Reddito di Cittadinanza: 780 euro mensili per le assunzioni

Per incentivare i datori di lavoro ad assumere i percettori di Reddito di Cittadinanza, il bonus assunzioni è stato semplificato. Scopri come accedervi!

Incoraggiare i datori di lavoro ad assumere i percettori di Reddito di Cittadinanza: questo è l’obiettivo della normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2022, che semplifica le procedure per richiedere il Bonus Assunzioni. 

Con l’obiettivo di reinserire nel mercato del lavoro le 3,7 milioni di persone che al momento percepiscono la tanto discussa prestazione mensile, il Governo ha emanato un provvedimento che punta a convincere i datori di lavoro ad assumere

Attenzione però: gli importi e le procedure rimarranno pressocchè uguali. Quello che andrà a modificarsi sono le condizioni di accesso all’incentivo, che allargano le maglie grazie alle quali sarà possibile beneficiarne. 

Il Bonus sarà infatti sempre configurato come sconto contributivo mensile, e in questo articolo ne esploreremo il funzionamento, quali sono i possibili destinatari, gli obblighi e gli importi

Reddito di Cittadinanza: bonus per l’assunzione diretta

Prima di parlare del funzionamento del bonus, è bene fare una premessa importantissima: le procedure si distinguono tra quelle conseguenti ad un’assunzione diretta e quelle che invece derivano ad un patto di formazione, di cui parleremo in seguito. 

L’assunzione diretta avviene infatti quando un datore di lavoro assume – tramite procedure ben definite – un percettore di Reddito di Cittadinanza senza rivolgersi ad un intermediario. É  il tipo di assunzione più comune. 

A un datore di lavoro conviene assumere direttamente un percettore di Reddito di Cittadinanza, perchè potrà avere accesso pieno agli esoneri contributivi previsti, con i seguenti criteri: 

  • Sgravo dai contributi previdenziali e assistenziali fino a 780 euro mensili a seconda dell’importo RdC percepito mensilmente dal soggetto che viene assunto
  • Sgravo contributivo per la durata di 18 mesi meno le mensilità già percepite dal soggetto, non inferiore alle 5 mensilità. Ad esempio, se un soggetto assunto avesse già percepito 16 mensilità delle 18 previste, il datore di lavoro potrà comunque beneficiare di cinque mesi di sgravi. 

L’esonero contributivo sarà esteso a tutti i contributi previdenziali e assistenziali, ad eccezione di quelli previsti dall’INAIL, su cui non vi saranno sconti. 

Bisognà però tenere in considerazione anche se l’assunzione diretta deriva da un accordo con un’Agenzia per il Lavoro: in questo caso, quest’ultima percepirà il 20% dell’incentivo spettante al datore di lavoro. 

Reddito di Cittadinanza: bonus per patto di formazione

L’assunzione tramite patto di formazione è invece una misura introdotta da un recente decreto, grazie alla quale il soggetto avrà accesso ad un periodo di formazione qualificante tramite centri di formazione in accordo con i centri per l’impiego. 

In quest’ultimo caso, il datore di lavoro percepirà solo una parte degli incentivi proposti, mentre il restante verrà erogato all’ente di formazione coinvolto nell’assunzione. 

Nel caso in cui un datore di lavoro assumesse tramite patto di formazione, l’incentivo diminuirà

  • L’esonero contributivo si configurerà in uno sgravo fino ad un massimo di 390 euro al mese. Questo tipo di incentivo potrà essere però percepito per un minimo di 6 mesi invece che cinque, sempre secondo il calcolo precedente sulle 18 mensilità. 
  • Lo sgravio contributivo rivolto invece all’ente di formazione seguirà gli stessi criteri dell’esonero contributivo per il datore di lavoro. 

Reddito di Cittadinanza: condizioni per usufruire del bonus assunzioni

Le modifiche alla legislazione in materia di bonus assunzioni riguardano principalmente i casi di assunzioni dirette. La Legge di Bilancio 2022 non ha infatti introdotto nuove condizioni per quanto riguarda il patto di formazione. 

Rimane quindi, per quest’ultima modalità, la condizione secondo la quale a seguito delle attività di formazione, il soggetto percettore venisse assunto a tempo pieno e indeterminato o con contratto di apprendistato. 

In materia di assunzioni dirette il discorso cambia: se prima le condizioni erano le stesse, ed il datore di lavoro doveva presentare un contratto a tempo pieno indeterminato o di apprendistato, ad oggi non è più così.

Per incentivare i datori di lavoro ad assumere i percettori di Reddito di Cittadinanza, la nuova legge introduce infatti la possibilità di instaurare un rapporto di lavoro anche con contratti part-time e determinati. 

Ad oggi il bonus è quindi percepibile in caso di contratti a tempo indeterminato part-time, a tempo determinato full o part-time, e per i contratti di apprendistato. 

Reddito ci Cittadinanza: gli obblighi per l’azienda

Non basta però un contratto di lavoro che rispetti tutti i criteri previsti elencati in precedenza. L’azienda dovrà infatti attenersi anche ad alcuni obblighi

Prima di tutto, il datore dovrà essere in grado di provare che l’assunzione risulti in un incremento occupazionale netto rispetto al numero di dipendenti, e che sia stata realizzata spontaneamente e non in relazione ad un obbligo di legge o proveniente dai contratti collettivi. 

