Revoca delle ferie concordate: è possibile! Tutti i casi!

Il periodo di ferie concordate può essere modificato dal datore di lavoro? La risposta è sì! Ma solo per determinate ragioni. Vieni a scoprire quali sono qui.

Il periodo di ferie concordate può essere modificato dal datore di lavoro? Ebbene sì, ecco una delle tematiche che spaventa maggiormente i lavoratori dipendenti, spesso quando si è prossimi al periodo delle vacanze. 

Insomma, specie quando si parla delle vacanze estive, spesso i lavoratori si muovono per tempo al fine di scovare le migliori offerte su portali come Booking.com o similari. 

Ebbene, potrebbe capitare che dopo che il lavoratore ha prenotato per tempo le sue vacanze il datore di lavoro possa decidere di cambiare le ferie precedentemente concordate? Si tratta di una risposta piuttosto difficile da dare. 

Infatti, se dovessimo dire che questa possibilità è valida sempre, sarebbe un vero e proprio sopruso verso il lavoratore che, di fatto, svolge le sue mansioni diligentemente durante l’anno. 

Dall’altra parte però, qualora dovessero esserci importanti esigenze aziendali, non potremmo nemmeno affermare che non possono essere effettuate delle modifiche alle ferire per ragioni di tipo organizzativo. 

Insomma, la revoca delle ferie già concordate è possibile? E, se sì, quando? Andiamo a scoprirlo insieme. 

Revoca delle ferie concordate: ecco come funzionano le ferie per il lavoratore!

Prima di procedere con l’analisi delle casistiche in cui possono essere revocate le ferie che sono state precedentemente concordate con il datore di lavoro, è doveroso fare un passo indietro. 

Infatti, ci chiediamo dapprima come funzionano le ferie. 

Ebbene, per coloro che non lo sapessero, le ferie vengono disciplinate dall’articolo 2019 del Codice Civile che stabilisce, dunque, il periodo di ferie che viene accordato ad un lavoratore. 

Tuttavia, come afferma lo stesso Codice Civile, le ferie non possono essere decise in completa autonomia dal lavoratore, ma devono essere concordate con il datore di lavoro, in modo che si possa garantire la continuità aziendale. 

Insomma, se sia l’azienda sia il lavoratore le condizioni proposte sono ottimali si potrà procedere con l’istituzione delle ferie. 

Di conseguenza, quando non si andranno ad intaccare le esigenze aziendali il datore di lavoro non potrà negare le ferie al dipendente che he na fatto richiesta. 

Tuttavia, è anche importante sottolineare che il dipendente non potrà decidere di mettersi in ferie autonomamente. 

Mi spiego meglio, le ferie devono essere sempre concordate ed autorizzate con il datore di lavoro. In caso contrario l’assenza sarà ingiustificata.

Attenzione: decidere autonomamente di essere in ferie, senza il consenso del proprio capo, fa automaticamente scattare alcuni provvedimenti disciplinari, incluso il licenziamento. 

Ora che abbiamo capito come, a grandi linee, funzionano le ferie, andiamo a scoprire nel dettaglio se vi è la possibilità di revocare le ferie che sono state già concesse al lavoratore. 

Revoca delle ferie: è possibile? Andiamo a scoprirlo insieme!

Quindi, all’interno di questo articolo, andiamo a capire se (ed in quali casi) la revoca delle ferie precedentemente concordate tra lavoratore e azienda è possibile. 

Insomma, secondo quanto stabilito dalla Legge Italiana, una volta che le ferie sono state confermate potrebbero essere revocate. 

Attenzione: non si tratta di un “dispetto” operato dal datore di lavoro. 

Infatti, per incorrere nella revoca delle ferie concordate in precedenza servirà che il datore di lavoro esponga delle buone ragioni. 

In poche parole, questo non può avvenire per ragioni discriminatorie o per fini ritorsivi. 

Ma cosa accade quando, dopo la revoca delle ferie, il lavoratore va comunque in vacanza?

Ebbene, come abbiamo visto precedentemente, spesso i lavoratori dipendenti prenotano le loro ferie in anticipo, in modo da trovare le migliori condizioni economiche. Tuttavia, nel caso in cui le loro ferie dovessero essere revocate e i lavoratori decidessero di partire comunque, si ritroverebbero con un’assenza ingiustificata. 

