Taglio del cuneo fiscale e più soldi in Busta Paga da luglio

Taglio del Cuneo Fiscale e più soldi in Busta Paga da luglio 2022, le ultime novità sul Decreto Draghi di luglio e sugli aiuti ai lavoratori.

Arrivano buone, anzi ottime notizie dal Governo Draghi. Si parla, infatti, di un taglio del cuneo fiscale di ben quattro punti percentuali in riferimento alle Busta Paga dei lavoratori con massimo 35 mila euro di reddito. Questa misura avrà un’introduzione a tempo, per poi diventare a tutti gli effetti strutturale. 

Andiamo a scoprire insieme in cosa consiste il nuovo decreto che sta per essere ultimato dall’esecutivo e che entrerà in vigore con il prossimo mese di luglio 2022

Taglio del cuneo fiscale e più soldi in Busta Paga: la sorpresa del nuovo Decreto Draghi

Come abbiamo detto poco fa, con il mese di luglio prenderò piede un nuovo provvedimento che prevede un taglio del cuneo fiscale di quattro punti percentuali per tutti i cittadini, lavoratori dipendenti, con soglie di reddito che non superano i 35 mila euro

Questo provvedimento partirà a pieno ritmo da settembre 2022 e durerà fino a dicembre 2022, per un totale di quattro mensilità. Attenzione però, perché il piano del Governo guidato dall’Ex Presidente della Banca Centrale Europea prevede di rendere strutturale il provvedimento anche per il prossimo anno, mediante la Legge di Bilancio per il 2023

Il Governo Draghi ha previsto di inserire questo taglio del cuneo fiscale, con meno quattro punti percentuali, nel prossimo Decreto, previsto per il mese di luglio. 

Nel prossimo provvedimento verranno inseriti anche ulteriori sostegni alle famiglie, sia per il pagamento delle bollette, che per i costi della benzina, che è tornata nuovamente oltre i 2 € al litro. Secondo le ultime stime, questo nuovo Decreto potrebbe arrivare a raggiungere la bellezza di 10 miliardi di euro.  

L’incognita resta sulle coperture. Con un incremento ulteriore della tassazione sui profitti delle aziende energetiche, che passerebbe dal 25 al 30 per cento, le casse dello Stato avrebbero un’entrata di circa due miliardi di €, una cifra che sarebbe sufficiente per il provvedimento del taglio del cuneo fiscale e il conseguente aumento di denaro in busta paga

Rimane però un grosso punto di domanda sui fondi destinati agli altri sostegni previsti nel decreto. È possibile che basti un aumento del gettito dell’Iva? 

Più soldi in Busta Paga, ma anche sostegni per bollette e benzina

Prima di entrare nel vivo degli aumenti in busta paga, facciamo un piccolo punto per quel che concerne gli altri aiuti in programma.

Il decreto che dovrebbe uscire con il mese di luglio, su cui sta lavorando l’esecutivo Draghi, riporterà al suo interno degli aiuti alle famiglie per le spese per diesel e benzina

Si tratta, per farla breve, dello sconto dei famosi 0.30 € che hanno permesso agli automobilisti un leggero risparmio per le spese di benzina e diesel. Secondo le ultime stime, si parla di un costo di circa un miliardo di euro mensili, per il finanziamento della misura. 

Ricordiamo, infatti, che il taglio delle accise scadrà tra poco meno di un mese, il prossimo 8 luglio 2022. Per sostenere lo sconto fino alla fine dell’anno corrente, a questo punto, serviranno all’incirca altri 6 miliardi di euro. 

Un’ipotesi meno in grande, invece, prevede il solo sconto per le ultime tre mensilità dell’anno: da ottobre a dicembre, con la metà degli investimenti (3 miliardi di euro). 

Nel piano, poi, sono previsti anche aiuti per il pagamento delle bollette, mediante un taglio degli oneri di sistema e uno sconto del 5 % sull’Iva per il metano domestico. L’Esecutivo guidato dal Professor Draghi ha l’obiettivo di confermare anche queste misure, per un totale di 6 miliardi e mezzo di euro

Taglio del cuneo fiscale per dipendenti con redditi fino a 35mila€ più soldi in Busta Paga

Arriviamo, ora, al dunque. Il provvedimento riguardante il taglio del cuneo fiscale, con il conseguente incremento di denaro in Busta Paga non riguarderà tutti i lavoratori indistintamente, ma unicamente coloro che hanno redditi che non superano i 35 mila €. 

