Reddito di Cittadinanza, solo 8 mesi da gennaio 2023. Cosi lo mantieni per tutto l’anno

Reddito di Cittadinanza modificato nella Legge di Bilancio 2023 del Governo Meloni. Stop all’erogazione dopo 8 mesi. Ecco cosa cambia.

Reddito di Cittadinanza verso l’addio. A partire da gennaio 2023, verrà erogato solo per 8 mesi. Ma ecco come è possibile mantenerlo per tutto l’anno.

Arrivano le prime comunicazioni ufficiali da parte del Governo Meloni sulla Legge di Bilancio 2023.

E’ la stessa Premier in conferenza stampa a presentare la nuova manovra. Balza subito agli occhi la netta modifica del Reddito di Cittadinanza da gennaio 2023, che sicuramente porterà dal 2024 ad una sua completa abolizione.

Lo sappiamo benissimo, che il Governo di centro-destra non ha mai amato la misura introdotta dal governo Conte. E’ stato un cavallo di battaglia della loro campagna elettorale e sempre netta è stata la posizione circa la sua abolizione.

La sforbiciata sul Reddito di cittadinanza alla fine c’è stata, in vista della totale abolizione a partire dal 2024.

In vista della riforma della misura a sostegno della povertà che dovrebbe essere messa in campo dal 2024, il testo della manovra prevede che il reddito di cittadinanza sarà erogato per un massimo di 8 mensilità e non più 18.

Dal 1° Gennaio fino al 31 dicembre 2023, il sussidio verrà erogato solo per 8 mesi, dopodiché il reddito di cittadinanza, non verrà più corrisposto e non si prevede la possibilità di presentare ulteriore domanda.

La stretta dovrebbe riguardare secondo le stime dell’INPS, circa 400 mila famiglie. Va detto però che la stessa Meloni ha indicato i casi e le eccezioni per i quali questa riduzione non verrà applicata.

Vediamo nel dettaglio allora quali sono queste eccezioni e come riuscire a mantenerlo per tutti i 18 mesi, anziché 8.

Reddito di Cittadinanza, solo 8 mesi da gennaio 2023. Cosi lo mantieni per tutto l’anno

Nuova stangata per i percettori del Reddito di cittadinanza. La premier Meloni, nella conferenza stampa di presentazione ha esposto le modifiche alla misura a partire da gennaio 2023, che condurrà il governo alla completa abolizione del sussidio.

Nel dettaglio la Legge di Bilancio 2023, prevede la riduzione del sussidio a coloro che possono essere inseriti nel mondo del lavoro. Si tratta di una riduzione dei tempi di erogazione, infatti si passa da 18 mensilità a 8, in pratica una decurtazione di dieci mensilità.

Come abbiamo detto, è solo un anticipo della complessa riforma del Reddito di Cittadinanza.

Naturalmente la riduzione non viene applicata a tutti, ci sono delle eccezioni presentate dalla stessa Premier.

Si tratta delle persone ritenute non occupabili, per motivi anagrafici o disabilità. Nello specifico: minorenni, persone con almeno 60 anni di età, persone con disabilità.

Non si conosce ancora il testo definitiva ma la sensazione è che il taglio delle mensilità non interessi donne in gravidanza, persone con carichi di cura, disoccupati che svolgono lavori con reddito basso. La Premier, nella sua comunicazione ha citato anche famiglie prive di reddito con minori a carico e donne in gravidanza.

A subire questo taglio saranno tutti i nuclei familiari dove non è presente nemmeno un componente delle suddette categorie.

Ragionando in termini di mantenimento del sussidio per tutto il 2023 e in maniera paradossale, per continuare ad avere l’erogazione del reddito per tutto il 2023 basterebbe includere nel proprio nucleo familiare un componente avente le caratteristiche indicate per l’eccezione, ad esempio un over 60.

Va detto, però che il cambio di residenza non deve essere fittizio, altrimenti le conseguenze potrebbero essere ben più pesanti del solo stop all’erogazione.

Reddito di cittadinanza: rispettando questi obblighi lo mantieni fino al 31 dicembre

Coloro che hanno diritto di percepire il reddito di cittadinanza per tutto il 2023 devono rispettare una seri di obblighi per non incappare nello stop alla misura.

Anche questi obblighi sono stati oggetto di modifica della nuova Legge di Bilancio 2023.

Infatti, secondo la manovra verrà escluso dall’erogazione del reddito chi non accetta la prima offerta di lavoro congrua.

Fino ad oggi, lo stop all’erogazione avveniva per coloro che non accettano la seconda offerta congrua, o la prima, ma soltanto per coloro che hanno già effettuato il rinnovo del Reddito di Cittadinanza.

Coloro che sono inseriti nei Patti di Lavoro, secondo l’articolo 4 del dl 4/2019, diventa obbligatorio la frequenza di un corso di formazione o di riqualificazione professionale per almeno 6 mesi.

Se non si frequenta il corso assegnato, il percettore del reddito di cittadinanza perde il rinnovo.

Reddito di cittadinanza 2023: è possibile richiedere il rinnovo?

Dalle prime parole pronunciate dalla Premier Meloni non è chiaro se sarà possibile chiedere il rinnovo dopo gli 8 mesi.

Certo è che la manovra ha valenza di un anno, applicabile perciò per tutto il 2023 e sicuramente visto i numerosi proclami di abolizione definitiva a partire dal 2024, lo scenario che si presenta rende poco probabile il rinnovo solo per pochi mesi.

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate