Affitto, dove costa di più nel 2023: la classifica aggiornata delle città impossibili

Casa dolce casa, ma quanto mi costi? Chi non ha una casa di proprietà ricorre alla locazione ma dove costa di più l’affitto nel 2023? Ecco la classifica.

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Casa dolce casa, ma quanto mi costi? Chi non ha una casa di proprietà ricorre alla locazione ma dove costa di più l’affitto nel 2023?

Si tratta di una voce di spesa sempre più cara nel budget familiare mensile e, stando alle stime per il nuovo anno 2023, i conti da pagare saranno sempre più salati.

Infatti, secondo quanto riportato sul portale Idealista, nel corso dell’ultimo anno abbiamo assistito a un rincaro del 3,5% sui canoni di locazione, in pratica sfiorando la soglia di quasi 12 euro a metro quadrato.

Ovviamente, i fattori che entrano in gioco, quando si tratta di prendere una casa in affitto, sono diversi. Non solo la metratura dunque, bensì anche la posizione dell’immobile, la vicinanza dai servizi limitrofi e via di seguito.

A fare la parte del leone, ci sono inflazione e penuria di case. E sempre meno persone che possono permettersi di acquistare un immobile di proprietà.

Prezzi alle stelle, soprattutto nelle grandi città italiane di Roma e Milano, ma anche Bologna, Firenze, Genova e Torino.

Affitto, dove costa di più nel 2023: ecco le città più care in cui (non) abitare

Se, come già abbiamo avuto modo di accennare, la media dei prezzi di locazione per un immobile, su scala nazionale, è di 11,40€ al metro quadrato, la città che si riconferma, ancora una volta, come la più cara di tutta Italia, è Milano, con i suoi 21 euro a metro quadrato.

Al secondo posto, di questa speciale classifica, troviamo Venezia con 17,60 euro al metro quadrato e Firenze con 16,30 euro/mq. Bologna è a 15,80 euro/mq.

Roma Capitale si assesta su 14 euro al metro quadrato e a seguire troviamo Napoli, con una media più in linea con quella nazionale, di circa 12 euro al metro quadrato.

Al di là del costo assoluto dell’affitto in città, desta interesse il trend in aumento o in decrescita che il canone ha subito, nelle varie città prese in esame, nel corso dell’anno.

Ecco dunque che anche i piccoli centri registrano dei rincari nei prezzi, come ad esempio:

  • Potenza +22,4%

  • Catanzaro + 19,1%

  • Verbania + 18,5%

  • Venezia + 17,4%

  • Bologna +12,5%

  • Torino + 12,4%

  • Genova + 12,3%

  • Milano + 11,2%

  • Firenze + 11%

  • Roma + 6,8%

  • Napoli + 6,1%

  • Palermo + 4,1%.

Trend opposto e contrario riguarda invece altre città italiane che, nel corso del 2022, hanno visto diminuire invece i prezzi legati al canone di locazione.

Ecco qualche esempio lampante di contrazioni dei prezzi controtendenza:

  • Ravenna -7,2%

  • Cuneo -6,4%

  • Biella -2,9%.

Tra i capoluoghi italiani più economici in cui scegliere di affittare casa, troviamo:

  • Caltanissetta, con una media di soli 4,3 euro al metro quadrato

  • Vibo Valentia con 4,4 euro al metro quadrato

  • Biella con 5,7 euro al metro quadrato.

Per quanto riguarda le medie regionali, calano i prezzi dell’affitto per la casa nel Lazio, che registra un -1,1% nel corso del 2022.

Esorbitanti invece gli aumenti in:

  • Emilia-Romagna +31,2%

  • Trentino-Alto Adige +25,2%

  • Molise +21,2%

  • Valle d`Aosta + 9%

  • Umbria +0,8%.

Le regioni in assoluto più convenienti, per quanto riguarda l’affitto di casa, sono il Molise e l’Umbria.

Quanto costa affittare una casa nel 2023: le più economiche nel Mezzogiorno

Come già abbiamo avuto modo di sottolineare, per quanto riguarda l’affitto casa e dove costa di più in Italia, le città del Nord e i grandi centri metropolitani si riconfermano sicuramente come i più proibitivi.

Ecco dunque che il Sud Italia diviene allettante, dal momento che è proprie nelle regione meridionali che il costo della vita si abbassa notevolmente e ancora permette di condurre una vita a misura “d’uomo”.

Per quanto l’inflazione abbia raggiunto anche queste zone, come il resto d’Italia, qui la disponibilità maggiore di case vuote, riesce ancora a calmierare le richieste dei proprietari di casa, alquanto “impazzite” invece nelle regione del nord o in città come Milano.

Tutti su per cercare lavoro ma intanto la domanda di case in affitto aumenta e l’offerta a disposizione risulta inaccessibile ai più. Anche le periferie, notoriamente dove l’affitto costa di meno, registrano ora un incremento dei canoni di locazione che è considerevole.

La città più economica in assoluto, per affittare casa, è Caltanisetta; al secondo posto sul podio si trova Altavilla Milicia, in provincia di Palermo e, infine, al terzo posto, Castel Volturno in provincia di Caserta.

In linea col trend che vede le regioni del sud Italia più accoglienti ed economiche di quelle del nord, molti sono i lavoratori che hanno deciso di “migrare” al meridione, sfruttando la possibilità di lavorare da remoto. È il south working.

Comprare casa o rimanere in affitto nel 2023: la regola

In questo articolo, dedicato a dove costa di più l’affitto nel 2023, è evidente come alcune città, più di altre, abbiano subito dei rincari nel corso dell’ultimo anno, sia per effetto dell’inflazione sia a causa della scarsa quantità di case disponibili, viste le tante persone che si spostano in cerca di lavoro.

Ma, alla luce di canoni mensili così elevati da pagare, il dubbio che sorge spontaneo riguarda proprio la convenienza nel restare in una casa non propria, pagando l’affitto, invece di richiedere un mutuo e comprare.

Cosa è meglio fare, avendo ovviamente le spalle coperte e le sufficienti garanzie per comprare?

È evidente che in Italia, la nostra cultura ci porta a considerare la casa come una pietra angolare per la famiglia, motivo per cui tanti genitori e nonni fanno immensi sacrifici per permettere a figli e nipoti di diventare proprietari di un immobile a uso abitativo.

Soprattutto oggi, nell’era post-covid, avere una casa di proprietà significa poter disporre di un immobile multifunzionale che permette non solo di dare alloggio a tutta la famiglia bensì anche di lavorare, in smart working oppure da remoto, in qualità di libero professionista.

Il dato più sorprendente è che il 78% degli italiani trascorre in casa anche il tempo libero, facendo sport, cucinando, intrattenendosi con gli amici oppure svolgendo hobby di vario genere.

Sicuramente, avendone la possibilità, acquistare un immobile è di gran lunga preferibile, rispetto ad altre opzioni.

Vivere in affitto presenta indubbiamente vantaggi in termini di flessibilità negli spostamenti e maggiore libertà ma, alla fine dei conti, per la maggior parte delle famiglie, il pagamento del canone mensile resta motivo di grande stress.

La stessa apprensione sussiste anche per il pagamento del mutuo, ovviamente, ma perlomeno resta una casa di proprietà.

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