Reddito di Cittadinanza, stop vicino. Dall’ISEE ai controlli INPS, chi rischia di perderlo

Reddito di Cittadinanza da febbraio si rischia la stop della misura per i controlli INPS e per il mancato rinnovo ISEE. Ecco chi rischia.

Reddito di Cittadinanza attenzione allo stop. Da febbraio si rischia la sospensione della misura per i controlli INPS e per il mancato rinnovo dell’ISEE. Ecco chi rischia e come procedere.

L’aumento dei prezzi continua a preoccupare i cittadini italiani. numerosi sono stati gli aiuti che lo governo precedente ha messo in campo per sostenere le famiglie in stato di disagio economico. Ed oggi la manovra finanziaria posta in essere dal governo Meloni ne ha confermate molte e ne ha introdotte altrettanto.

La maggior parte di queste, sono legate all’aggiornamento della situazione reddituale dei percettori come ad esempio il Reddito di Cittadinanza. 

L’eventuale mancata comunicazione comporta per il percettore la sospensione dell’erogazione del sussidio. Ma l’oltre a tale motivazione, il sussidio si può perdere anche a seguito dei controlli effettuati dall’INPS che come ha promesso verifiche più profonde per i percettori del Reddito di Cittadinanza.

E’ partita dunque , la ricerca dei “furbetti” del Reddito di Cittadinanza anche se già il governo Meloni con le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 pensa di ridurne il numero.

Ma vediamo allora nel dettaglio di quali sono le cause che possono portare alla sospensione o alla decadenza della misura.

Reddito di Cittadinanza, stop vicino. Dall’ISEE ai controlli INPS, chi rischia di perderlo

La maggior parte delle misure erogate dallo Stato, tra le quali il Reddito di Cittadinanza sono legati alla situazione reddituale del soggetto e vengono erogati solo se si rientra in determinati parametri ISEE.

L’ISEE, in estrema sintesi è il rapporto tra l’indicatore della situazione economica e il parametro relativo della scala di equivalenza derivante dai componenti del nucleo familiare. In estrema sintesi serve a valutare la situazione economica delle famiglie. 

Moltissimi si sono rivolti  ai centri di assistenza fiscale e ai comuni, altri invece stanno procedendo in autonomia utilizzando il modello pre compilato disponibile sul sito INPS.

Sono due le ragioni legate all’ISEE che potrebbero portare alla sospensione immediata del redditto di cittadinanza.

La prima è relativa al mancato rinnovo dell’ISEE entro il 31 gennaio 2023. In questo caso i pagamenti vengono solo sospesi fino al rinnovo dell’indicatore.

L’altra legata sempre all’ISEE riguarda la modifica delle condizioni reddituali. Ossia se si vengono a superare le soglie limite imposte dalla normativa in tema di erogazione del Reddito di Cittadinanza.

Per coloro che si trovano in questa casistica, l’INPS dispone immediatamente la decadenza della misura da febbraio 2023 e di conseguenza non ci saranno più le relative ricariche del reddito.

Discorso simile vale per coloro che hanno subito variazioni della composizione del nucleo familiare, non relativa a nascita o morte ma conseguente ad un abbandono del nucleo familiare o ad un’aggiunta.

In questi casi per continuare a vedersi erogato il Rdc si dovrà presentare una nuova domanda.

Discorso diverso vale per la decadenza a seguito dei controlli INPS.

Reddito di Cittadinanza, ecco chi rischia lo stop a seguito dei controlli INPS

Ormai è cosa nota che il Reddito di Cittadinanza non piace al governo di centro destra. Ecco che dal 2024 il sussidio abbandonerà definitivamente il palcoscenico italiano per lasciare il posto, pare a due distinte misure.

Tra i maggiori sostenitori del taglio del sussidio il leader della Lega Matteo Salvini che ha più volte sottolineato che a causa dei “furbetti del reddito” si siano prodotti circa 15 miliardi di euro di truffa ai danni dello Stato.

Nella realtà, il dato annunciato dal leghista non è riferito solo alle truffe relative al reddito ma anche ad altre misure e appalti pubblici. Solo l’1% legato ai “furbetti” del reddito.

Questo dato è stato ottenuto grazie ai continui controlli da parte dell’INPS sui percettori del Reddito di Cittadinanza a seguito degli accessi alle banche dati fornite grazie alle convenzioni con numerose amministrazioni che hanno permesso perciò i controlli incrociati.

Tra le tante convenzioni quella siglata con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dpa), con cui l’Inps potrà verificare che nel nucleo familiare non ci siano componenti sottoposti a particolari misure cautelari, in stato detentivo.

Se si verificano tali situazioni durante il periodo di fruizione del reddito bisogna darne immediata comunicazione all’INPS che procede al ricalcolo degli importi, determinando una riduzione della cifra spettante o addirittura la decadenza.

Reddito di Cittadinanza, queste le situazioni di maggior controllo

 Negli ultimi anni i controlli da parte dell’INPS si sono intensificati  grazie ai controlli incrociati tra le dichiarazioni sostitutive uniche e i dati presenti negli archivi.

Ciò ha reso possibile individuare alcune situazioni per le quali c’è un rischio maggiore di attestare il falso.

Secondo i dati INPS, sarebbero la mancanza del requisito della residenza in Italia, omesse o false dichiarazioni circa la composizione e l’attività lavorativa dei membri del nucleo familiare ad essere le situazioni che determinano truffe.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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