Taglio cuneo fiscale, busta paga più ricca nel 2023: tutti gli aumenti fascia per fascia

Scattano gli aumenti in busta paga con il taglio del cuneo fiscale 2023: chi ci guadagna di più? Ecco gli importi sullo stipendio fascia per fascia.

Al via il taglio del cuneo fiscale previsto dal Governo Meloni da gennaio 2023: scattano nuovi aumenti in busta paga per tutti i lavoratori, soprattutto coloro che possiedono un reddito più basso. Chi ci guadagna di più?

I lavoratori che possiedono un reddito sotto i 25 mila euro sono i più fortunati: per loro il taglio del cuneo fiscale sarà del 3%. Mentre chi possiede un reddito fino a 35 mila euro potrà godere di un taglio del 2% (confermata la linea dell’ex Governo Draghi).

Come cambia la busta paga e a chi spettano gli aumenti? Ecco gli importi fascia per fascia e tutto quello che c’è da sapere sul taglio del cuneo fiscale.

Taglio del cuneo fiscale: come funziona e per chi

A definire il funzionamento e la platea di beneficiari del taglio del cuneo fiscale previsto dal Governo Meloni è stata la circolare dell’INPS, che chiarisce.

L’Istituto ha precisato che il taglio del cuneo riguarda

tutti i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico

nel rispetto di alcuni limiti della retribuzione mensile – spiega INPS

da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali, di 2.692 euro (ai fini della riduzione di due punti percentuali) e di 1.923 euro (ai fini della riduzione di tre punti percentuali).

Il taglio del cuneo fiscale si divide in due parti:

  • al 3% fino a 25.000 euro di reddito annuo (1.923 euro al mese);

  • al 2% fino a 35.000 euro all’anno (2.692 euro al mese).

Coloro che beneficeranno del taglio al 2%, però, non noteranno alcuna differenza in busta paga: la misura era già prevista – negli ultimi mesi del 2022 – dall’ex Governo Draghi ed è stata semplicemente confermata.

Busta paga più ricca col taglio del cuneo fiscale: chi ci guadagna?

Gli effetti del taglio del cuneo fiscale si vedranno direttamente nella busta paga, a partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2023: gli aumenti per i lavoratori variano in funzione della retribuzione mensile.

Si passa, per esempio, da un minimo di 19 euro (per chi ne guadagna 10.000 all’anno), fino a 41 euro in più ogni mese (per i lavoratori che guadagnano di più, fino a 25.000 euro all’anno).

Diverso è il taglio al 2% previsto per i lavoratori con reddito fino a 35.000 euro: in questo caso gli aumenti variano da 30 a 32 euro in più ogni mese.

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A guadagnarci di più, quindi, saranno questi lavoratori che possiedono un reddito più basso, ovvero al di sotto di 25.000 euro: per loro il taglio del cuneo fiscale aumenta dell’1% rispetto a quanto già previsto dal precedente premier Draghi.

Taglio del cuneo fiscale: tutti gli importi in busta paga

Facciamo qualche semplice calcolo e scopriamo quali sono i nuovi importi e gli aumenti in busta paga per ciascuna fascia di reddito.

Partiamo da un lavoratore che percepisce 10 mila euro lordi all’anno: questo cittadino vedrà aumentare il suo stipendio mensile di circa 19,25 euro al mese (taglio del cuneo al 3%), per un totale di 231 euro annuali.

Se invece il lavoratore percepisce un reddito complessivo pari a 12.500 euro all’anno, l’aumento sale a 24,06 euro al mese, per un totale di 288,75 euro annuali.

A fronte di un reddito annuale pari a 15.000 euro, infine, l’aumento in busta paga arriva a 28,88 euro al mese, per un aumento annuale di 346,50 euro..

Saliamo di fascia e consideriamo un lavoratore con un reddito annuale pari a 20.000 euro: il taglio del cuneo fiscale al 3% produce un beneficio mensile di 32,92 euro e annuo di 395 euro.

Se il reddito sale invece a 25.000 euro all’anno, l’aumento su base mensile è pari a 41,15 euro, mentre quello su base annua è di 493,85 euro

Come cambia la busta paga con reddito sopra 25.000 euro all’anno

Sopra ai 25.000 euro annui non ci sono novità in busta paga, in quanto il taglio del cuneo fiscale è stato confermato al 2%. Facciamo alcuni esempi.

I lavoratori che conseguono un reddito complessivo annuale pari a 27.500 euro, continueranno a ricevere 30,18 euro in più in busta paga, per un totale di 362,15 euro annuali.

Chi dichiara un reddito annuale pari a 30.000 euro, invece, continuerà ad avere un vantaggio mensile di 32,92 euro, per 395,08 euro totali all’anno.

Per i lavoratori che conseguono un reddito annuale pari a 32.500 euro, la busta paga resta maggiorata di 30,51 euro mensili, per un totale di 366,07 annuali.

Infine per i lavoratori con un reddito complessivo annuale pari a 35.000 euro lordi, restano confermati i 32,85 euro mensili in più, per un totale di 394,23 euro annuali.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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