Reddito di cittadinanza, finalmente una gioia, in arrivo 150 euro in più, ma non a tutti

Reddito di cittadinanza, confermato un nuovissimo regalo. Ecco a chi spetta e quando si può richiedere l'indennità da 150 euro. Chi sono gli esclusi al bonus?

Reddito di cittadinanza e pensione, finalmente una gioia! Arrivano altri soldi, pronti 150 euro in più sull’importo del sussidio spettante, una novità introdotta dal decreto Aiuti bis. Una bella novità per tantissimi lavoratori dipendenti e pubblici, pensionati, precari e percettori della Naspi e del Reddito di cittadinanza e pensione. La brutta notizia è che il beneficio non sarà goduto da tutti. 

Non sono pochi i paletti introdotti nella normativa, il diritto all’indennità una tantum prevede la presenza di condizioni reddituali e non solo. Nel caso dei percettori del RdC scatta l’esclusione dal beneficio economico per i nuclei familiari che godono di un’attività lavorativa autonoma o, comunque, se presenti nell’elenco degli aventi diritto all’indennità una tantum di 150 euro. 

Per il Reddito di cittadinanza e pensione grande felicità arriva il regalo di novembre  

È ufficiale spetta il nuovissimo aiuto economico anche per i nuclei familiari percettori del sussidio di Stato. La norma che regolarizza l’indennità una tantum da 150 euro è contenuta nella bozza del decreto Aiuti bis, nella quale viene previsto un aiuto economico a favore dei lavoratori dipendenti e pubblici, lavoratori autonomi e sulle pensioni. L’incentivo economico è stato legato a un reddito annuo prodotto nell’anno d’imposta per il 2021 del valore entro i 20.000 euro. 

D’altra parte, per molti versi appaiono le medesime disposizioni poste in essere per il bonus 200 euro. 

Ciò detto, dando uno sguardo attento agli aiuti economici sovvenzionati dal governo italiano viene posto in rilievo la presenza dell’indennità anche per le famiglie che percepiscono vari ammortizzatori sociali, come appunto il Reddito di cittadinanza e pensione, ma anche la Naspi e DIS-COLL. 

Tuttavia, secondo le disposizioni contenute nel decreto Aiuti ter scatta l’esclusione immediata dal beneficio economico, se all’interno del nucleo familiari sono presenti beneficiari dell’aiuto economico previsto per la categoria dei lavoratori, pensionati o altre tipologie di persone riconosciute come aventi diritto. 

Subito 150 euro per questi percettori del Reddito di cittadinanza e pensione

Come riportato da Informazionefiscale.it, i percettori del Reddito di cittadinanza e pensione ricevono l’indennità una tantum del valore complessivo di 150 euro direttamente d’ufficio. 

Attenzione! La normativa per i fruitori del Reddito di cittadinanza e pensione non ha previsto l’esibizione di un’apposita domanda, per cui gli aventi diritto ricevono l’indennità nel sussidio loro spettante. 

L’INPS procederà alla distribuzione dell’indennità una tantum da 150 euro in forma automatica. Molto probabilmente tanti beneficiari nella ricarica di novembre troveranno l’importo pieno dell’aiuto economico. La differenza è dettata solo dalla data prevista per il pagamento del Reddito di cittadinanza, infatti c’è chi ricevere la ricarica entro i primi 15 giorni di ogni mese, mentre altri devono attendere dal giorno 27.

In altre parole, i percettori del sussidio di Stato troveranno una bella sorpresa inserita nella quota della ricarica loro spettante. Una novità dettata dal perdurare di una crisi economica pressata dall’aumento dei prezzi al consumo, oltre che dall’inflazione. 

L’INPS non dovrebbe incontrare difficoltà nell’eroga l’indennità una tantum da 150 euro agli aventi diritto, in quanto, dovrebbe attivare la medesima procedura posta in essere per il bonus 200 euro, con medesime regole e condizioni di pagamento. 

Attenzione! Il pagamento dell’indennità una tantum avverrà contestualmente all’importo del Reddito di cittadinanza spettante. Per cui, restano esclusi immediatamente dal beneficio economico erogato nel periodo di novembre, tutti i percettori del sussidio che si ritrovano ad aver terminato i 18 mesi di fruizione dell’ammortizzatore sociale, ovvero nel momento di liquidazione dell’aiuto economico.

Si, precisa altresì, che restano esclusi i nuclei familiari in cui già è presente un beneficiario del diritto all’indennità una tantum. 

Reddito di cittadinanza, come faccio a sapere se mi spetta l’indennità da 150 euro?

Le prime istruzioni contenute nella bozza del decreto Aiuti bis, portano all’individuazione dei parametri di applicazione del beneficio economico, evidenziando anche i criteri di esclusione. Tuttavia, per maggiori certezze occorre attendere l’ufficialità del testo definitivo del Decreto Aiuti ter, manca l’ultimo passaggio per la conversione che spetterà al prossimo Parlamento.

Le disposizioni non dovrebbero essere ritoccate essendo l’indennità una tantum già la rivisitazione del bonus 200 euro. 

Scatta l’esclusione dal diritto all’indennità una tantum di 150 euro, se nel nucleo familiari sono presenti altri beneficiari dell’aiuto, come ad esempio: pensionati, percettori dell’assegno sociali o indennità di accompagno, pensionati o percettori della Naspi o DIS- COLL.

Valutando quest’ultimo aspetto è chiaro che l’INPS dovrà eseguire dei controlli per l’individuazione degli aventi diritto al beneficio tra i percettori del Reddito di cittadinanza, andando a evitare la restituzione del contributo spettante indebitamente. 

Ricordiamo, che l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato è un reato penale. In problema dei controlli potrebbe far slittare la data di pagamento dell’indennità una tantum di 150 euro, prevista per il mese di novembre 2022. 

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