Stipendi docenti e ATA: subito 150 euro in più, nuovo regalo richiederlo è semplicissimo 

150 euro per i redditi fino a 20mila euro per docenti, ATA e precari! Come ottenere l'indennità di 150 euro? Quando pagano l'incentivo di 150 euro? Nuove RdC e Naspi.

Stipendi docenti e ATA: subito 150 euro in più sullo stipendio, come? Arriva un nuovo regalo dal governo italiano, sarà per tutti? Ben 22 milioni di cittadini italiani si preparano a ricevere un nuovo aiuto di Stato del valore di 150 euro.

Non un’indennità mensile, ma bensì una tantum erogata entro dicembre 2022. Un intervento non risolutivo, ma necessario per mitigare il flusso degli aumenti dei beni di prima necessità. Una rivisitazione del bonus 200 euro leggermente ridotta e limitata a una ristretta platea di aventi diritto. Per poter ottenere l’indennità del valore di 150 euro, occorre rientrare in un reddito annuo del valore di 20.000 contro i 35.000 euro previsti per il bonus 200 euro. 

Nel decreto Aiuti bis sono contenute le linee guide per il rilascio dell’indennità economica da 150 euro. Nonostante, sia un buon inizio il paletto reddituale fissato in un massimo di 20.000 euro pone non pochi problemi riducendo la possibilità di ottenere l’incentivo economico. 

Nello stesso modo, si comprende che l’indennità economica non sarà rivolta solo ai pensionati, ma bensì, abbraccia una vasta platea di lavoratori dipendenti, nonché dipendenti pubblici. Rientrano a pieno titolo nell’ottenimento del beneficio economico i docenti e ATA, se rientrano nei requisiti.  

La normativa è chiara, l’incentivo economico da 150 euro verrà erogato solo un’unica volta. Un contributo economico distribuito per le persone residenti su suolo nazionale, intestatari di uno, ma anche più trattamenti economici previdenziali, per cui in favore di tutte le pensioni, invalidi civili, sordomuti e ciechi, assegno sociale o pensione sociale. E, ancora, l’aiuto economico sarà riconosciuto anche a favore dellindennità di accompagnamento. 

I pensionati devono presentare la domanda per il rilascio dell’indennità da 150 euro? No, assolutamente. L’INPS procede alla distribuzione dell’indennità da 150 euro in forma totalmente automatica. 

Stipendi docenti e ATA: occhio alla retribuzione imponibile rischia di far perdere il regalo da 150 euro 

È importante comprendere che l’indennità economica viene rilasciata a favore dei dipendenti pubblici, per cui un beneficio economico diretto anche ai docenti e ATA, se rientrano nei requisiti previsti dalla normativa vigente. 

L’indennità da 150 euro viene riconosciuta a favore di lavoratori dipendenti, se la retribuzione imponibile non risulti più alta del valore di 1.538 euro. 

In questo caso, l’aiuto economico viene distribuito nello stipendio a mezzo dei datori di lavoro o della Pubblica Amministrazione nel periodo tra novembre e dicembre. In altre parole, molto probabilmente il lavoratore nella busta paga di novembre riceverà una somma aggiuntiva del valore di 150 euro. 

L’indennità economica spetta anche i lavoratori autonomi, se rientrano nel requisito reddituale, ovvero un reddito totale non più alto di 20.000 euro registrato nell’anno d’imposta 2021. 

Stipendi docenti, ATA e precari: come cambia il pagamento dell’indennità da 150 euro

La normativa prevede il rilascio dell’indennità economica del valore di 150 euro a favore dei lavoratori nello stipendio, con una retribuzione imponibile non più alta di 1.538 euro. 

L’indennità da 150 euro andrà ai precari? L’Istituto nazionale della previdenza sociale distribuisce l’aiuto economico non escludendo dal beneficio i lavoratori stagionali, i lavoratori con contratto a tempo intermittenti o determinato, se nell’anno d’imposta 2021 risultano almeno 50 giornate. 

Ciò detto, non si esclude che l’incentivo venga riconosciuto anche in favore dei lavoratori precari. E, ancora, non vengono falciati dalla sfera degli aiuti economici i percettori della Naspi o DIS-COLL e i fruitori del Reddito di cittadinanza e pensione. 

Buone notizie per i docenti arriva una pioggia di soldi 

Le novità del decreto Aiuti bis, non si limitano alla sola tantum da 150 euro, vengono introdotti diversi incentivi rivolti ad aumentare la busta paga dei lavoratori.

Il discorso per i docenti diventa più complesso non si parla solo del taglio del cuneo fiscale, ma anche di un particolare beneficio economico del valore di 5.650 euro, a favore di coloro che rientrano nella “classe dei meritevoli”.

Il premio più grande spetta al docente esperto 

Nel decreto Aiuti bis viene posto in rilevo la formazione dei docenti, una disposizione diversa dell’incentivo volto alla preparazione professionale legata al PNRR. Ecco, perché, oggi sentiamo parlare del docente esperto, un’istruzione legata all’insegnamento improntata su funzioni diverse. 

I professori acquisiscono il grado di “esperto”, se conseguono una valutazione positiva registrata in almeno tre percorsi formativi consecutivi. 

Un discorso lungo anche dettato dalla natura dell’incentivo da poco introdotto, per cui si comprende che il riferimento del premio più grande sarà destinato a color che completato tale ciclo formativo nel periodo 2032/2033, 2033/2034 e 2035/2036. 

Un regalo all’anno per tre anni, ecco come viene pagato l’incentivo al professore esperto

La somma del valore di 5.650 euro verrà erogata annualmente come valore aggiunto allo stipendio. Tutti i docenti concorrono alla partecipazione dell’indennità annuale, se rientrano nella qualifica di “docente esperto”. La stima sviluppata sulla distribuzione del contributo economico porta al rilascio del beneficio per circa 8mila docenti esperti annui. 

Grazie al decreto Aiuti bis i docenti ricevono una pioggia di soldi sugli stipendi. Infatti, se il docente esperto supera la prova dei percorsi formativi riceve un ulteriore beneficio commisurato fino al 20% della paga in base al contratto. 

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