Smart working, in vigore la proroga per soggetti fragili e con figli under14 fino al 31/12

È stata prorogata fino al 31 dicembre la possibilità di consentire ai datori di lavoro di far adottare la modalità di lavoro agile, anche senza un accordo individuale, ad alcuni lavoratori. Stimo parlando, nello specifico, del diritto allo Smart Working dei lavoratori fragili e dei lavoratori con figli che hanno meno di 14 anni, a patto che la loro mansione da svolgere risulti compatibile al 100% con il lavoro da casa.

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È stata prorogata fino al 31 dicembre la possibilità di consentire ai datori di lavoro di far adottare la modalità di lavoro agile, anche senza un accordo individuale, ad alcuni lavoratori. Stimo parlando, nello specifico, del diritto allo Smart Working dei lavoratori fragili e dei lavoratori con figli che hanno meno di 14 anni, a patto che la loro mansione da svolgere risulti compatibile al 100% con il lavoro da casa. 

Ciò è stato confermato grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di conversione n.112 del Decreto-Legge Aiuti -bis, ripristinando tale diritto dal 22 settembre scorso al prossimo 31/12. Sempre al 31 dicembre, inoltre, è stata prorogata la facoltà del datore di lavoro di decidere senza passare per un accordo individuale con lo stesso lavoratore, di decidere unilateralmente il ricorso allo smart working con modalità semplificata. Ecco le ultime novità.

Smart Working fino al 31/12, l’accordo fra le parti

Partiamo dalla definizione di Smart Working, che possiamo trovare direttamente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

“Il lavoro agile è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attività lavorativa.”

In sostanza, l’attività lavorativa si svolge per una parte all’interno dell’azienda, mentre per un’altra parte, all’esterno della stessa, senza avere una postazione fissa, ma solo seguendo i limiti di orario lavorativo per singolo giorno e per la totalità della settimana, previsti dalla legge e dalle diverse contrattazioni collettive. 

Chi sceglie questa modalità di lavoro agile, inoltre, dovrà avere un pari trattamento economico di chi, invece, svolge la medesima attività lavorativa in presenza. Insomma, il datore di lavoro non deve fare alcun tipo di discriminazione tra i lavoratori presenti in azienda e quelli che lavorano in smart working. 

Andiamo, ora, a vedere nel dettaglio quanto è stato stabilito di recente per chi ha figli di età inferiore ai 14 anni e per chi, invece, viene definito lavoratore fragile. 

Prorogato al 31/12 lo Smart Working per lavoratori con figli Under 14

Il diritto allo smart working per i lavoratori dipendenti del settore privato (non della Pubblica Amministrazione) con a carico un figlio di età non superiore a 14 anni è stato concesso fino al 31 dicembre 2022. Ricordiamo che con il termine dello stato di emergenza la fine del diritto al lavoro agile era stata fissata al 31 luglio 2022. 

In ogni caso, si potrà godere dello smart working solo se la posizione lavorativa è in linea con la modalità agile, dunque, se il lavoro potrà essere svolto allo stesso modo da casa. Con la proroga dello Smart Working al 31 dicembre, però, sono state fissate alcune condizioni indispensabili per usufruire del lavoro da casa:

  • nel medesimo nucleo non deve esserci un altro genitore che benefici di strumenti di sostegni al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
  • non deve esserci, nella stessa famiglia, un genitore che non lavori. 

Lavoratori fragili e smart working, il riconoscimento della fragilità

Anche i lavoratori fragili hanno beneficiato della proroga dello smart working dal 30 giugno al 31 dicembre 2022. In questo caso, però, parliamo tanto dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, quanto dei lavoratori del settore privato. Il lavoratore fragile, per godere della possibilità di lavorare in modo agile, dovrà:

  • avere una disabilità riconosciuta con una connotazione di gravità;
  • avere una certificazione in cui si attesti una condizione di rischio derivante da immunodepressione, esiti di malattie oncologiche, svolgimento di terapie salvavita.

Smart Working anche per lavoratori a rischio

Anche i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico, che privato, che sulla base di valutazioni mediche risultano essere più esposti ad un rischio di contagio Covid-19, a causa della loro età, di immunodepressione, malattie oncologiche, comorbilità o dello svolgimento di terapie salvavita, potranno godere dello smart working fino al 31 dicembre 2022. Prima, la scadenza era stata fissata per il 31 luglio 2022. 

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Proroga al 31 dicembre senza accordo individuale

È stato prorogato al 31 dicembre dell’anno corrente (la precedente scadenza era stata fissata al 31 agosto 2022) il termine che permette al datore di lavoro del settore privato di far ricorso allo smart working anche in assenza di accordi individuali

In poche parole, fino alla fine del 2022 il lavoro agile potrà essere adottato da tutti i datori di lavoro privati per ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza di un accordo individuale, accordi che, ricordiamo, sono previsti dalla legge n. 81 del 2017 e che necessitano di una stipula preventiva tra datore di lavoro e lavoratore. 

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