Con Draghi niente Reddito di Cittadinanza senza lavoro!

Il Reddito di Cittadinanza prevede già di suo la ricerca obbligatoria di un lavoro, ma i furbetti sono riusciti negli ultimi anni a percepire l'RDC e al tempo stesso a non lavorare. Ora la musica cambia col governo Draghi: sarà obbligatorio accettare il lavoro, altrimenti beccherai la revoca del sussidio. Ma come dice il proverbio: fatta la legge, trovato l'inganno.

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Non ho molta simpatia per i furbetti del Reddito di Cittadinanza. Sì, quelli che evitano di lavorare grazie a sotterfugi e lacune presenti nel Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, voluto dal Governo Conte I nel 2019. Non mancano le notizie di camorristi o evasori che ne beneficiano illegittimamente, anche da anni. 

Inoltre, è bene ricordare, che l'RDC è una misura già di suo costosa, e se va a finire in mano a gente che non solo non paga i contributi, ma delinque a danno della collettività, praticamente si diventa gli zimbelli dell'Unione Europea. In particolare a livello di welfare e assistenza sul collocamento. 

Ma la musica sta cambiando, in particolare col governo presieduto dal professor Mario Draghi. Da oggi, o lavori o fuori dal RDC. Cioè, già è previsto, però da adesso sarà ancora più stringente. Ciò renderà il sussidio più accessibile a chi vuole davvero lavorare

Anche se non mancano i se e i ma: fatta la legge, trovato l'inganno, si dice. Chi lo dice che non si possa violare comunque? O peggio che si metta in condizioni di intrappolare alcune categorie sociali e lavorative

Sono domande legittime, infatti partiamo dal principio.

Come funziona il Reddito di Cittadinanza ora?

Ne avevo già trattato in un mio articolo, ma repetita juvant. Il Reddito di Cittadinanza, nato col Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, durante il Governo Conte I, è un sostegno economico di supporto, cioè deve aiutare chi si trova in difficoltà e cerca lavoro, almeno da quanto è stato denunciato dalla sua dichiarazione dei redditi.

Il sussidio è disponibile dal 6 marzo 2019, ed è tuttora in vigore col Governo Draghi. Si integra al reddito familiare associato. Un reddito basso, ovvio. E per persone che, per obbligo di legge, devono sottostare alla sottoscrizione di un Patto per il Lavoro, o di un Patto per l'inclusione sociale.

Se vuoi dei soldi, devi assumerti la responsabilità di voler trovare un lavoro. Altrimenti sono soldi a vuoto, a fondo perduto. E i soldi a fondo perduto non piacciono a nessuno. 

Tra l'altro, non è cambiata nemmeno la riscossione, che ad oggi arriva fino:

  • a 780 euro se per single, a reddito quasi a zero e in affitto;
  • a 1.180 euro se per nuclei familiari con figli a carico. 

E se la scala di equivalenza è idonea, puoi integrarlo a:

  • NASPI;  
  • DIS-COLL;
  • e altri supporti per la disoccupazione non volontaria. 

Altro da sapere? I requisiti

Attenti ai requisiti per il Reddito di Cittadinanza!

Per il Reddito di Cittadinanza la problematica è sempre stata quella dei requisiti. Quelli base teoricamente sono rimasti gli stessi, e si dividono in tre basi: anagrafico, reddituale, immobiliare.

Anagrafico vuol dire:

  • essere maggiorenne,
  • cittadino italiano o comunitario,
  • cittadino extra comunitario se con permesso di soggiorno per lunghi soggiorni,
  • apolide o titolare di protezione internazionale.

Reddituale significa avere un ISEE da 9.360 euro. Ma l'ISEE è ballerino, cambia a seconda della propria situazione.

Il limite ISEE può arrivare:

  • a 7.560 euro se si richiede la Pensione di cittadinanza;
  • a 9.360 euro se si vive in affitto.

A sua volta sottoposto a delle scale di equivalenza quali:

  • 1 per il primo componente del nucleo.
  • 0.4 a soggetto maggiorenne; 
  • 0.2 a soggetto minorenne. 

