Agenzia delle Entrate, al via 600mila multe a No Vax over 50

L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, fatto partire 600 mila sanzioni rivolte a tutti gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino: i No Vax.

Agenzia delle Entrate, al via 600mila multe a No Vax over 50

Le chiedevano in tanti e, finalmente, sono arrivate. L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, fatto partire 600 mila sanzioni rivolte a tutti gli over 50 che non hanno adempito all’obbligo vaccinale imposto dal decreto-legge dello scorso 7 gennaio 2022

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di questo provvedimento, il Governo aveva stabilito che tutti i cittadini italiani e stranieri residenti in Italia avrebbero dovuto pagare una multa una tantum qualora non si fossero sottoposti alla somministrazione del vaccino.

Da gennaio ad aprile, però, nessuno ha più saputo nulla di queste multe del valore di 100 € una tantum, anche se il Ministro della Salute Roberto Speranza aveva dichiarato che l’Agenzia delle Entrate sarebbe entrata in possesso dei dati dei “ribelli over 50”, i No Vax, da un incrocio di datiTessera Sanitaria dei cittadini – con l’Anagrafe Vaccinale.

Adesso, però sappiamo che qualcosa si è smosso e, dopo oltre tre mesi, l’Agenzia delle Entrate ha inoltrato oltre 600 mila multe ai No Vax con 50 o più anni che non hanno ricevuto le dosi del vaccino anti Covid. 

Agenzia delle Entrate in arrivo 100 mila multe al giorno per i No Vax

Dalle parole ai fatti”, insomma, per il Ministero della Salute che ha realizzato quanto promesso lo scorso gennaio 2022: un invio dei dati, in particolare degli elenchi degli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino anti Covid-19, all’Agenzia delle Entrate. 

I No Vax saranno multati a flotte. Arriveranno la bellezza di 100 mila sanzioni per una prima tranche di 600 mila avvisi. Tutte le multe per la mancata vaccinazione saranno consegnate entro l’inizio della prossima settimana. 

In totale, però, le persone non vaccinate, comunemente chiamate No Vax, sarebbero il doppio, anzi, il triplo! Il totale dei non vaccinati, infatti, si aggira tra gli 1.5 e i 2 milioni di cittadini con 50 o più anni. Costoro saranno soggetti alle sanzioni del valore di 100 euro, inviate dall’Agenzia delle Entrate.

Dopo quasi tre mesi, quindi, l’invio delle cartelle esattoriali è entrato a pieno regime negli ultimi giorni, mediante l’invio delle prime sanzioni attraverso Poste Italiane

Agenzia delle Entrate e No Vax, l’obbligo vaccinale esteso fino al 15 giugno 

Ricordiamo insieme quanto è stato approvato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge n. 1 del 7 gennaio 2022 che, all’Articolo 4 -quaterEstensione dell’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 agli ultra cinquantenni” stabilisce che:

“Dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e fino al 15 giugno 2022, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri (residenti in Italia), che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.”

Sono esclusi da questo obbligo tutti i cittadini a cui tale vaccinazione potrebbe essere un pericolo per la salute, solamente sulla base di determinate condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale del soggetto in causa o dal medico vaccinatore, sempre nel rispetto di tutte le circolari pubblicate dal Ministero della Salute per l’esenzione dalla somministrazione del vaccino. 

Insomma, a tutti i soggetti che non si trovano nelle condizioni specificate al paragrafo precedente, i No Vax, l’Agenzia delle Entrate invierà una multa del valore di 100 euro nel rispetto di quanto stabilito dal Governo.

Vaccino non obbligatorio per andare al lavoro, ma multe dell’Agenzia delle Entrate fino a giugno

Con il nuovo percorso a tappe stabilito dal Governo con il provvedimento di legge dello scorso 24 marzo 2022, entrato in vigore nella giornata successiva, viene meno l’obbligo, per tutti i soggetti con 50 o più di 50 anni, italiani o stranieri residenti sul territorio italiano, di presentare il Super Green Pass sul luogo di lavoro.

