Taglio stipendi: ecco chi rischia di perdere 1.200 euro! Perché

Brutte notizie per molti lavoratori! Si possono perdere fino a 1.200 euro di stipendio! Ecco le ragioni di questo taglio degli stipendi. Scoprile.

Non arrivano sempre delle belle notizie per i lavoratori italiani, anzi. 

Infatti, oggi andremo a parlare delle novità che potrebbero costare molto cara ai lavoratori, o meglio, potrebbe costare per l’esattezza 1.200 euro all’anno. 

Al primo posto troviamo la riforma dell’IRPEF voluta dal premier Mario Draghi. Infatti, con la Legge di Bilancio per l’anno 2022 sono stati modificati gli scaglioni relativi a questa tassa e le aliquote ad essi attribuite. 

Eppure, ci sono altre novità in vista in quanto la riforma delle buste paga non è ancora finita definitivamente. Ma di quale novità stiamo parlando che potrebbe avere un impatto così drastico sui contribuenti?

Beh, parliamo della riforma delle imposte locali che comporterà un netto taglio degli stipendi per molti lavoratori. 

Ma di quale entità di taglio stiamo parlando? Come abbiamo suggerito in precedenza, si parla di diminuzioni fino a 1.200 euro all’anno. Insomma, non tutti riceveranno 1.200 euro in meno in busta paga. 

Infatti, si stima che l’entità del taglio sarà compresa tra i 40 ed i 1.200 euro. Tuttavia, si parla sempre di soldi in meno per i lavoratori. 

Ma come funzionerà dopo queste riforme? Andiamo a scoprirlo nell’articolo. 

Riforma dell’IRPEF: quali sono state le decisioni del Governo!

Numerose sono state le novità introdotte dal Governo Draghi nella Legge di Bilancio per il 2022. Tra queste troviamo anche la riforma dell’IRPEF che, secondo i principali sindacati dei lavoratori, vanno ad avvantaggiare solamente coloro che percepiscono redditi medi. 

Ebbene, secondo quanto affermato da CISL e UIL, la riforma dell’IRPEF non avrebbe alcun impatto positivo su coloro che hanno dei redditi bassi, ossia coloro che si trovano nel primo scaglione IRPEF. 

Ma andiamo a comprendere più nel dettaglio quali sono state le novità apportate dalla riforma e capiamo per quale motivo i sindacati dicono ciò. 

Ebbene, il Governo Draghi ha deciso, come abbiamo detto, di modificare gli scaglioni IRPEf e le rispettive aliquote. 

Tuttavia, per quanto riguarda il primo scaglione, ossia quello che comprende i redditi fino a 15.000 euro all’anno, non sono state effettuate modifiche e l’aliquota è rimasta fissa al 23%. 

Le prime novità arrivano dal secondo scaglione, ossia quello che comprende i redditi compresi tra 15.001 euro a 28mila euro. Ebbene, in questo caso non abbiamo alcun cambiamento nel range dei redditi compresi, ma nell’aliquota corrispondente, che è passata dal 27% al 25%. 

Eppure, i cambiamenti più consistenti sono arrivati a partire dal terzo scaglione che, originariamente, comprendeva i redditi compresi tra 28mila e 55mila euro. 

Ecco, in questo caso il terzo scaglione dopo la Legge di Bilancio 2022 considera i redditi tra 28mila e 50mila euro, con un’aliquota che scende dal 38% al 35%. 

Infine, sono stati eliminati gli ultimi due scaglioni e ne è stato istituito un quarto che considera i redditi superiori alla soglia dei 50.000 euro. In questo caso è stata istituita un’aliquota del 43%. 

Tuttavia, questa diminuzione delle aliquote non ha portato ad un aumento diretto degli stipendi o almeno, non per tutti. 

Infatti, ci sono state alcune misure che sono state eliminate, come quella relativa al Bonus Renzi nella busta paga. 

Insomma, tutti coloro che si trovano nel primo scaglione vedranno il pagamento invariato, ma le novità arrivano nel secondo scaglione, dove in origine veniva corrisposto il Bonus Renzi. 

Infatti, la novità sostanziale è che coloro che percepiscono un reddito compreso tra 15mila e 28mila euro dovranno dire addio a questa misura, se non in alcuni casi con la possibilità di ottenere la detrazione fiscale. 

