Reddito di Cittadinanza rinnovo dopo 36 mesi? Non per tutti

Il reddito di cittadinanza può essere rinnovato dopo i 36 mesi di percezione? La risposta è sì, anche se non per tutti.

Reddito di Cittadinanza rinnovo dopo 36 mesi? Non per tutti

Il reddito di cittadinanza può essere rinnovato dopo i 36 mesi di percezione? La risposta è sì, anche se non per tutti. 

In questa breve guida andremo a vedere chi sono i fortunati che possono inoltrare la richiesta di rinnovo della prestazione all’istituto nazionale per la previdenza sociale dopo averlo percepito per due volte consecutive (18 + 18 mesi).

Andiamo a scoprire insieme tutte le novità riguardo.

Reddito di Cittadinanza, i pro e i contro della prestazione a Cinque Stelle

Il RdC è un beneficio economico che ci accompagna, ormai, da più tre anni. Bandiera del Movimento Cinquestelle, ha fatto il suo ingresso nel 2019 e ha aiutato molte famiglie italiane in situazioni di disagio economico ad affrontare le spese quotidiane. 

Nonostante questo, il RdC è stato percepito anche da chi non ne aveva diritto, come soggetti titolari di barche o automobili di lusso, oppure cittadini con conti correnti all’estero, sollevando, oltre che l’indignazione popolare, anche polemiche sulla stessa utilità della misura. 

Il beneficio economico mensile anti-povertà, inoltre, è tutt’ora al centro del dibattito politico poiché, nonostante i suoi presupposti siano chiari e affermino che chi lo percepisce deve trovare un impiego, in molti si ‘adagiano’ sul sostegno e preferiscono non lavorare, oppure svolgere mansioni a nero. 

In questo modo, molte postazioni lavorative rimangono scoperte. E questo è proprio il caso della crisi del settore turistico che per la stagione estiva ha segnalato – 350 mila lavoratori, che non si riescono a trovare. 

Tra le critiche alla prestazione è arrivata anche quella del cantante italiano Albano Carrisi, che avrebbe dichiarato:

“La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola. La causa di tutto ciò? Innanzitutto, il reddito di cittadinanza.”

Ecco come funziona la prestazione: requisiti e domanda all’Inps

Andiamo subito a vedere tutti i requisiti necessari per ottenere la prestazione di cittadinanza anti povertà. Innanzitutto, i requisiti da rispettare sono 5 e sono i seguenti:

  • requisito di cittadinanza
  • indicatore della situazione economica equivalente
  • patrimonio immobiliare
  • reddito familiare
  • patrimonio finanziario

Procediamo con ordine. Il primo requisito della cittadinanza stabilisce come condizione imprescindibile che il cittadino richiedente sia italiano, europeo, oppure un lungo soggiornante. Questo dovrà essere residente in Italia da un periodo minimo di 10 anni, di cui gli ultimi due anni in maniera continuativa.

Passiamo all’indicatore della situazione economica equivalente l’ISEE. Questo non dovrà essere superiore alla soglia dei 9.360 €e dovrà essere aggiornato annualmente.

Il patrimonio immobiliare, differente dalla prima casa di abitazione, non dovrà essere superiore a 30.000 €.

Il reddito familiare non dovrà superare i 6.000 € all’anno. Questi verranno moltiplicati per la scala di equivalenza. La soglia del reddito viene innalzata 9.360 € qualora fossimo davanti a nuclei familiari in affitto.

Infine il patrimonio finanziario non dovrà essere superiore a 6.000 € che verrà incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità degli stessi.

I due pagamenti mensili del Reddito di Cittadinanza 

Sappiamo che il reddito di cittadinanza viene pagato in due giornate differenti ciascun mese, che cadono solitamente il 15 e il 27.

La prima delle due date è molto importante per quel che concerne le prime prestazioni, le richieste di rinnovo – come nel nostro caso – e l’accredito di eventuali arretrati

Le prime prestazioni vengono pagate a tutti coloro che sono in possesso di tutti i requisiti sopracitati e che hanno inoltrato la domanda all’istituto nazionale per la previdenza sociale completa di tutta la documentazione, compreso l’ISEE. 

