Berlusconi-Salvini: la grande intesa e il gelo con Meloni

C'era una volta il centrodestra. O forse no. Sempre più forte l'asse tra Berlusconi e Salvini, sempre più distanti da Meloni. Che cosa sta succedendo nel centrodestra anche alla vigilia di un turno come quello di giugno delle amministrative in cui andranno al voto anche tante città e realtà molto importanti? Vediamo di analizzare la situazione.

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C'era una volta il centrodestra. O forse no. Chissà quel che succederà da qui a un anno quando si andrà al voto per le elezioni politiche 2023.

Ma, al momento, in un quadro politico che definire fluido è forse poco si è in una fase di posizionamenti e riposizionamenti. Oggi focus sul centrodestra, una coalizione nella quale emerge ogni giorno di più il feeling tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, ovvero tra Lega e Forza Italia.

E sempre più distanza tra Salvini e Berlusconi stessi da un lato e quella Giorgia Meloni dall'altro, data in grandissima ascesa nei sondaggi.

Che cosa sta succedendo nel centrodestra anche alla vigilia di un turno come quello di giugno delle amministrative in cui andranno al voto anche tante città e realtà molto importanti? Vediamo di analizzare la situazione.

Berlusconi-Salvini: il feeling sempre più intenso tra i leader di Forza Italia e Lega

Dal momento della caduta del Governo guidato da Giuseppe Conte, principalmente ad opera di Italia Viva e Matteo Renzi, Forza Italia e Lega si sono trovate concordi in tutte le scelte decisive o quasi che si sono presentate davanti.

In primis al momento della nascita e della formazione del Governo Draghi hanno optato per l'assunzione della responsabilità di Governo. Sia Forza Italia che Lega hanno deciso di entrare nell'esecutivo Draghi.

Poi a gennaio 2022 quando c'è stata l'elezione del presidente della Repubblica, Lega e Forza Italia dopo la situazione di stallo iniziale hanno convenuto di votare assieme in maniera favorevole alla rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. 

Due passaggi  essenziali in cui Lega e Forza Italia hanno avuto le stesse opinioni e le stesse valutazioni.

Non le stesse opinioni invece che ha avuto Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni che ha portato il suo partito su posizioni molto diverse. In primis con la decisione di non entrare nell'esecutivo Draghi e di rimanere all'opposizione e poi non essere a favore nemmeno della rielezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato.

Berlusconi-Salvini e il gelo con Giorgia Meloni

Sembra abbastanza evidente e non serve un fiuto politico notevole per capire che soprattutto in questi ultimi due passaggi si è rotto qualcosa nel centrodestra.

Da una parte ci sono Lega e Forza Italia. Dall'altra c'è Fratelli d'Italia che si trova in una situazione paradossale: da un lato i sondaggi continuano a premiare il partito di Giorgia Meloni accreditato in media di un 21% e oltre.

Ma, contemporaneamente a questa situazione, c'è sempre più distanza con gli alleati (o ex alleati) di centrodestra.

Dopo la partecipazione di Matteo Salvini all'unione simbolica di Silvio Berlusconi con Marta Fascina e l'assenza di Giorgia Meloni alla cerimonia, l'altro ieri Berlusconi e Salvini si sono nuovamente visti ad Arcore senza la terza forza del centrodestra. Anzi in questo momento la "prima forza" del centrodestra.

Non è nemmeno da escludere che questo incontro sia stato messo in calendario proprio dopo la richiesta "irrituale" di Fratelli d'Italia a Silvio Berlusconi di prendere in mano la situazione.

E' evidente che questa sinergia Berlusconi-Salvini da un lato evidenzia che sono in atto anche colloqui per dare vita ad una federazione tra Lega e Forza Italia per unire le forze e magari andare davanti a Fratelli d'Italia nei sondaggi.

E dall'altro sicuramente dimostra come la ferita sia ancora aperta, la spaccatura in occasione del voto su Mattarella non si è ancora chiusa e nemmeno con l'avvicinarsi delle elezioni amministrative al momento sembra essere in calendario un incontro chiarificatore tra Berlusconi e Salvini e Giorgia Meloni.

Berlusconi-Salvini: i temi al centro dell'incontro politico ad Arcore

Da quel che si è appreso Berlusconi e Salvini hanno avuto un inconto che dai comunicati stampa, come si conviene in queste situazioni, è stato definito "lungo e cordiale" e caratterizzato da forte feeling.