L’azienda dovrà rispettare i limiti previsti dal regime dei minimi in relazione agli Aiuti di Stato, nonchè dovrà essere in regola con i contributi e con le tutele previste dalle normative sulle condizioni lavorative. 

Il datore dovrà presentare la documentazione che attesta di essere in regola con gli obblighi vero le categorie protette, previsti dalla Legge n° 6/1999, a meno che il soggetto percettore di Reddito di Cittadinanza che viene assunto non sia esso stesso iscritto nelle liste del collocamento obbligatorio.

I contratti collettivi secondo cui si baserà il rapporto di lavoro dovranno essere quelli stipulati dalle organizzazioni sindacali con più rappresentanza a livello nazionale, rispettando il diritto di precedenza previsto dalla legge. 

Infine, sarà cura del datore di lavoro essere in regola con le comunicazioni obbligatorie (il modello UNILAV), provando di rispettare le scadenze previste dalla normativa vigente. 

Una volta appurato il consistere di tutte le condizioni elencate in precedenza, il datore di lavoro avrà la possibilità di accedere agli incentivi sulle assunzioni per i soggetti percettori di Reddito di Cittadinanza, seguendo le procedure previste.

Sebbene gli obblighi possano sembrare tanti, si ricorda però che un esonero contributivo fino a 780 euro mensili risulta estremamente vantaggioso, in un periodo in cui è la pressione fiscale a frenare maggiormente il mercato del lavoro. 

Reddito di Cittadinanza: procedura di assunzione

Un criterio fondamentale per accedere ai bonus previsti è quello di passare attraverso l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, in breve AMPAL tramite il suo sistema informativo. 

La condizione deriva principalmente da una semplicità di comunicazione tra intermediari: tramite l’ANPAL sarà più semplice segnalare allo Stato che un datore di lavoro sta assumendo un percettore di Reddito di Cittadinanza. 

Per facilitare la procedura la normativa introduce l’obbligo di utilizzare il sistema MyANPAL per comunicare il bisogno di assumere e il numero di posti vacanti. 

Dopo aver adempito agli obblighi su MyANPAL ed indicato i profili da assumere, l’assunzione di un soggetto percettore di Reddito di Cittadinanza ed un’assunzione normale non presentano alcuna differenza di procedure

Reddito di Cittadinanza: revoca del beneficio

Bisogna fare attenzione alle condizioni secondo le quali il beneficio può essere revocato. Non è da escludere infatti che – se il datore di lavoro non dovesse adempiere agli obblighi previsti dalla legge – il bonus possa essere sospeso o addirittura chiesto indietro. 

Ad esempio, nel caso in cui il rapporto di lavoro dovesse terminare prima di 36 mesi dalla data di assunzione – ad eccezione dei licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo – il datore di lavoro di troverà a dover restituire l’intero importo su cui verranno peraltro applicate sanzioni.

Purtroppo, anche nel caso in cui il lavoratore si dimettesse volontariamente prima dello scorrere dei 36 mesi previsti, la situazione non cambia: il datore di lavoro dovrà restituire l’intero importo e le sanzioni. 

La stessa situazione si configura nel caso in cui, al termine dei tre anni di periodo formativo di apprendistato, il rapporto di lavoro dovesse essere interrotto da una delle parti. 

Reddito di Cittadinanza: utilizzare MyANPAL per le assunzioni

A partire dal 23 Novembre 2020, la registrazione per aziende e datori di lavoro su MyANPAL è possibile solo tramite SPID, CNS o CIE

Per registrare la propria azienda, sarà necessario prima di tutto accedere alla pagina di registrazione tramite SPID, CNS e CIE, e registrarsi dapprima come persona fisica. Alcuni dati saranno precompilati, mentre altri dovranno essere inseriti dall’utente. 

Dopo aver riletto i dati ed inviato la richiesta, il sistema invierà una mail all’indirizzo indicato contenente un link, che dovrà essere cliccato per confermare la registrazione

Da quel momento, seguendo la stessa procedura, il cittadino già registrato potrà aggiungere la propria azienda all’interno della sezione “Dati persona fisica e giuridica, con la differenza che in questo caso sarà necessario indicare:

  • Se il dichiarante è rappresentante legale dell’azienda, e confermare i propri dati
  • Se il dichiarante è un delegato, inserire comunque i dati del rappresentante legale qualora non siano già stati popolati in sede di registrazione dell’azienda. 

Una volta registrata la propria azienda su MyANPAL, il datore di lavoro potrà: 

  • Inserire le proprie offerte di lavoro, dettagliandole con il profilo richiesto, le mansioni e lo stipendio previsto
  • Trovare direttamente il profilo ricercato, tramite una pagina che fornisce filtri specifici per titolo di studio, esperienza ed altri criteri
  • Conoscere i benefici e gli incentivi e sapere se può accedervi, sia nel caso di assunzioni sia nel caso di creazione di impresa. 

Da segnalare anche l’app Restoincampo, che si concentra sul settore agricolo e permette alle aziende di trovare profili professionali competenti nello specifico settore agricolo, nonchè ai candidati di creare il proprio CV e condividerlo con potenziali datori di lavoro. 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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