Tagli al personale delle carceri e all’Agenzia delle Entrate: quanti perderanno il posto?

Nella legge di bilancio del governo Meloni previsti tagli di spesa per le carceri e per l'Agenzia delle Entrate. Ecco quanto si potrebbe risparmiare.

Sono in arrivo tagli dei costi per il Ministero della Giustizia e per l’Agenzia delle Entrate. Le norme sono previste nella nuova bozza della legge di bilancio del governo Meloni. Definite in manovra come misure di “razionalizzazione della spesa e di risparmio connesse all’andamento effettivo della spesa”, le minori spese andranno a colpire in particolare il personale delle carceri per quanto riguarda il Ministero della Giustizia, e l’organizzazione dei servizi e delle sedi per quanto riguarda l’Agenzia delle Entrate.

Ecco quanto il governo punta a risparmiare.

Tagli al personale delle carceri e all’Agenzia delle Entrate

Secondo quanto stabilito in legge di bilancio, il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate dovranno garantire una “riduzioni di spesa quale contributo alla Manovra”. In particolare sono previsti degli obiettivi di diminuzione della spesa specifici per il triennio 2023-2025. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria apporterà infatti, nell’arco di questi tre anni, una riduzione della spesa di circa 35 milioni di euro complessivi. Questi 35 milioni di euro saranno suddivisi in questo modo nei tre anni: 9,577 milioni per il 2023, 15,4 milioni per il 2024 e 10,968 milioni per il 2025. Questi tagli saranno apportati in un quadro generale che dovrebbe portare ad una riorganizzazione ed efficientamento dei servizi degli Istituti penitenziari presenti su tutto il territorio nazionale, e “in particolare alla ripianificazione dei posti di servizio e la razionalizzazione del personale”.

I tagli inoltre dovrebbero riguardare anche il Dipartimento per la giustizia minorile, che dovrebbe anch’esso contribuire con circa 1,6 milioni di euro nell’arco dei tre anni, e le spese per intercettazioni e comunicazione, ridotte di 1,5 milioni annui a partire dal 2023.

Agenzia delle Entrate, minori spese da digitalizzazione e tagli delle sedi

La stessa sorte toccherà nell’arco del prossimo triennio 2023-2025 anche all’Agenzia delle Entrate, anch’essa chiamata ad offrire il suo contributo alla “spending review” volta a ridurre le spese. Il risparmio che l’Agenzia dovrà portare alle casse dello stato potrebbe raggiungere gli 85 milioni di euro complessivi. Sono infatti previsti risparmi per 25,241 milioni nel 2023 e per 30 milioni annui nei successivi due anni. Le minori spese dovrebbero provenire da una riorganizzazione dei servizi, digitalizzazione dei processi e razionalizzazione delle sedi territoriali.

Leggi anche: Reddito di Cittadinanza, errore nella Legge di Bilancio: lo perde anche chi cerca lavoro

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