Dalle indiscrezioni naturalmente si è parlato della situazione di guerra, delle situazioni che in queste settimane stanno caratterizzando il conflitto in Ucraina dopo le parole di condanna anche dello stesso Berlusconi che un tempo era legato ad un solido rapporto di amicizia con il presidente russo Vladimir Putin. 

Naturalmente si sarà parlato di centrodestra, di coalizione e di rapporti di forza anche in vista delle prossime amministrative che sono a giugno.

Si è parlato anche di azione di Governo con l'intento comune in questa fase di non alzare ulteriormente i toni per quel che riguarda i decreti in arrivo come ad esempio la riforma fiscale sulla quale l'obiettivo è quello di discutere nel merito, come ad esempio per la riforma del catasto.

Naturalmente confermate alcune delle tematiche chiave del centrodestra, tra queste ovviamente la necessità di non aumentare la tassazione per le famiglie e per le imprese.

Centrodestra: frattura irrerversibile con Fratelli d'Italia o differenza di vedute che sarà ricomposta?

Naturalmente la domanda che ci si deve porre ora è questa: il centrodestra come lo abbiamo conosciuto in questi anni esiste ancora o non esiste più?

In questa fase emerge chiaramente come ci siano decisamente due centrodestra. Un centrodestra di Governo con Draghi rappresentato da Forza Italia e Lega da un lato e un centrodestra di opposizione e di protesta con Fratelli d'Italia dall'altro.

A questo punto è difficile capire quale è la reale situazione se la frattura sia reale o sia tutto ricomponibile. Anche perchè le difficoltà a livello nazionale si stanno anche moltiplicando e ricadendo anche su  base locale con le problematiche a trovare candidature comuni di sintesi.

Centrodestra: la decisione sulla coalizione può essere legata anche alla legge elettorale con cui si andrà al voto

Ci sono anche altri due aspetti da considerare. Il primo è legato alla legge elettorale con la quale nella primavera del 2023 si andrà al voto. Se ci sarà la legge elettorale attuale Rosatellum come è molto probabile che premia le coalizioni i partiti saranno quasi obbligati a sedersi intorno ad un tavolo.

Difficile pensare infatti che in questi ultimi mesi di legislatura ci possano essere i tempi e gli spazi in Parlamento per approvare ad esempio una legge proporzionale che alcuni vorrebbero per fare valere il proprio peso e sedersi attorno al tavolo delle trattative per formare il Governo una volta che ci sono state le elezioni.

Il secondo aspetto da considerare è la strategia da tenere da parte di Lega e Forza Italia che al momento sembrano molto più al centro del gioco di Fratelli d'Italia che può solo attendere e cercare di capire le decisioni degli alleati o ex alleati.

Infatti alla base delle intenzioni di Lega e Forza Italia potrebbe esserci quella di dare vita ad una sola federazione unica e pesarsi in questo modo alle elezioni senza correre con Fratelli d'Italia.

Poi a urne chiuse si faranno i conti e si vedrà quale Governo è possibile. Senza escludere naturalmente la possibilità di dare vita anche dopo le elezioni del 2023 ad un Governo nuovamente di larghe o larghissime intese e guidato di nuovo da Mario Draghi. Che ogni ogni probabilità vedrebbe di nuovo Fratelli d'Italia all'opposizione.

Questa di un Draghi-bis post elezioni sarebbe una situazione ben vista da larga parte della galassia centrista, di certo non dispiacerebbe a Forza Italia, non ci sarebbe opposizione del Partito Democratico e anche di parte del Movimento 5 Stelle. E sarebbe ipotesi anche non sgradita del tutto nemmeno alla Lega che in questa maniera recupererebbe centralità nel panorama politico.

Centrodestra: il tweet di Gianfranco Rotondi

Può fare parte di una schermaglia politica o forse no il tweet di una personalità politica di lungo corso come Gianfranco Rotondi che ha scritto:

“Il vertice Berlusconi-Salvini di Arcore conferma ed accentua l’esistenza di due centrodestra non necessariamente ricomponibili. Per elettori ed aspiranti eletti temo che si approssimi l’ora di una scelta”.

Di sicuro sarà una partita da seguire settimana dopo settimana.

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piazza san pietro

Redazione Trend-online.com

28 mar 2024