Come abbiamo affermato anche in precedenza, un’assenza ingiustificata sul luogo di lavoro porta a delle dirette conseguenze tra le quali figura anche il licenziamento. 

Di conseguenza, una volta che le ferie vengono revocate dall’azienda, il lavoratore non può decidere ugualmente di partire senza considerare le ragioni del datore di lavoro. 

Attenzione: si ricorda ancora una volta che la revoca delle ferie può essere effettuata solo per buone ragioni, che devono essere poi motivate.  

In quali casi possono essere revocate le ferie di un lavoratore?

Ma quali sono le casistiche che portano ad una revoca delle ferie? Come abbiamo sottolineato poc’anzi, si tratta di validi motivi, spesso legati all’assetto organizzativo dell’azienda. 

Insomma, come richiede anche la Legge Italiana, va bene revocare le ferie del lavoratore, ma solo se ci troviamo davanti a validi ed urgenti motivi. 

Tuttavia, devi anche conoscere qual è l’altro lato della medaglia. Infatti, quando il datore di lavoro decide di revocare le ferie ad un dipendente che magari aveva già prenotato il suo soggiorno, è tenuto a risarcire i danni e a sostenere le spese di rientro. 

Ovviamente, questo avviene nel caso in cui il dipendente ha già prenotato una struttura o un volo. L’unica cosa che il dipendente dovrà fare sarà fornire le prove di tali prenotazioni. 

E se l’azienda non concede le ferie? Oltre la revoca! Ecco cosa puoi fare!

Fino ad ora abbiamo parlato di quello che accade nel caso in cui le ferie di un lavoratore dovessero essere revocate dopo averle negoziate con il datore di lavoro. 

Tuttavia, possiamo trovarci difronte anche ad una seconda casistica, spesso più ostica per i lavoratori. Ossia, quando l’azienda decide di non concedere direttamente le ferie ai lavoratori. 

Tuttavia, non devi mai dimenticare che godere delle ferie è un diritto di tutti i lavoratori. Nonostante ciò, spetta al datore di lavoro la decisione sulla durata del periodo di ferie. 

Inoltre, come abbiamo visto, il datore di lavoro può decidere di revocare le ferie anche dopo averle accordate ai lavoratori, con motivazioni valide, ovviamente. 

Ma cosa può fare il dipendente se il datore di lavoro decide di procedere con una revoca delle ferie che, secondo lui, è per motivazioni sbagliate?

Beh, sicuramente non dovrà stare con le mani in mano a vedere la sua possibilità di andare in ferie sfumare. 

Infatti, il lavoratore potrà rivolgersi alla Direzione Territoriale del Lavoro per la verifica di qualsiasi tipologia di discriminazione o violazione dei diritti. 

Insomma, ogni volta che hai il sentore che la revoca delle tue ferie viene fatta per ragioni che vanno al di là delle particolari esigenze emergenziali dell’azienda, potrai rivolgerti alla Direzione Territoriale del Lavoro. 

Infatti, ricordiamo ancora una volta che per procedere con la revoca delle ferie concordate, il datore di lavoro dovrà esporre delle valide ed urgenti motivazioni. 

Cosa accade nel caso in cui la Direzione Territoriale del Lavoro riscontra qualche incongruenza? Beh, in questo caso il datore di lavoro dovrà pagare una sanzione che, attualmente, va dai 130 euro fino ad un massimo di 780 euro. 

Alcune motivazioni per la revoca delle ferie concordate! Ecco quali sono!

Abbiamo compreso che le ragioni per revocare le ferie devono essere valide ed urgenti. 

Ebbene, a quali facciamo riferimento? Andiamo a scoprirlo insieme. 

Possiamo ipotizzare che nel periodo in cui il dipendente sarebbe dovuto andare in ferie l’azienda assiste ad un’impennata improvvisa della mole di lavoro. 

Oppure, diversi dipendenti finiscono in malattia e, di conseguenza, c’è necessità di personale che possa coprire tali perdite. 

Insomma, le ragioni possono essere molteplici, ma dovranno sempre essere giustificabili, soprattutto dopo un accurato controllo della Direzione Territoriale del Lavoro. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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