Il parametro arriva fino a 2.1 in condizioni normali. A 2.2 se per soggetti gravemente disabili o non autosufficienti.

Immobiliare se:

  • patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro (niente prima casa).
  • patrimonio mobiliare non oltre 6.000 euro (per single) e 10.000 euro (nucleo familiare).

Attenzione il nucleo può aumentarne il limite di:

  • 1.000 euro dal secondo figlio in poi; 
  • 5.000 euro se con soggetti con disabilità;
  • 7.500 euro se disabilità grave o di non autosufficienza.

Ma molti dimenticano che ci sono delle particolarità.

Ecco come perdere il Reddito di Cittadinanza

Supponiamo di essere un cittadino extracomunitario, e si vuole far richiesta del Reddito di Cittadinanza. Oltre al requisito anagrafico, è previsto per chi è straniero l'obbligo di risiedere in Italia da 10 anni. E almeno due di questi anni deve essere continuativo, senza interruzioni non giustificate.

Mentre se possiedi autoveicoli immatricolati o motoveicoli con una determinata cilindrata, non puoi far richiesta, e di certo non se possiedi navi o imbarcazioni da diporto!

Così come avere pendenze giudiziarie alle spalle, essere sotto misura cautelare post-convalida di arresto o fermo. Nel mio articolo specifico tutto, anche i reati previsti per essere estromessi. E anche ciò che non puoi comprare, ancehe perché se ci provi rischi la sospensione.

E se non è sufficiente quanto detto, c'è questo video a cura di RDC Channel.

 

Per il resto, se invece sei a posto, basta fare richiesta:

  • il sito governativo, 
  • i CAF,
  • presso le Poste (disponibile però dopo il 5° giorno di ogni mese).

E poi, con la Carta RdC, lo ritiri presso un ufficio delle Poste Italiane. Ogni metà del mese, a partire dal 27 di ogni mese (cadenza bi-trisettimanale).

E ora, tornando ai furbetti, concentriamoci sul motivo principe per cui dovrebbero togliertelo.

Accetta il lavoro, o con Draghi addio al Reddito di Cittadinanza!

Per quanto non siamo mancate le critiche al Reddito di Cittadinanza, in particolare durante il Governo Draghi, da parte di forze interne alla maggioranza, va detto che non c'è alcune interesse alla sua abolizione. 

Lo stesso Capo del Governo è a favore del sussidio, ma con nella forma in cui si trova ora. L'idea è giusta, la forma no. Pertanto va cambiata

E dove andrebbe cambiata? Negli obblighi lavorativi previsti. Ripetiamo i punti di esclusione dal sussidio.

Quando accetti il reddito, devi garantire piena immediata disponibilità a lavorare. E se

  • non sottoscrivi il Patto;
  • non partecipi ad attività di formazione o riqualificazione;
  • non aderisci ai progetti istituiti dal comune di residenza;
  • non accetti nessuna delle tre offerte di lavoro proposte, o solo la prima se lo stai rinnovando.

O, peggio, fare attività lavorative non segnalate alle competenti autorità, con tanto di comunicazione mendace.

Qui c'è una falla: puoi avere ancora accesso al RDC anche se rifiuti un contratto di lavoro, se inferiore a tre mesi. Ecco la toppa: non avrai più accesso al RDC se rifiuti contratti di lavoro di almeno due mesi di lavoro.

Praticamente i cosiddetti lavori stagionali, come quelli che si fanno d'estate o d'inverno, a seconda del settore d'impiego. Ma parliamo meglio di questi lavori stagionali.

Lavori stagionali o niente Reddito di Cittadinanza!

L'idea di mettere i lavori stagionali col Reddito di Cittadinanza è una proposta avanzata da uno dei partiti di maggioranza del Governo Draghi, la Lega, come segnala il Giornale

Motivo di questa preferenza per i lavori stagionali? La scarsa richiesta di lavori stagionali, che, secondo la Lega, è adducibile alla preferenza della gente a prendere il sussidio piuttosto che lavorare

Come proposta sembra abbastanza apprezzata nella maggioranza di governo. Sarà comunque compito dell'attuale ministro del Lavoro Andrea Orlando, col Comitato scientifico, a valutare quesa proposta.

