Reddito di cittadinanza, non è un addio per tutti: ecco per chi aumenta nel 2023

Il Governo Meloni va verso l'abolizione dell'istituto del Reddito di cittadinanza entro il 2024: già nel 2023 alcune famiglie saranno costrette a rinunciare all'aiuto statale, ma per altri il sussidio aumenterà.

per chi aumenta il reddito di cittadinanza nel 2023

Uno dei temi centrali nell'operato del governo Meloni è la gestione del Reddito di cittadinanza, il sussidio statale introdotto dal Governo Conte nel 2019. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha in varie occasioni espresso la volontà di ridimensionare tale sussidio, modificando i criteri che stabiliscono i possibili beneficiari.

Con il 2023 sono in arrivo i primi cambiamenti che secondo i programmi porteranno progressivamente all'abolizione del sussidio nel 2024: scopriamo quali modifiche riguardano il Reddito di cittadinanza e per chi potrebbe aumentare.

Reddito di cittadinanza: cosa cambia nel 2023

Il nuovo Governo ha più volte espresso contrarietà rispetto al sussidio introdotto dal Movimento 5 Stelle, e già nella legge di bilancio del 2022 ha introdotto le modifiche che riguarderanno il Reddito di cittadinanza.

Diventano più attenti i controlli sui beneficiari del reddito ed è favorito l'inserimento nel mondo del lavoro per cui a chi richiede il sussidio è richiesta una ricerca attiva del lavoro. Per le persone abili al lavoro inoltre le mensilità percepite sono ridotte e il beneficio decade dopo la prima offerta di lavoro rifiutata.

Il Governo Meloni dovrebbe puntare alla progressiva, ma definitiva, abolizione di questo sussidio, che verrà sostituito da altre tipologie di aiuto statali per i cittadini più in difficoltà e più colpiti da ricadute economiche in questo periodo.

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Per chi aumenta il Reddito di cittadinanza nel 2023

Per quanto riguarda le cifre, se tra 2019 e 2022 l'importo medio era aumentato di quasi 60 euro, in questo 2023 potrebbe aumentare ulteriormente, vista la limitazione del numero dei beneficiari.

Se lo scorso anno il reddito è stato percepito da oltre 1.6 milioni di famiglie, da agosto dovrebbero diventare circa 1.2 milioni. Sono le famiglie che ancora rientrano nei criteri del reddito, che all’interno hanno persone disabili, minorenni o con meno di sessant’anni, o donne in gravidanza.

Vista quindi la diminuzione del numero delle famiglie che ricevono il sussidio, l'assegno medio potrebbe di conseguenza in proporzione aumentare.

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