Riscatto della laurea agevolato: come funziona e a quanto ammonta 

Quanto costa il riscatto della laurea 2022? Quando conviene riscattare gli anni di laurea? Quanto incide il riscatto della laurea sulla pensione?

Quanto mi costa il riscatto della laurea agevolato? Quale differenza tra riscatto della laurea ordinario e agevolato? Le domande sul riscatto della laurea sono sempre tante. Per questo motivo, cercheremo di rispondere a quelle con maggior numero di richieste. In primo luogo, non esiste una risposta rapida sul riscatto della laurea, ma delle spiegazioni snelle per comprendere al meglio le varie differenze. 

In sostanza, la normativa riconosce gli anni spesi nel periodo del perfezionamento dei corsi universitari, permettendone il riscatto non gratuito, anche se prima delle elezioni era spuntata la possibilità dell’introduzione di una misura di riscatto della laurea gratuita. Purtroppo, non vi sono aggiornamenti meritevoli di nota su questa questione. 

Tuttavia, al sistema ordinario del riscatto della laurea è stato introdotto un sistema agevolato particolarmente vantaggio. Si tratta, delle disposizioni contenute nel decreto n. 4/2019, più famoso e forse più ricordato come il “decretone”. 

In quel momento, furono inserite diverse misure, come appunto la pensione anticipata Quota 100 e l’ammortizzatore sociale più discusso degli ultimi tempi, ovvero il Reddito di cittadinanza. E, ancora, inserito in ultimo non per minore importanza il riscatto della laurea agevolato. 

Riscatto della laurea agevolato: come funziona e a quanto ammonta 

Appare chiaro che l’introduzione del riscatto della laurea agevolato si trascina dietro tanti punti interrogativi, si comprende l’interesse di tanti professionisti nel capire se e quali vantaggi offre la misura.

Insomma, la questione balza subito agli occhi sotto un faro d’ingrandimento. L’obbiettivo è capire, sondare e appurare il grado di sopportabilità della spesa di riscatto della laurea agevolato. 

Questo perché il riscatto della laurea ordinario contiene dei costi ingestibili. 

Ad oggi, la normativa permette ancora la possibilità di richiedere all’INPS il riscatto della laurea agevolato Uno strumento che permette di colmare l’assenza della contribuzione nei periodi legati allo studio universitario. 

I costi legati al riscatto agevolato della laurea sono abbastanza sostenibili dai lavoratori che intendono utilizzare tale strumento per collocarsi in pensione.

Un’operazione che non sarebbe andata a buon fine, con le disposizioni ordinarie. L’introduzione di una norma agevolato è stata introdotta dal governo italiano per permettere ai lavoratori di andare in pensione riscattando 5 anni di studi universitari. 

Quale differenza tra riscatto della laurea ordinario e agevolato?

È, importante, comprendere con il riscatto della laurea ordinaria il lavoratore chiede all’INPS la possibilità di versare la contribuzione riferita agli anni di studio, per cui la base di calcolo si riferisce all’anno del riscatto e del quadro retributivo attuale.

L’INPS procede all’aggiornamento contributivo tenendo conto il periodo del riscatto. In sostanza, l’operazione appare per linee di massima come eseguita negli anni universitari, valutando anche la presenza della contribuzione che ricade nel sistema retributivo. 

Però, sappiamo che il calcolo retributivo giova alla pensione, lo stesso non si può affermare per la contribuzione da versare a titolo di riscatto. 

Mentre, nel caso del riscatto agevolato della laurea si esegue un’operazione che prevede in versamento di una quota fissa applicata su ogni anno universitario che si intende riscattare. 

In altre parole, il valore del riscatto agevolato annuo si aggira intorno a 5.260 euro applicata per ogni anno di riscatto. Oltretutto, è possibile richiedere un versamento rateale. In questo caso, il massimo ottenibile non supera le 120 rate mensili

Cosa mi costa di più il riscatto di laurea ordinario o quello agevolato?

Per riscattare almeno quattro anni con il sistema ordinario, occorrono almeno 40.000 euro, mentre gli stessi anni con il riscatto della laurea agevolato formano una spesa del valore di circa 21.000 euro.  

L’unica pecca del sistema agevolato riguarda l’applicazione del contributivo ai fini della pensione. In altre parole, riscattando gli anni di studio universitari con il sistema agevolato, si accetta un trattamento economico previdenziale liquidato con il sistema contributivo. 

A questo punto, l’altro elemento determinate è rappresentata dalla carriera lavorativa maturata entro il 31 dicembre 1995. In quanto, se la contribuzione di competenza del sistema retributivo è irrilevante non rappresenta un problema ai fini della liquidazione dell’assegno pensione.

Chi possiede un montante contributivo accumulato integralmente nel sistema retributivo, attivando questa disposizione normativa ottiene un’incredibile sforbiciata sull’assegno pensione dovuta all’applicazione del metodo contributivo subordinato al riscatto della laurea agevolato. A queste condizioni, l’operazione di riscatto mina la pensione rendendola povera nella sua complessità

Nello stesso modo, se non si registra una carriera lavorativa importante prima del 1996, il riscatto della laurea potrebbe risultare interessante ai fini pensionistici, assicurando un assegno più alto grazie al recupero degli anni di studio universitari. 

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