La prima ricarica in assoluto arriverà, dunque, il 15 del mese successivo alla presentazione della domanda, mentre dalla seconda ricarica verrà effettuato l’accredito il 27 del mese.

Gli arretrati, invece, arrivano qualora ci fosse stata una sospensione dei pagamenti da parte di INPS per qualche problema burocratico, come ad esempio la mancata consegna della Dichiarazione Sostitutiva Unica per il 2022. 

In questo caso, infatti, INPS sospende i pagamenti del Reddito di Cittadinanza e li versa solo dopo aver ricevuto i documenti aggiornati. Ecco, infatti, quanto conferma l’istituto nel comunicato del 6 aprile 2022:

’Inps informa che sono ancora sospese le rate di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza per i beneficiari che non sono in possesso di un ISEE valido per l’anno 2022. Il pagamento del beneficio riprenderà, quindi, solo a seguito della presentazione della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).’

Infine, il rinnovo viene ricaricato il 15 del primo mese successivo la presentazione della domanda all’INPS. Dopo la prima ricarica di Rinnovo l’istituto corrisponde il RdC ogni 27 del mese. 

Infine, i pagamenti ordinari arrivano sempre il 27 del mese (giorno più o giorno meno a seconda che il 27 casa di sabato o di domenica).

Chi può richiedere il rinnovo del beneficio economico dopo 36 mesi? 

Ora, finalmente, rispondiamo alla domanda che ci siamo posti all’inizio: è possibile effettuare il rinnovo del Reddito di Cittadinanza dopo 36 mesi? La risposta è sì! 

Chi può fare questo rinnovo? Chiunque sia ancora in possesso dei requisiti minimi per percepire la misura a Cinquestelle.

Insomma, chiunque al termine dei 18 mesi vorrà chiedere nuovamente il Reddito di Cittadinanza a INPS potrà farlo solo se sarà in possesso dei requisiti necessari per ottenere la misura. I requisiti sopracitati.

Qualora i requisiti reddituali, economici e patrimoniali non saranno rispettati, INPS respingerà la domanda.

Quando arriverà il pagamento Inps del Reddito di maggio?

Passiamo ora a parlare di qualcosa di concreto: la ricarica mensile ordinaria del reddito di cittadinanza da parte dell’istituto nazionale per la previdenza sociale. Quando arriverà? Semplice, il prossimo venerdì 27 maggio intorno all’ora di pranzo.

Questo mese la ricarica ordinaria verrà erogata senza alcun tipo di anticipo, poiché il 27 sarà un venerdì e non cadrà né di sabato né di domenica.

È possibile che insieme al Reddito di Cittadinanza l’istituto nazionale per la previdenza sociale prosegua ad erogare le integrazioni dell’assegno economico mensile per i figli a carico minorenni – fino ai 18 anni. Ricordiamo però che questo sostegno verrà pagato solamente ai nuclei familiari in cui entrambi i genitori sono presenti nel nucleo ISEE.

Tutti gli altri, i nuclei con genitori separati o divorziati, i nuclei con madri di età inferiore ventun anni, i nuclei con figli maggiorenni entro i 21 anni e i nuclei dove il tutore del figlio e diverso dal genitore, dovranno attendere il nuovo modello RdC com AU.

Se volete saperne di più a riguardo vi consiglio la lettura di questo articolo che spiega tutto in maniera più dettagliata: INPS, quando arriva l’integrazione Assegno Unico su RdC?

Noi, però, vi informiamo che questo modello RdC com AU non è ancora stato diffuso da Inps, dunque, sarà necessario attendere qualche altra settimana

Vi ricordiamo, infine, che questa settimana arriveranno anche gli ultimi pagamenti del Bonus Irpef da 100 € per i lavoratori dipendenti e i disoccupati che percepiscono la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego

Le date variano a seconda della regione e della provincia di appartenenza, pertanto vi consigliamo di tenere monitorato il vostro fascicolo previdenziale Inps accedendo con CIE, SPID e CNS.

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