Anche perché influenzerebbe 1.200.000 famiglie, per un totale di 2.800.000 richiedenti. Per un costo di 7,2 miliardi di euro previsto per il 2021, secondo l'ANSA! Quindi, giustamente, si vorrebbe evitare che il denaro usato come ammortizzatore sociale non abbia alcun ritorno nella realtà produttiva del paese. Anche in particolare per il settore del lavoro stagionale.

Ma il punto è questo: è davvero così? 

Come tenere il Reddito di Cittadinanza: lavoro stagionale o formazione

In merito al Reddito di Cittadinanza, in effetti ci sono state delle evoluzioni in merito alla penuria di lavoro stagionale. Stando a Federalberghi e Coldiretti, nei settori alberghieri e agricoli, mancano come capitale umano almeno 50.000 lavoratori.

E questo fuori da quelli della ristorazione, perché lì dentro addisittura, secondo Confcommercio, bar e ristoranti hanno una mancanza di quasi 150.000 dipendenti. Praticamente un vuoto di circa 200.000 posti

Inoltre la proposta prevede comunque il mantenimento dell'RDC: devi solo accettare questo lavoro. Una volta finito, lo riavrai, senza complicanze.

Ma perché la gente lo preferisce, vista la disponibilità di lavoro? Perché non sempre è un lavoro. Non sono mancate le segnalazioni di offerte di lavoro assolutamente prive di dignità sociale, al pari di una condizione di sfruttamento legalizzato, come già ha precisato il Fatto Quotidiano.

Molti le giustificano parlando di gavetta, quasi un battesimo di fuoco per entrare nel mondo del lavoro. Va detto che ciò non implica in futuro migliori condizioni di lavoro, anzi si rischia di legittimare una condizione di lavoro in realtà illegittima, quasi illegale. Ed estenderla come norma per tutti. 

Comunque, in alternativa ai lavoro, anche per creare una forza lavoro già formata e competente per le richieste di alcune aziende, si valuta anche di potenziare i corsi di formazioni, o anche quelli adibiti alla riqualificazione professionale. Stavolta necessariamente obbligatori, per tutti i beneficiari. Già questo darebbe una garanzia in più di assunzione, e anche un'ottimizzazione del tempo: l'azienda potrebbe evitare la formazione e ridurre così le spese.

Sennò tocca ritoccare il reddito, magari toccando uno dei sistemi di calcolo. Ma ne parliamo subito.

Reddito di cittadinanza in futuro: cosa cambierà con Draghi?

Siamo sempre nel campo delle proposte per quelc che concerne il Reddito di Cittadinanza. Sempre il ministro del Lavoro del Governo Draghi, Andrea Orlando, si parla di "coinvolgere 3 milioni di persone entro il 2025", secondo Open.

Quindi, oltre all'obbligo dei lavori stagionali e dei corsi di formazione, si valuta a sua volta a toccare il cuore del Reddito di Cittadinanza, cioè la sua erogazione. Secondo la sociologa Chiara Saraceno, partecipante al Comitato Scientifico, è possibile la revisione dei parametri per gli importi in erogazione.

Cosa si terrà in considerazione? 

  • la differenziazione del costo della vita su scala regionale, 
  • il moltiplicatore per le famiglie numerose. 

Questo restringerà sicuramente la platea, e potrebbe rendere la vita difficile ai furbetti: o fai un lavoro stagionale, o fai la formazione obbligatoria, o si becchi il ricalcolo. Non si sfugge. Anche se il rischio che possa danneggiare la gente volenterosa e innocente rimane comunque. Magari da parte degli stessi furbetti, che pur di avere il sussidio lo toglierebbero a chi dovrebbe spettarselo.

E mancherebbe anche questa in una situazione critica come la nostra...