Chi deve pagare i 20mila euro a migrante in caso di mancata accoglienza?

In caso di mancata accoglienza si dovranno sborsare 20mila euro per ogni migrante rifiutato. Ma chi deve pagare? Ecco il nuovo accordo europeo.

Il nuovo accordo sui migranti è stato discusso in Lussemburgo dai Paesi dell’Unione Europea e, dopo anni di negoziati, si è raggiunta finalmente un’intesa che ha permesso di superare i vecchi accordi di Dublino sulle migrazioni. Tra le novità spunta il pagamento di 20mila euro per ogni migrante in casa di mancata accoglienza. Scopriamo a chi spetterà pagare.

Chi deve pagare i 20mila euro a migrante in caso di mancata accoglienza?

Un sì quasi unanime ed approvato a maggioranza qualificata ha permesso ai Paesi UE di avere un accordo sulla gestione dei flussi migratori nel nostro continente. A fare opposizione sono state solo due Nazioni: Ungheria e Polonia. Astenute: Malta, Lituania, Slovacchia e Bulgaria.

La Nazione considerata “osservata speciale” durante il tavolo in Lussemburgo è stata proprio l’Italia, che spesso ha avuto atteggiamenti controversi in merito al tema dei flussi migratori. A sorpresa, però, i rappresentanti italiani hanno espresso parere favorevole permettendo l’approvazione provvisoria dell’accordo. I testi attualmente approvati, che andranno però discussi anche in Parlamento Europeo, sono: il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione e il regolamento sulla procedura di asilo.

Una delle norme previste dall’accordo che ha fatto discutere più delle altre è stata quella relativa al pagamento di 20mila euro per singolo migrante in caso di mancata accoglienza. Esistono Paesi come l’Italia che sono la prima porta d’accesso all’Europa e a causa di ciò si è spesso sentito parlare di pressione migratoria. A tal proposito, qualora una Nazione non avesse a disposizione la capacità di ospitare altri migranti, gli altri Stati membri dell’UE, come si legge su Avvenire.it, dovranno o partecipare al ricollocamento di 30.000 richiedenti asilo, o pagare 20.000 euro per ogni migrante non accolto. Le somme di denaro saranno raccolti in un fondo comune per la gestione delle frontiere esterne.

Il numero massimo di migranti da accogliere

Sui numeri ci sono stati alcuni problemi, soprattutto per la posizione dell’Italia. L’UE ha fissato la capacità massima e i numeri parlano chiaro: previsti per i migranti 30.000 posti letto l’anno. All’Italia ne spetteranno 12.000 circa.

L’Italia aveva proposto 20.000 posti letto, ma la maggioranza ha optato comunque per la prima opzione. Inoltre, considerando che i migranti non si trattengono per molto tempo nei centri di accoglienza, ma vengono o rispediti nei Paesi d’origine o accolti, si è trovato anche un numero massimo di procedure di frontiera che partiranno da un coefficiente di due per il primo anno, quindi 60.000 procedure (30.000 x 2), fino ad un massimo di quattro dopo tre anni, quindi 120.000 procedure all’anno (30.000 x 4).

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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