Reddito di cittadinanza si trasforma in Mia: come funziona e cosa cambia

Via il reddito di cittadinanza, il governo pensa ad un una nuova misura. Ecco come sarà.

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Arrivano finalmente delle nuove ed importanti novità sul Reddito di cittadinanza, che andranno di fatto a modificare in maniera definitivamente l’attuale forma del RdC.

Al momento sembra proprio che il Governo Meloni sia pronto ad introdurre il sostegno di “Mia” che sostituirà completamente il Reddito di cittadinanza. La Misura di inclusione attiva, quindi sarà erogata nei confronti di due categorie principali di beneficiari, con importi differenti a seconda della categoria di appartenenza.

Vediamo, quindi, come funziona Mia che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza e cosa cambierà adesso al sussidio del RdC.

Addio RdC: chi può avere “Mia”

Sarà la “Misura di inclusione attiva”, soprannominata “Mia” a determinare l’eliminazione definitiva del Reddito di cittadinanza, con importanti novità e nuove categorie di beneficiari.

Sono infatti tantissimi gli attuali percettori del RdC ad essere preoccupati sul proprio futuro e a domandarsi se potranno beneficiare di Mia. A tal proposito, è necessario precisare che i beneficiari di Mia, saranno suddivisi in due categorie differenti, ovvero:

  • Famiglie con minorenni, over 60 o disabili;

  • Famiglie con occupabili.

Dunque, nel primo caso rientrano quelle famiglie in cui vi è almeno un componente di età inferiore a diciotto anni, oppure un anziano con età superiore di 60 anni, o ancora una persona con una disabilità.

Nella seconda situazione, invece, si intendono incluse quelle famiglie in cui ci sia almeno un cittadino che ha un'età anagrafica compresa tra i 18 e i 60 anni di età, che vengono considerati “occupabili”. Si tratta, dunque, di quelle categorie di percettori del RdC per una durata massima di 7 mesi durante il 2023 entro il 31 dicembre.

Al contempo, ci sarà un’ulteriore stretta anche sul tetto ISEE. Ciò significa che saranno molti di meno i soggetti che potranno ricevere l’assegno legato alla “Misura di inclusione attiva”.

Al momento sembrerebbe che il tetto ISEE potrebbe scendere rispetto agli attuali 9.360 euro erogati con il Reddito di cittadinanza. Con la “Misura di inclusione attiva”, l’assegno potrebbe spettare soltanto nei confronti delle famiglie con un ISEE inferiore ai 7.200 euro.

Gli importi di Mia sostitutiva del Reddito di cittadinanza

Così come cambiano le categorie legate alla platea di beneficiari del Reddito di cittadinanza, con la “Misura di inclusione attiva” saranno modificati anche gli importi dell’assegno mensile.

A questo proposito, bisogna essere consapevoli che solo le famiglie più povere con componenti disabili, minori o over 60, potranno continuare a percepire dell’assegno mensile di 500 euro, così come avviene per il RdC.

Ma la stretta più importante determinata dalla Riforma con la legge di Bilancio 2023 sul Reddito di cittadinanza, riguarda quella categoria di famiglie composte dai cosiddetti occupabili. In questo caso, l’ipotesi al momento più avvalorata vede l’erogazione dell’assegno base mensile dal valore di 375 euro.

Ci sono, invece, ancora molti dubbi in merito agli importi di Mia, che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza, per quanto riguarda quei beneficiari che pagano l’affitto alla fine del mese. Per loro, infatti, il Reddito di cittadinanza prevede l’erogazione al momento di 280 euro al mese per il momento.

Va detto che, a seguito della presentazione della domanda, rispettando l’apposita procedura telematica, gli importi saranno erogati soltanto a seguito dei dovuti accertamenti in merito ai requisiti e alle platee di appartenenza.

La durata della “Misura di inclusione attiva”

Oltre ai tagli sui beneficiari della misura Mia sostitutiva del Reddito di cittadinanza,  al tetto ISEE, così come anche sugli importi dell’assegno mensile, il Governo Meloni ha optato per un’ulteriore stretta anche sui tempi e la durata dei pagamenti della “Misura di inclusione attiva”.

Dunque, sembrerebbe che per quanto riguarda le famiglie più povere con componenti minori, over 60 o disabili, anche la “Misura di inclusione attiva” potrebbe continuare ad essere erogata per la medesima durata del Reddito di cittadinanza. 

Ciò significa che per questa categoria di beneficiari, la durata di Mia è valida fino a 18 mesi. Saranno, invece, i cosiddetti occupabili a poter ricevere i pagamenti di Mia per non più di un anno.

Inoltre, va detto che il nuovo sussidio della “Misura di inclusione attiva” non potrà più essere richiesto a ripetizione. Per le famiglie povere, sarà necessario attendere almeno un mese dopo la fine dell’ultima erogazione dell’assegno, così come avviene al momento per il Reddito di cittadinanza.

Mentre, per i nuclei familiari composte da persone cosiddette occupabili, la “Misura di inclusione attiva” avrà una scadenza al massimo dopo un anno per la prima volta in cui l’assegno sarà erogato. 

Mentre, la scadenza sarà pari a sei mesi per la seconda volta. Per coloro che invece intendono ricevere il pagamento dell’assegno Mia anche per una terza volta, sarà necessario attendere almeno un anno e mezzo.