Reddito di Cittadinanza, possibile stop per questi sfortunati. Ecco il motivo

Reddito di Cittadinanza senza pace. Arrivano le prime indiscrezioni da parte del Governo su un possibile stop per questi sfortunati percettori. Ecco il nuovo motivo

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Reddito di Cittadinanza senza pace. Arrivano le prime indiscrezioni da parte del Governo su un possibile stop per questi sfortunati percettori.

Il Reddito di Cittadinanza, ormai lo sappiamo non va proprio giù al Governo di centro destra, che già dai primi giorni dalla campagna elettorale ha espresso la sua netta posizione circa la sua abolizione.

Una vera e propria posizione del Governo ancora non c’è stata, ma alcuni massimi esponenti dell’esecutivo stanno sottolineando a più riprese la possibilità di modificare la misura.

L’ultima in ordine cronologico è quella del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che ha fatto condurre una ricerca sui percettori del Reddito di cittadinanza con età compresa tra i 18 e i 29 anni.

Dai dati raccolti, la ricerca offre profondi spunti su cui riflettere perché molti dei percettori del Reddito di cittadinanza possiedono solo la licenza elementare o nessun titolo e molti altri soltanto il titolo di licenza media.

La dispersione scolastica si sa benissimo è uno dei maggiori problemi della nostra società. A dirlo i numeri analizzati in diverse occasioni. Infatti, solo nel 2020, secondo i dati Istat, la percentuale di soggetti con età compresa tra i 25-64 anni in possesso di almeno un diploma è pari a circa il 62,9. Dato preoccupante se rapportato alla media europea del 79%.

Annualmente ad abbandonare la formazione superiore sono circa 100.000 ragazzi, con livelli differenti nelle varie regioni.

Dai dati raccolti dal ministro dell’Istruzione e del merito, il leghista Giuseppe Valditara, si è evidenziato come questa situazione di “illegalità” contrasti con l’erogazione del Reddito di cittadinanza.

Prima del ministro Valdirata altre analisi sono state fatte circolare dal sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, che ha proposto modifiche al Reddito di cittadinanza che secondo lo stesso non potrà sussistere a vita.

La via praticabile per il Governo è quello di un sistema che incentivi la persona a lavorare e che in caso di rifiuto della proposta di lavoro fatta porti alla perdita del sussidio.

Tutte queste proposte si inseriscono nella sempre più certa modifica dell’incentivo, che quasi sicuramente dal 2024 verrà sostituito da un'altra misura.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i risultati della ricerca e quali sono le soluzioni offerte dal ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.

Reddito di Cittadinanza, possibile stop per questi sfortunati. Ecco il motivo

Nuovo motivo di esclusione per i percettori del Reddito di cittadinanza. A lanciare la proposta di revoca del Reddito di cittadinanza per coloro che non hanno completato il percorso di formazione scolastica obbligatorio, il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara a qualche giorno dall’approvazione della Legge di Bilancio 2023.

Lo stesso ministro ha commentato i dati nell’imminenza dell’approvazione della manovra di bilancio. Secondo i dati in Italia circa 360.000 percettori del Reddito di cittadinanza hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni.

Di questi circa 11.000 hanno licenza elementare e 128.000 licenza media. Alla luce di questi dati, il ministro Valditara ha lanciato la proposta di far completare l’obbligo scolastico che chi l’ha illegalmente interrotto o far assolvere l’obbligo con un percorso di formazione professionale.

Nel caso in cui non si accettino le proposte, l’erogazione del reddito di cittadinanza o della misura che andrà a sostituirlo si perderà.

Sempre secondo il ministro dell’Istruzione, tra i percettori più giovani c’è chi lascia appositamente la scuola pur di ricevere il sussidio.

Le parole di Valditara sono molto forti

«Questi ragazzi preferiscono percepire il reddito anziché studiare e formarsi per costruire un proprio dignitoso progetto di vita. Il reddito collegato all’illegalità tollerata del mancato assolvimento dell’obbligo scolastico è inaccettabile moralmente: significherebbe legittimare e addirittura premiare una violazione di legge».

Reddito di cittadinanza, ecco le ulteriori motivazioni della proposta di stop

La proposta di Valditara è rivolta non soltanto a chi non ha completato l’obbligo scolastico ma anche coloro che ne studiano ne stanno cercando lavoro. Per loro la soluzione per non perdere il reddito di cittadinanza è l’investimento in formazione.

Ulteriori motivazioni che hanno spinto il ministro dell’istruzione a fare questa nuova proposta di modifica sono legate al fatto che il Reddito di cittadinanza, per il Governo di centro destra, sta diventando economicamente insostenibile.

Reddito di cittadinanza, stop all’assistenzialismo

Ma oltre a tutte le motivazioni sopra esposte, lo stesso ministro ha puntualizzato che un giovane non può lasciare il proprio percorso scolastico solo per percepire il reddito rinunciando a coltivare il suo talento.

Secondo Valditara:

“Non c’è merito senza responsabilità”.

Ed ha aggiunto, rispondendo a chi critica il Governo sulla decisione di abolire il reddito, che non è responsabile educare i ragazzi alla cultura dell’assistenzialismo piuttosto che incentivarli a migliorare la propria posizione di vita.