INPS, date pagamento Reddito di Cittadinanza: quando arriva la ricarica RdC di marzo 2023

Pagamenti INPS Reddito di Cittadinanza già decisi per il mese di marzo 2023. Mentre si pensa alla misura sostitutiva Mia, ecco le date da segnare per questo mese sul calendario relative all’accredito della ricarica Rdc.

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Pagamenti INPS Reddito di Cittadinanza già decisi per il mese di marzo 2023. Mentre si pensa alla misura sostitutiva Mia, ecco le date da segnare per questo mese sul calendario relative all’accredito della ricarica Rdc.

La sorte del Reddito di Cittadinanza è ormai fuori discussione. La manovra finanziaria di fine dicembre 2022 ne ha stabilito definitivamente le sorti di abolizione definitiva dal 2024.

Nella stessa legge sono state stabilite le modifiche già apportate per tutto il 2023.

La misura messa in campo dal movimento cinquestelle sarà sostituita pare secondo indiscrezioni da nuove agevolazioni una a sostegno dei cittadini in difficoltà economica, l’altra finalizzate all’inclusione lavorativa.

Per intanto sono già state stabilite le date di accredito della ricarica di marzo 2023.

Vediamo nel dettaglio quali sono le date da segnare sul calendario per vedere accreditata la ricarica del Rdc.

Reddito Cittadinanza INPS in pagamento per marzo 2023: ecco le date da segnare in rosso

Reddito di cittadinanza agli sgoccioli ormai. Da luglio 2023 a perdere il reddito di cittadinanza saranno circa il 38,5% dei nuclei familiari fruitori del sussidio. Queste le cifre diffuse dall’ufficio, parlamentare di bilancio che comunica che a perdere il beneficio saranno circa 400.000 famiglie  e il 23% delle persone, più di mezzo milione di individui.

Dati che non fanno stare tranquilli i membri del governo soprattutto in vista dell’abolizione definitiva del sussidio da gennaio 2024.


La manovra finanziari di dicembre oltre alla definitiva abolizione ha stabilito le modifiche al sussidio tra le quali il nuovo concetto di occupabilità e il tempo massimo di erogazione.

 Il limite di erogazione passa da 18 mesi a 7 mesi, ma soltanto per coloro che sono ritenuti occupabili. Rimangono, infatti, invariati le tempistiche per i non occupabili.

La stessa legge ha previsto l’obbligo di formazione per i percettori del Rdc INPS. Questi dovranno seguire un corso obbligatorio della durata di 6 mesi al fine della riqualificazione professionale.

Previsto anche l’obbligo di accettare la prima offerta di lavoro proposta.

Ma nonostante tutte queste modifiche il Rdc continua ad essere erogato regolarmente dall’INPS.

Stabilite anche per il mese di marzo le date di accredito della ricarica mensile Rdc.

Coloro che hanno richiesto il sussidio per la prima volta a febbraio 2023, riceveranno la ricarica a partire da mercoledi 15 marzo giorno in cui riceveranno anche la carta Reddito di cittadinanza (cRdc), su cui verranno accreditate le somme spettanti. Questa verrà consegnata da Poste Italiane dopo una convocazione.

La stessa data del 15 marzo è valida per coloro che hanno chiesto il rinnovo del sussidio a febbraio 2023, dopo la scadenza dei 18 mesi di erogazione, terminati a gennaio.

Tutti gli altri dovranno aspettare lunedi 27 marzo per vedere accreditata la somma. Stiamo parlando di coloro che ricevono la ricarica da almeno un mese.

Reddito di cittadinanza, cosi controlli l’accredito della somma

Per poter verificare con precisione le date di accredito del reddito di cittadinanza erogato dall’INPS bisognerà accedere al sito istituzionale nell’area riservata, tramite credenziali Spid, o la Carta d’identità elettronica (Cie), o la Carta nazionale dei servizi (Cns).

Per coloro che non sono cosi tecnologici basterà chiamare il numero verde 800.666.888 per ricevere informazioni circa il Reddito di Cittadinanza o semplicemente recarsi presso gli sportelli ATM e verificare gli accrediti.

Reddito di cittadinanza, dal 2024 potrebbe arrivare Mia

Il ministero del lavoro, secondo alcune indiscrezioni pare stia lavorando alla misura sostitutiva del reddito di cittadinanza.

La nuova misura favorirebbe l’inserimento socio-lavorativo di chi si trova in condizione di povertà mentre contemporaneamente lo si aiuta economicamente.

Il reddito di cittadinanza sarà sostituito dalla Misura per l’inclusione attiva (Mia). Si tratterebbe di una misura che modificherebbe le platee, la durata, gli importi e i requisiti per ottenere l’accesso al beneficio.

Mia dividerebbe i beneficiari tra le famiglie che hanno minori, disabili o over 60 al loro interno e quelle che invece non li hanno.

Per questi ultimi sarebbero previsti importi più bassi e durata minore del sussidio.

Si cercherà cosi di favorire l’inclusione attiva di lavoro adeguando la fruizione della misura in relazione ai componenti del nucleo familiare.

Intanto previste numerose manifestazioni contro la fine del Rdc. Già da oggi in molte città sono previsti numerosi sit in di percettori del reddito di cittadinanza.