Stop ai tirocini: nel 2022 cambia tutto! Tutte le novità

Arrivano novità sullo stop tirocinio extracurriculare e l’apprendistato nel 2022: cambiano le regole e le sanzioni. Ecco cosa cambierà ora con il nuovo PNRR.

I contratti legati ai tirocini 2022, in particolare ai tirocini extracurriculari, sono finiti nuovamente al centro del mirino del Governo. Questa volta, tuttavia, ad esprimersi fortemente contrario al prolungamento dei tirocini extracurricolari nelle aziende italiane, è stato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.

Effettivamente, durante l’audizione che ha tenuto luogo nella camera del Senato, durante la giornata del 6 aprile dell’anno attualmente in corso, il Ministro del Lavoro, si è fatto portavoce di una nuova importante novità per quanto riguarda il tema dei tirocini.

A questo proposito, è stato sottolineato come la modalità dei tirocini extracurriculari possa di fatto andare a influenzare ancor più negativamente i livelli di disoccupazione giovanile, i quali hanno già raggiunto numeri davvero elevati a seguito dell’emergenza epidemiologica relativa al Coronavirus.

Dunque, in questo contesto, occorre evidenziare che in realtà i contratti con la formula del tirocinio extracurriculare erano stati interessati già durante l’inizio di quest’anno da nuovissime novità che di fatto erano andate a determinare delle nuove regole e dei cambiamenti sostanziali. 

In questo senso, all’interno del seguente articolo, andremo a chiarire ulteriormente quali sono state le novità principali che hanno in particolare modo interessata il tema dei contratti di lavoro attraverso la modalità del tirocinio extracurriculare. 

Allo stesso tempo, nei prossimi paragrafi, si porrà anche in evidenza quanto previsto e chiarito da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito al prediligere la formula dei contratti di apprendistato andando così a determinare a tutti gli effetti uno stop legato alla formulazione e alla sottoscrizione da parte dei giovani ai tirocini extracurriculari.

Stop ai tirocini extracurriculari: cosa cambia nel 2022? I problemi

Come appunto anticipato anche all’interno dell’introduzione al seguente articolo, la modalità dei tirocini extracurriculari consiste a tutti gli effetti in una delle formule maggiormente utilizzate da parte delle aziende e delle imprese italiane oltre che dai datori di lavoro che operano nel territorio nazionale.

Tuttavia, a seguito dell’esplosione dei contagi da Coronavirus, avvenuta ormai più di due anni fa, tra le problematiche emerse a causa della pandemia vi sono sicuramente i fattori legati al contesto lavorativo.

A questo proposito, tra i problemi di maggiore interesse che sono stati segnalati in Italia vi sono quelli legati al livello di disoccupazione giovanile, che durante l’emergenza epidemiologica ha raggiunto sicuramente dei livelli davvero molto preoccupanti.

In questo senso, l’articolo di Informazione Fiscale recentemente pubblicato in riferimento al tema dello stop dei tirocini extracurriculari, sottolinea a tutti gli effetti che il livello di disoccupazione dei giovani italiani abbia raggiunto addirittura la percentuale del 32,5 per cento. 

Appare chiaro, quindi, che questo contesto di forte preoccupazione e ansia per quanto riguarda la possibilità di trovare un lavoro che possa essere non soltanto apprezzabile per i giovani ma anche idoneamente retribuito, abbia quindi determinato un cambio di rotta da parte della squadra del Governo.

Al fine di approfondire il tema dell’apprendistato, che potrebbe di fatto portare ad un addio definitivo all’uso del tirocinio extracurriculare, è possibile consultare il seguente video disponibile sul canale di Confartigianato Imprese Vicenza:

 

Ultim’ora sullo stop dei tirocini extracurriculari: cosa dice il Ministro Orlando

Nel precedente paragrafo abbiamo quindi osservato quali sono le principali problematiche che emergono chiaramente dai dati relativi all’occupazione giovanile in Italia, soprattutto durante il periodo successivo all’ondata di contagi da Coronavirus. Come evidenziato, si tratta di un problema di fondamentale importanza per qualsiasi categoria di cittadini, ma soprattutto per quanto riguarda i giovani italiani, spesso costretti a dover abbandonare il territorio nazionale, per cercare lavoro all’estero.

È stato proprio sul tema della disoccupazione giovanile e sulle dinamiche legate ai tirocini extracurriculari e all’assenza di effettive tutele nei confronti dei lavoratori, che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha deciso di pronunciarsi. 

A questo proposito, in occasione dell’audizione che ha avuto luogo nella camera del Senato nella giornata del 6 aprile scorso, il Ministro Andrea Orlando ha deciso di illustrante più nel dettaglio tutte le misure e gli interventi sul tema del lavoro. Si tratta, più nel dettaglio di linee guida che saranno messe in atto concretamente da parte dello Stato italiano al fine di ottenere una vera e propria riforma della disciplina volta a regolamentare la materia dei tirocini extracurriculari, prediligendo quindi la forma del contratto di apprendistato.

