Reddito di cittadinanza, cosa cambia nel 2023? Ecco le 5 cose da sapere assolutamente

Quali sono le novità in arrivo sul Reddito di Cittadinanza nel 2023? Ecco tutto quello che c'è da sapere e cosa cambia con la Manovra del Governo Meloni.

reddito di cittadinanza 2023

Cambia tutto sul Reddito di Cittadinanza 2023, o meglio: il Governo Meloni ha introdotto molte novità nella Manovra economica, che porteranno alla riduzione del numero di beneficiari del sussidio grillino, in vista della cancellazione del reddito a partire dal 2024.

La Legge di Bilancio modifica di molto le regole alla base del Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2023, senza considerare che il Parlamento potrebbe ulteriormente modificare gli emendamenti alla Manovra e il testo stesso della finanziaria.

Ecco le 5 cose da sapere sul Reddito di Cittadinanza 2023: cosa cambia, quali sono i requisiti e come cambiano le regole per ottenere il sussidio. Chi lo perderà?

Reddito di cittadinanza, cosa cambia nel 2023?

A partire dal 1° gennaio 2023 il Reddito di Cittadinanza cambierà completamente: la misura che conosciamo oggi verrà modificata nei requisiti, negli obblighi formativi, nella durata e negli importi.

Tutte le nuove regole sul RdC sono state inserite nella Legge di Bilancio redatta dal Governo Meloni: ecco le 5 cose da sapere assolutamente tra riduzione delle mensilità percepite, rifiuto dell'offerta di lavoro congrua, svolgimento dei corsi di formazione professionale, obbligo scolastico e quota affitto.

L'obiettivo del Governo, come abbiamo visto, è duplice: da un lato ridurre il numero di percettori del sussidio, dall'altro ricollocare gli individui occupabili, fino alla graduale sostituzione il Reddito di Cittadinanza con una nuova misura di sostegno per le sole famiglie in difficoltà.

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Reddito di cittadinanza 2023 ridotto a 7 mesi: per chi?

La prima importantissima modifica al Reddito di cittadinanza riguarda la durata di percezione del sussidio.

Ad oggi i titolari RdC possono ottenere fino a 18 mensilità consecutive di sussidio; successivamente possono richiedere il rinnovo aspettando un mese di sospensione, e infine hanno nuovamente diritto a 18 mensilità.

La Manovra 2023 prevede il taglio del Reddito di cittadinanza per gli individui occupabili di età compresa tra 18 e 59 anni.

Coloro che sono disponibili a lavorare e che non hanno individui disabili, minorenni o anziani carico, potranno ottenere solo 7 mensilità di Reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2023. Tutti gli altri, invece, potranno continuare a percepire il sussidio regolarmente.

Reddito di cittadinanza: chi dovrà svolgere i corsi di formazione professionale

La seconda novità importante della Manovra sul Reddito di cittadinanza 2023 riguarda sempre gli individui occupabili, i quali potranno

essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione o di riqualificazione professionale.

L'assenza o la non frequenza di tal corsi comporterà la perdita del sussidio.

I corsi di formazione professionale previsti dalla Manovra sono volti al ricollocamento degli individui occupabili nel mercato del lavoro, ovvero coloro che sono disponibili a lavorare appunto.

Si cerca, quindi, di avvicinare la domanda e l'offerta, fornendo nuove competenze e conoscenze professionali ai titolari RdC.

Addio al Reddito di cittadinanza se rifiuto solo un'offerta di lavoro

Terza importante modifica al Reddito di cittadinanza riguarda la perdita del beneficio economico al primo rifiuto di un'offerta di lavoro, anche se non "congrua".

Le Legge di Bilancio dello scorso anno aveva previsto la possibilità di rifiutare fino a 3 offerte di lavoro, ma con un emendamento alla Manovra presentato da Noi Moderati è stata introdotta la stretta: basta un rifiuto per perdere il Reddito di cittadinanza.

Che cosa si intende per offerta di lavoro "congrua"? Secondo l'attuale definizione e normativa, si tratta di un'offerta in linea con le proprie competenze ed esigenze, ovvero:

  • retribuzione superiore al 20% di quanto percepito tramite RdC;

  • distanza non superiore a 80 km dalla propria residenza, raggiungibile in massimo 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici.

Obbligo di istruzione per giovani under 30

Quarta modifica apportata al Reddito di cittadinanza riguarda l'obbligo di istruzione per i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni in possesso della sola licenza media.

Come riporta l'apposita norma inserita nella Manovra, la percezione del sussidio è subordinata alla iscrizione

e alla frequenza di percorsi di istruzione o comunque funzionali all'adempimento del predetto obbligo di istruzione.

Ad annunciare la novità era stato il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che aveva presentato alcuni dati a tale riguardo:

Oggi in Italia sono circa 140 mila i giovani sotto i 30 anni che percepiscono il reddito di cittadinanza e che hanno solo la licenza di scuola elementare (o nemmeno questa) o la licenza di scuola media.

Dal 1° gennaio 2023, quindi, scatta la norma sull'obbligo scolastico.

Addio alla quota affitto per i beneficiari RdC

Infine, pare ormai confermata la cancellazione del bonus affitto per i titolari del Reddito di cittadinanza, o meglio la norma inserita nella Manovra prevede che la quota affitto venga versata direttamente al proprietario dell'abitazione.

I dati relativi al locatore dovranno essere comunicati all'INPS secondo le modalità che verranno delineate dal Ministero del Lavoro, nel rispetto della privacy.