Questa fetta di lavoratori, inoltre, ad oggi beneficia già di un taglio del cuneo pari allo 0.8 %, ma che potrebbe aumentare, fino a raggiungere il doppio: 1.6 %.  

Tra i buoni propositi del Governo Draghi c’è quello di far partire a pieno regime questo piano già da settembre, per poi protrarlo fino al mese di dicembre 2022. 

Il costo complessivo per questa operazione si aggira intorno ai due miliardi e mezzo di euro e permetterebbe ai lavoratori dipendenti di portare a casa, nella busta paga, tra i 70 e gli 80 euro al mese. Il piano del Governo Draghi, però, è ben più ampio: l’intenzione, infatti, è quella di rendere strutturale questa misura anche per l’anno a venire, con l’approvazione in Legge di Bilancio 2023.   

Ipotesi aumenti in Busta Paga solo per chi ha redditi bassi

Ad oggi, però, nulla è stato ancora deciso. L’esecutivo, infatti, potrebbe decidere di abbassare la soglia dei redditi di qualche migliaio di euro, scendendo fino ai 15 mila euro, la stessa soglia di reddito per coloro che percepiscono il Bonus Irpef 100€, dopo l’approvazione della legge di Bilancio 2022 – che ricordiamo ha abbassato la soglia da 28.000€ a 15.000€

In ogni caso, ci sono ancora altre ipotesi sul tavolo, tra cui una nuova riforma Irpef, che permetterebbe al Governo di recuperare ancora altri fondi. 

200€ in Busta Paga a luglio, sorgono i problemi sul bonus

Tralasciamo per un istante la misura del taglio del cuneo fiscale prevista per il decreto aiuti e passiamo al famoso Bonus 200€ per lavoratori e pensionati anch’esso per redditi fino a 35 mila euro, introdotto lo scorso mese di maggio con il decreto aiuti. Secondo quanto stabilito dalla legge, l’erogazione dovrebbe avvenire secondo le seguenti modalità:

  • pensionati, disoccupati, percettori di Reddito di Cittadinanza: attraverso un pagamento INPS sulle rate di luglio;
  • i lavoratori autonomi potranno attingere da un fondo a loro dedicato;
  • per i lavoratori dipendenti è previsto un versamento direttamente nella Busta Paga del lavoratore, da parte del datore di lavoro.

In poche parole, secondo quanto stabilito a maggio, non c’è alcuna necessità di presentazione della domanda per ottenere il sostegno di 200€ in busta paga e non (accrediti INPS), perché i versamenti verranno fatti in maniera automatica. 

Qualcosa, però, sembra essere sfuggito all’esecutivo. Secondo i Consulenti del Lavoro, le cose dovrebbero andare diversamente. 

In particolare, all’art. 31 del Decreto n. 50 di maggio 2022 (Decreto Aiuti), viene piegato che l’indennità – il Bonus 200€ – sarà riconosciuto in maniera del tutto automatica dal datore di lavoro nella busta paga di luglio del lavoratore, ma solo se questo dichiarerà di non essere titolare delle prestazioni contenute all’art. 32, nei commi 1 e 18

Bonus 200€ in Busta paga, cosa deve fare il lavoratore per riceverlo?

Secondo quanto appena asserito, il lavoratore con un reddito non superiore a 35 mila euro, per ricevere il Bonus del valore di 200€ in Busta Paga dovrà presentare un’autocertificazione in cui attesti che non abbia ricevuto il sussidio economico una tantum perché: 

  • percettore della prestazione economica bandiera del Movimento Cinquestelle, il Reddito di Cittadinanza;
  • titolare di un trattamento pensionistico.

Per fare chiarezza sul funzionamento dell’agevolazione economica. Potranno riceverla in maniera totalmente automatica i seguenti soggetti:

  • pensionati;
  • beneficiari di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza;
  • disoccupati che percepiscono le Indennità di Disoccupazione INPS NASpI o Dis-Coll.

Per costoro, infatti, l’ente incaricato dei pagamenti sarà l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Gli altri soggetti compresi i lavoratori dipendenti che dovranno ricevere il sostegno in busta paga, invece, dovranno presentare la suddetta autodichiarazione. 

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