Allarme trasporto pubblico: in arrivo un aumento fino al 15% sul prezzo dei biglietti

Brutte notizie, i prezzi dei biglietti di treni, metropolitane e tram aumenteranno: ecco di quanto.

Veniamo da quasi tre anni di Covid con perdite importanti per il settore dei trasporti e con risorse ormai ridotte nelle mani degli enti locali”, così la responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, Tiziana Toto, giustifica i “ritocchi” che devono essere applicati ai prezzi che riguardano il trasporto pubblico.

Purtroppo a noi non resta altro che prendere atto di questa decisione, che però, per il momento, non riguarda tutta Italia ma solo cinque regioni nello specifico: Lombardia e Piemonte per il Nord Italia, Marche per il Centro, Campania e Puglia per il Sud Italia. Vediamo dunque di quanto sta aumentando il costo dei biglietti e come varia il prezzo da regione a regione.

Gli aumenti sul trasporto pubblico in Lombardia

Partendo da Milano, è confermato che il biglietto giornaliero passa da 7,40 euro a 7,70 euro, secondo le direttive per i titoli ferroviari (3,82%). Congelato, invece, il prezzo del biglietto Atm durante settembre e ottobre. Per quanto riguarda, invece, alcune tratte che convergono a Milano, dal primo settembre ci sono stati aumenti di questo tipo:

  • Gallarate-Milano: il biglietto ordinario passa da 4,80 a 5 euro e l’abbonamento mensile da da 81 a 84 euro
  • Varese Nord-Milano Cadorna: vede un aumento da 5,60 a 5,80 euro per l’ordinario e da 89 a 93 euro per il mensile
  • Saronno-Milano: c’è stato un aumento del biglietto ordinario da 2,90 a 3 euro e dell’abbonamento mensile da 54 a 56 euro

Ovviamente questi sono solo alcuni esempi, infatti altre città interessate sono anche Mantova, Cremona, Brescia e Bergamo, dove il prezzo per un biglietto urbano è passato da 1,30 a 1,50 euro.

Il caso delle Marche e i nuovi prezzi a Torino e Napoli

Per quanto riguarda la regione Marche sappiamo che è già stato approvato un aumento fino al 15% se consideriamo la fascia chilometrica, ma la buona notizia è che le aziende locali non si sono ancora adeguate. Secondo il Comune di Ancona, infatti, “l’inflazione inciderà prevalentemente l’anno prossimo”.

A Torino, invece, è rimasto invariato il prezzo della corsa semplice e il biglietto giornaliero ma è aumentato il prezzo del biglietto integrato metropolitano, il Bim A per 100 minuti, che dal primo luglio è passato da 2,70 euro fino a ben 3,50 euro, mentre a Napoli il prezzo della corsa semplice urbana Anm è passato da 1,10 a 1,20 euro a partire dal primo agosto. Non sappiamo se presto altre regioni vedranno un aumento di prezzo per il trasporto pubblico a causa dell’inflazione, ma quello che è certo è che ogni regione deciderà come intervenire in base alle esigenze. Infatti alcuni enti locali riescono a coprire i maggiori costi, altri preferiscono aspettare e altri ancora hanno deciso di andare a toccare i costi dei biglietti ordinari piuttosto che degli abbonamenti.

Leggi anche: Bonus trasporti, qui le istruzioni per richiederlo

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