Arriva una nuova simulazione elaborata da parte della Fondazione Consulenti del Lavoro in merito all’aumento in busta paga. Secondo quanto stimato dalla Fondazione, pare che a luglio gli stipendi potrebbero essere interessati da un aumento netto fino a 1.800 euro.
In attesa di comprendere effettivamente quali saranno gli sviluppi in merito ai nuovi bonus in busta paga che dovrebbero essere comunicati nelle prossime settimane da parte del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per il momento si comincia ad avere un’idea più chiara degli aumenti sugli stipendi.
Vediamo, quindi, quali sono i calcoli effettuati da parte della Fondazione Consulenti del Lavoro pubblicati recentemente dal Messaggero, in merito all’aumento in busta paga.
Stipendi con 1.800 euro in più: le simulazioni
La Fondazione Consulenti del Lavoro ha elaborato una simulazione approfondita sugli effetti dei nuovi tagli che entreranno in vigore a luglio.
I risultati della simulazione legata all’aumento dello stipendio previsto per i prossimi mesi, mostrano chiaramente i benefici che si possono ottenere su diverse buste paga.
Ad esempio, per coloro che percepiscono una retribuzione lorda mensile di 769 euro, corrispondente a un reddito lordo annuo di circa 10.000 euro, è previsto un aumento netto mensile di 24 euro.
Considerando anche i bonus mensili netti di 19 euro introdotti a gennaio con la finanziaria e i 24 euro di bonus sulla tredicesima,∅ si arriverà a un totale di circa 400 euro entro la fine del 2023.
Nel caso di un dipendente con un salario mensile di 1.692 euro lordi e un reddito imponibile annuo di circa 22.000 euro, si prevede un aumento netto mensile di 45 euro, che accumulati fino a dicembre raggiungeranno oltre 300 euro.
A questi importi, deve essere anche preso in considerazione un ulteriore aspetto, quello legato all’aumento dello stipendio, a seguito del taglio effettuato da gennaio a giugno a seguito della Legge di Bilancio 2023.
Dunque, a questo proposito, l’aumento annuo della busta paga sarà di circa 600 euro.
Novità in busta paga: gli altri aumenti
La legislazione attuale prevede che il regime fiscale di vantaggio rimanga in vigore fino alla fine dell’anno in corso, nonostante il governo abbia già manifestato l’intenzione di prorogarlo.
Va detto che a partire dal mese di gennaio, ci si aspetta l’emanazione dei decreti delegati relativi alla riforma fiscale, i quali dovrebbero avere un impatto significativo anche per quanto riguarda riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).
Tuttavia, al momento non è possibile quantificare gli effetti che potrebbero essere determinati dal taglio dell’Irpef sulla busta paga.
Nel frattempo, alcuni lavoratori dipendenti riceveranno i rimborsi Irpef per l’anno di imposta 2022 all’interno della loro busta paga per quanto riguarda la mensilità di luglio.
Nel Modello 730/2023, infatti, sono state introdotte delle novità riguardanti il trattamento integrativo, noto anche come bonus Irpef o ex bonus Renzi, a seguito delle disposizioni contenute nella Legge di bilancio 2022.
Tali novità avranno effetto proprio sul periodo di imposta 2022. Pertanto, per circa 19 milioni di dipendenti, la busta paga di luglio registrerà un importo superiore rispetto a quanto solitamente percepito dai lavoratori.
Va chiarito però che l’effettivo importo in busta paga dipende a tutti gli effetti dallo scaglione di reddito e dal bonus accumulato dal soggetto a cui si riferisce lo stipendio.
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