Dopo le elezioni avvenute nel mese di settembre 2022, molti si chiedono che fine ha fatto Luigi Di Maio. Sebbene non sia più impegnato in politica nazionale, ha un incarico istituzionale molto importante che gli è stato affidato dall’Unione Europea grazie alla mediazione dell’ex premier Mario Draghi.
Vi ricordate di Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri? Ecco che fine ha fatto
Luigi Di Maio, alle ultime elezioni, ha provato a riconquistare il suo posto in Parlamento con un nuovo partito: Impegno Civico. Purtroppo per l’ex vicepremier e ministro degli Esteri pentastellato, è arrivato un clamoroso flop alle politiche di settembre 2022 ed è dovuto uscire dalla scena politica nazionale.
L’ex capo del Movimento 5 Stelle (M5S), però, ha ricoperto un ruolo molto importante tra il 2019 e il 2022 che gli ha spianato la strada verso il futuro. Di Maio infatti è stato ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il suo mandato fu confermato anche dall’ex premier Mario Draghi, con il quale ha instaurato un ottimo rapporto professionale.
È stato proprio grazie a Mario Draghi che oggi Luigi Di Maio ricopre un ruolo prestigioso per l’Unione Europea. Il suo incarico è quello di Rappresentante Speciale dell’UE nel Golfo Persico. Il suo mandato è iniziato pochi mesi fa, il 1 giugno 2023 e al momento non è nota la fine della sua attività nel territorio mediorientale ma in teoria dovrebbe durare un massimo di 21 mesi.
Di Maio, adesso, non risponde più politicamente al presidente della Repubblica italiana o al nostro capo del Governo, ma risponde direttamente all’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e le politiche di sicurezza.
Lo stipendio di Luigi Di Maio per il ruolo attualmente ricoperto si aggira intorno ai 13mila euro al mese, e con la possibilità di salire oltre i 16 mila in caso di trasferimento all’estero.
La carriera politica dell’ex capo del Movimento 5 Stelle
Luigi Di Maio è nato ad Avellino il 6 luglio 1986 ma è cresciuto a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. Sin da giovane è stato appassionato di politica, passione che gli è stata sicuramente trasmessa dal padre, che era politicamente attivo tra le fila del Movimento Sociale Italiano (MSI).
La sua carriera politica è iniziata tra i banchi dell’Università di Napoli Federico II, dove è stato eletto presidente del Consiglio degli Studenti.
Dopo aver aderito al progetto di Beppe Grillo che ha portato alla nascita del M5S, Luigi Di Maio è passato dalla politica studentesca a quella comunale, non ottenendo però il risultato sperato alla sua prima candidatura.
Il primo successo politico di Di Maio non è tardato ad arrivare in quanto nel 2013 è stato eletto alla Camera dei Deputati tra le fila del M5S.
Dopo aver portato a termine il mandato dal 2013 al 2018, viene rieletto lo stesso anno ottenendo il 63,41% delle preferenze nel collegio uninominale Campania 1 -03 entrando così a far parte della colazione di maggioranza del governo giallo-verde formato insieme al leader della Lega Matteo Salvini con a capo Giuseppe Conte.
Durante il mandato Conte I, Di Maio è stato vicepremier e ministro dello sviluppo economico e del lavoro. Dopo la caduta del primo governo di Giuseppe Conte che ha portato alla nascita del Conte II, Di Maio è stato nominato ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.