anno positivo per alcuni cittadini.

Effettivamente, nonostante la decisione della squadra dell’esecutivo guidata da Giorgia Meloni abbia determinato l’abrogazione di tutte le disposizioni contenute all’interno del testo del decreto legge numero 4 dell'anno 2019 nonché della legge numero 25, non tutti perderanno interamente il Reddito di cittadinanza.

Dal 2024 infatti il Reddito di cittadinanza cambierà volto, e verosimilmente anche nome, ma potrebbe essere comunque confermata una misura a sostegno dei nuclei familiari che hanno un reddito particolarmente basso.

È questo ciò che emerge dalle prime indiscrezione che emergono dalla maggioranza del Governo Meloni.

Sembrerebbe dunque che gli importi del risparmio che sarà determinato con il taglio sul RdC che avverrà gradualmente nel corso di quest’anno e la definitiva abrogazione nel 2024 saranno poi investiti in nuove forme di sostegno.

Chi può continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza nel 2024

Con l’emergere di questa nuova indiscrezione che di fatto apre a nuovi spiragli di luce per tantissime famiglie italiane che si ritrovano a non sapere cosa fare dal 2024 a causa della loro condizione economica, sono in molti a porsi la stessa domanda. 

Ovvero: chi potrà richiedere i nuovi sostegni che andranno a sostituire il reddito di cittadinanza durante il 2024?

Chiaramente non è possibile in questo momento rispondere in modo preciso e corretto a tale quesito, in quanto il Governo guidato dall’attuale premier Meloni si trova ancora in una fase di discussione e di valutazione di tutte le proposte.

Tuttavia, prendendo in considerazione gli interventi e i dibattiti avvenuti in maggioranza proprio in riferimento alle sorti del Reddito di cittadinanza e sulla necessità di nuove tutele a sostegno delle famiglie, è possibile sicuramente evidenziare che ci saranno alcune categorie di cittadini che potrebbero sperare di ricevere misure sostitutive del Reddito di cittadinanza, anche nel 2024.

Stiamo parlando soprattutto di quelle famiglie che possono continuare a beneficiare dell’assegno mensile del RdC anche per tutte le mensilità dell’anno 2023. Dunque:

  • famiglie con cittadini minorenni;

  • famiglie con componenti over 60;

  • famiglie con componenti che presentano disabilità.

Per queste categorie di nuclei familiari, infatti, è davvero difficile pensare che la squadra dell’esecutivo non preveda prontamente una misura di sostituzione del reddito di cittadinanza già aa partire dl primo gennaio 2024.

Il ritorno del Reddito di inclusione: l’ipotesi al vaglio

Tra le ipotesi che attualmente sono sul tavolo di discussione della maggioranza di Governo in merito alla progettazione di nuove misure volte a contrastare lo stato di povertà di alcuni nuclei familiari, a seguito della futura abrogazione definitiva del Reddito di cittadinanza, spunta anche quello di un ritorno del cosiddetto Reddito d’inclusione.

Proprio a questo proposito, si era pronunciata alcune settimana fa, la stessa ministra del Lavoro, Marina Calderone, la quale ha chiarito che potrebbe essere introdotto, come sostituto al reddito di cittadinanza, una misura molto simile a quella del Reddito di inclusione.

Nonostante gli obiettivi portati avanti da reddito di cittadinanza e reddito di inclusione siano di fatto molto simili tra loro, la differenza più sostanziosa è quella legata alla platea di cittadini a cui spetta tale misura.

Infatti, per il Reddito d’inclusione, affinché i cittadini e le famiglie richiedenti potessero avere accesso agli importi mensili, erano stati predisposti una serie di requisiti e di condizioni obbligatorie molto più stringenti rispetto a quelli stabiliti per ottenere il RdC.

Al tempo stesso, un’altra differenza tra RdC e Rei sta sicuramente nel metodo di calcolo per la definizione degli importi erogati ogni mese nei confronti delle famiglie beneficiarie. 

Infatti, se per il RdC si tiene conto come fattore principale soprattutto il reddito del nucleo familiare, nel caso del Rei il valore più importante per il calcolo degli importi era quello legato al numero di componenti della famiglia.