Ricordiamo che il Super Certificato Verde si ottiene con il ciclo vaccinale completo: 2 dosi di vaccino, oppure con la singola dose del vaccino Jhonson & Jhonson. Nonostante, però, sia stato dato il via libera a tornare al lavoro anche solo con il Green Pass di base, dunque, con il tampone molecolare o antigenico, l’Agenzia delle Entrate continuerà a ricevere le indicazioni dei No Vax disobbedienti. 

I ribelli, infatti, verranno sanzionati con una multa una tantum dal valore simbolico. L’obbligo, come dicevamo, è stato esteso fino al 15 giugno e, nel provvedimento del 25 marzo non è stato eliminato

Dunque, nonostante dallo scorso 1° aprile 2022, i No vax possono a tutti gli effetti entrare sul posto di lavoro anche senza avere la doppia dose di vaccino, questi continueranno ad essere sanzionati fino al 15 giugno 2022 dall’Agenzia delle Entrate, per il mancato adempimento del proprio dovere civile. 

Ecco perché l’Agenzia delle Entrate ha inviato solo adesso le sanzioni

In molti si stanno chiedendo perché l’Agenzia delle Entrate si sia svegliata solo ora per inviare le sanzioni ai No Vax e non abbia iniziato nei mesi scorsi, dato che da gennaio ad aprile sono passati ben quattro mesi. 

Il ritardo dell’Agenzia delle Entrate nel far partire le sanzioni ha avuto origine da un problema burocratico. Ecco, infatti, quanto si legge sul sito del Corriere della Sera:

“Le segnalazioni, infatti, devono essere fatte dal ministero della Salute, che però era incappato nei buchi della raccolta dati che Sogei, la società informatica del ministero del Tesoro, deve incrociare tra quelli che arrivano tramite il sistema della Tessera sanitaria (inadempienti e guariti certificati da medici e Asl) e quelli della banca dati dell’anagrafe vaccinale, a sua volta alimentata dalle Regioni.”

No Vax, come contestare la multa all’Agenzia delle Entrate

È possibile, però, che l’Agenzia delle Entrate provveda ad inviare le multe anche a tutti quei cittadini che non possono effettuare il vaccino per motivi di salute, oppure che sono stati contagiati, per poi guarire dal Covid-19 e che non devono sottoporsi al vaccino. 

In poche parole, per i soli soggetti che:

  • sono stati contagiati e sono guariti da meno di 150 giorni
  • sono esenti per motivazioni mediche
  • hanno ricevuto la multa per errore perché hanno già completato il ciclo vaccinale, senza o con la dose booster

potrà essere fatto ricorso alla multa dell’Agenzia delle Entrate fornendo tutta la documentazione necessaria all’ASL di riferimento, entro dieci giornate dalla consegna della sanzione. Questa operazione, dopo tutti gli accertamenti, chiude definitivamente la pratica con l’Agenzia delle Entrate.

Dall’altro lato, invece, senza alcun tipo di contestazione arriverà una cartella esattoriale entro sei mensilità che, se non verrà saldata potrà far procedere l’Agenzia delle Entrate ad effettuare un recupero forzoso dei debiti. Si legge sul sito di Rainews.it:

“Ci si potrà opporre davanti al giudice di pace, l’Avvocatura dello Stato assisterà l’Agenzia delle Entrate. Ovviamente, se si perde, si verrà condannati anche al pagamento delle spese giudiziarie.”

Sui social, nel frattempo, i cittadini vaccinati si stanno sbizzarrendo: “No vax c’è posta per voi”, mentre ci sono altri che assicurano che non pagheranno mai una multa per un’imposizione del Governo, continuando a parlare di “libertà di scegliere” se ricevere o meno la somministrazione.

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