In questo contesto, dunque, il Ministero del Lavoro ha deciso di accogliere e di anticipare l’applicazione delle misure e delle novità che erano state già predisposte all’interno del testo legato alla Legge di Bilancio 2022, attentamente pronunciate da parte della squadra del Governo italiano guidata dall’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.

Stop ai tirocini extracurriculari: quali saranno le novità sul lavoro del 2022?

Dunque, prima di procedere con la spiegazione dettagliata in merito a come cambieranno i contratti legati ai tirocini extracurriculari e come funzionano a tutti gli effetti i contatti di apprendistato su cui il Governo italiano ha deciso di investire, occorre fare una piccola precisazione. Per questo motivo, di seguito si andrà a  fornire una breve panoramica di quali saranno tutte le misure intraprese, e quali sono i fondi e le risorse da cui sarà possibile attingere.

In tal senso, secondo quanto anticipato anche da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali durante l’audizione al Senato dello scorso mercoledì 6 aprile, la novità più importante di questa nuova “riforma” del lavoro riguarda essenzialmente l’ampia platea di tirocini di tipo extracurriculare.

Per questo motivo, all’interno del programma dedicato al PNRR, ovvero al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono state quindi dedicate delle risorse pari a 600 milioni di euro, volte al rafforzamento del sistema duale. 

Dall’altro lato, invece, è stato poi successivamente pensato e predisposto un fondo costituito da risorse che ammontano a circa 4,4 miliardi di euro. Si tratta, in questo caso, di risorse che saranno elaborate con l’obiettivo di fornire un potenzialmente del programma cosiddetto GOL, ovvero il programma Garanzia di Occupabilità del Lavoratori. In questo caso, lo scopo principale è quello di andare a migliorare lo sviluppo di competenze e conoscenze necessarie per favorire l’ingresso all’interno del mondo lavorativo.

Stop tirocini extracurriculari: chi sarà interessato da queste novità?

Concludendo quindi questa breve panoramica in relazione alle novità che andranno ad interessare in particolare modo il settore del lavoro e delle politiche sociali, è necessario anche sottolineare quali sono le categorie di cittadini che saranno particolarmente interessati da queste nuove disposizioni del Governo.

A questo proposito, infatti, è necessario sottolineare che queste novità andranno a riguardare in modo particolare soprattutto quella platea di cittadini italiani che attualmente stanno svolgendo un tirocinio extracurriculare, così come anche quelli intenzionati ad effettuarne uno.

In questo senso, i principali destinatari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono proprio quei cittadini che risultano avere un maggiore bisogno di formazione e di istruzione al fine di ottenere un più adatto inserimento nel mondo professionale e del lavoro.

Per questo motivo, le linee guida che sono state portate avanti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo quanto emerso all’interno dell’audizione del 6 aprile, sono riassumibili essenzialmente in tre punti essenziali:

  • indennità e retribuzione congrua del tirocinante;
  • bilancio delle competenze;
  • sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che utilizzano il tirocinio illecitamente.

Novità tirocini e lavoro: cosa cambia con il sistema duale nel 2022?

Secondo quanto emerge chiaramente all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza predisposto da parte della squadra dell’esecutivo italiano guidata da Mario Draghi, dunque, insieme alla riforma dei tirocini e del lavoro, le risorse economiche saranno anche elaborate al fine di rafforzare il cosiddetto sistema duale.

Ma in cosa consiste questo sistema duale e perché risulta essere fortemente collegato con il contratto lavorativo di apprendistato?

A questo proposito, attraverso l’espressione legata al sistema duale, si fa riferimento a quella tipologia di formazione che viene effettivamente realizzato durante il percorso intrapreso da parte dei cittadini più giovani nel contesto formativo e di istruzione. Si tratta, in questo caso di un percorso professionale che dovrà essere gestito generalmente da parte delle singole Regioni italiane, seguendo l’apposita metodologia relativa al meccanismo di alternanza tra scuola e lavoro.

In questo senso, attraverso la dotazione finanziaria di 600 milioni di euro, il Piano nazionale di ripresa e resilienza si pone come obiettivo quello di andare ad intervenire non tanto sui tirocini extracurriculari in se, quanto piuttosto nel rafforzamento e nel potenziamento del sistema dell’apprendistato.

Stop ai tirocini extracurriculari: è addio definitivo?

Occorre tuttavia sottolineare che la decisione intrapresa da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di andare ad applicare in maniera corretta tutte le misure che erano state già anticipate dal Governo all’interno della Manovra finanziaria del 2022, non andrà a determinare improvvisamente uno stop definitivo a tutti i tirocini extracurriculari.

Si tratta, piuttosto, del tentativo di andarne a limitare gli utilizzi eccessivi ed illeciti di questa modalità di lavoro da parte di aziende e imprese nei confronti di soggetti che hanno qualifiche e competenze adatte ad una diversa tipologia contrattuale.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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