La procura denuncia che non vi è stata alcuna allerta meteo prima della tremenda alluvione nelle Marche. Monica Garulli, procuratrice capo di Ancona, ha parlato ai microfoni della stampa e del telegiornale regionale, dichiarando che dalla Regione non è arrivato nessun allarme.
Alluvione Marche, arriva la conferma della procura: “Nessuna allerta meteo”. Aumentano le vittime
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per inondazione colposa e omicidio colposo plurimo. Le Marche, in particolare la zona del Senigalliese e la provincia di Pesaro e Urbino, hanno subito ingenti danni a cose e persone a causa dell’alluvione che la scorsa settimana ha colpito la Regione. Un dramma che si poteva evitare? Non è certo. L’unica cosa reale è che, stando alle parole della procuratrice Garulli, la Regione non ha segnalato nessuna allerta. Monica Garulli ha dichiarato testualmente:
“Dal punto di vista della dinamica degli eventi quello che si riscontra in questo momento è che non c’è stato un allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei Comuni“.
Poi ha proseguito elencando il lavoro che dovranno fare in Procura:
“La principale preoccupazione della Procura è di assicurare fonti di prova che possano essere di ausilio nella ricostruzione dei fatti ci sono acquisizioni documentali, ci sono anche acquisizioni testimoniali, tutto quello che può concorrere a ricostruire esattamente l’evento del 15 settembre”.
Al lavoro anche le Forze dell’ordine. I carabinieri e i forestali hanno fatto partire droni ed elicotteri per registrare quanto più materiale possibile ai fini delle indagini. Dai documenti analizzati risulta la mancata manutenzione del fiume Misa.
Il numero delle vittime intanto sale ad 11 persone. Continuano le ricerche dei dispersi, tra questi un bimbo di 8 anni che è stato strappato dalle braccia della propria madre da un’onda marrone. Del ragazzino è stato trovato, al momento, solo uno zainetto.
La questione politica
Fa molto discutere la presenza del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli (FdI) ad una cena con Guido Crosetto. Nelle ore più buie del territorio da lui amministrato, il presidente Acquaroli ha preferito presenziare ad una cena elettorale. Il problema non è la cena in sè, ma il fatto che nessun membro della giunta regionale fosse presente nella sala operativa della protezione civile per monitorare la situazione durante il disastro. Acquaroli e la sua compagine amministrativa erano al corrente dell’allerta gialla lanciata dalla Protezione Civile (purtroppo sottovalutata), ciò nonostante non hanno rimandato la cena; anzi, hanno preferito tornare ad Ancona solo a stomaco pieno.
Come si legge su Open, a denunciare questa situazione è stato Maurizio Mangialardi, il capogruppo del PD della Regione Marche, che ha attaccato l’assessore Aguzzi:
“Non c’era nessuno della giunta, solo i funzionari della Protezione civile. Ho parlato con uno di Trenitalia perché 500 persone dovevano dormire sui treni. Aguzzi non c’era, però sono stato in contatto più volte con lui al telefono“.