Insomma, ecco qual è la ragione principale che ha spinto i sindacati a scagliarsi contro la riforma dell’IRPEF, in quanto non agevola i lavoratori che hanno un reddito basso. 

Infine, la busta paga sarà più bassa anche per l’arrivo dell’Assegno Unico Universale. 

Per scoprire meglio in cosa consiste tale riduzione ti invito a leggere l’articolo della collega Sharon Zaffino che afferma che: 

Ma le novità sulla busta paga non sono certo finite! C’è una nuova misura che potrà portare a nuove riduzioni sulla busta paga!

Taglio dello stipendio dei lavoratori: cos’è previsto dalla misura?

Le novità delle quali abbiamo appena parlato avevano preoccupato non poco i lavoratori italiani che temevano di arrivare ad un taglio consistente del loro stipendio. 

Preoccupazione più che lecita dato che, come abbiamo anticipato, ci saranno alcuni lavoratori che assisteranno ad un taglio di 1.200 euro annui sugli stipendi. 

Tutto questo è stato previsto dal passaggio dalle addizionali comunali e regionali alla sovraimposta. Ma cosa significa nel pratico? Andiamo a comprenderlo insieme. 

Insomma, il Governo ha ricevuto una delega per l’introduzione di nuove sovrimposte da applicare all’IRPEF che andranno a sostituire le attuali addizionali. 

Per quale motivo e qual è la differenza tra le due misure? Ovviamente si tratta di domande lecite, specie per chi non è ferrato nel campo. 

Dopo tale definizione arriviamo finalmente al pratico. Insomma, ancora non è chiaro in che modo questo passaggio possa influire sulle buste paga dei lavoratori. 

Ebbene, devi sapere che parlando di aliquote locali era stato possibile fissare alcune fasce di esenzione in base al reddito dei lavoratori. Ecco, questo non sarà più possibile parlando di sovraimposta. 

Eppure, dobbiamo sottolineare che le intenzioni del Governo con questa misura non sono state quelle di tassare maggiormente coloro che percepiscono un reddito basso, anzi. 

Infatti, l’obiettivo è quello di tutelare le realtà locali in modo da garantire lo stesso gettito.

Tuttavia, dobbiamo sottolineare che tale nuova decisione avrà ripercussioni maggiormente negative per coloro che percepiscono dei redditi più alti. 

Infatti, la sovraimposta risulta maggiormente alta in coloro che hanno un reddito più elevato. 

La sovraimposta nel dettaglio: come funzionerà il taglio dello stipendio?

Ebbene, ora che abbiamo capito qual è l’ultima novità che comporterà l’ennesimo cambiamento nello stipendio dei lavoratori, andiamo a comprendere più nel dettaglio di quali proporzioni stiamo parlando. 

Infatti, fino a questo momento abbiamo compreso che la riforma dell’IRPEF ha inevitabilmente modificato gli stipendi dei lavoratori, anche a causa delle interferenze con il Bonus Renzi. Altra variabile che ha modificato gli stipendi è stata l’introduzione dell’Assegno Unico Universale per coloro che hanno figli a carico. 

Ebbene, la sovraimposta cosa andrà a cambiare? 

Devi sapere che l’aliquota base attribuita alla sovraimposta sarà di 3,1% per i Comuni e 7,5% per le Regioni. 

Ma nella pratica? Andiamo a comprendere come applicando la sovraimposta cambieranno gli stipendi. 

Taglio agli stipendi: ecco come la sovraimposta riduce gli stipendi!

Per tutti quei lavoratori che vogliono scoprire quali saranno gli effetti dell’applicazione della sovraimposta beh, siete nel posto giusto. 

Come avrai già immaginato, tutte queste nuove riforme contribuiranno ad un taglio dello stipendio per i lavoratori. 

Tuttavia, è bene sottolineare che il maxi taglio arriverà per coloro che percepiscono redditi sopra i 55mila euro. 

Infatti, per chi percepisce un reddito complessivo di massimo 30 mila euro, il rischio maggiore è quello di perdere 40 euro all’anno. 

Ma le cifre, come abbiamo evidenziato, possono essere molto più elevate. 

Chi rischia di perdere 1.200 euro annui sullo stipendio? Coloro che percepiscono un reddito superiore ai 75mila euro annui. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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