Bolletta luce e gas, il prezzo scende ma non la Meloni non c’entra: ecco il perché

La Meloni vuole prendersi i meriti ma non c'entra nulla. Ecco perché scende il prezzo nella bolletta di luce e gas.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, si è presa orgogliosamente il merito di aver fatto scendere il prezzo delle bollette di luce e gas. Una buona notizia per gli italiani e più in generale per gli europei, ma attenzione: il governo non c’entra nulla con questa riduzione dei prezzi.

Bolletta luce e gas, il prezzo scende ma la Meloni non c’entra: ecco il perché

Ci sarà un calo dei prezzi del 3,4% in relazione ai consumi degli italiani nel mese di gennaio 2023. Il governo ha subito messo le mani avanti per prendere i meriti di questo piccolo ma significativo calo dei prezzi. Peccato però che la realtà è diversa.

Sicuramente Giorgia Meloni ha provato ad aggredire il mercato così come poteva nella legge di bilancio 2023, ma il merito vero è proprio va ricercato più nelle politiche comunitarie.

L’Italia, così come tanti altri Stati dell’Unione Europea, ha spinto, nella seconda metà del 2022, per il Price Cap. Questa misura consiste in un tetto massimo entro cui si possono acquistare determinate risorse. Il Price Cap è scattato il 1° febbraio 2023 ed è stato fissato a 180 euro al megawattora per quanto riguarda l’elettricità. Questa mossa ha fatto si che il mercato si “aggiustasse” e, di conseguenza i prezzi calassero.

Un’altra spiegazione al calo dei prezzi in bolletta si può ricercare anche in una riduzione della domanda da parte di molte industrie a causa dei costi eccessivi delle risorse. C’è stato poi un aumento delle energie rinnovabili, utili con il tempo a favorire la transizione ecologica, e il rallentamento dell’economia cinese.

Fondamentali in questo calo del 3,4% sono anche le abitudini dei cittadini italiani ed europei. I consumi energetici di una famiglia media sono diminuiti drasticamente. Per evitare bollette troppo salate, gli italiani hanno iniziato ad utilizzare responsabilmente i sistemi di riscaldamento razionando le risorse. In Italia, fortunatamente, in autunno e nei primi mesi invernali ci sono state delle temperature miti che hanno consentito un ritardo nell’accensione dei riscaldamenti. Questo ha avuto un significativo effetto sui mercati.

Ecco cosa dice l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma)

Nonostante il calo dei prezzi del 3,4% sia una buona notizia, non bisogna cantare vittoria troppo presto. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) ha infatti affermato che l’adozione di alcune misure a livello comunitario, compreso il Price Cap, non hanno avuto ancora degli impatti significativi sul calo dei prezzi.

Dunque, per vedere i veri effetti delle misure adottate dall’Unione Europea bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo dato che per ora non abbiamo alcun margine di confronto. Resta però una certezza: il governo italiano non ha influenzato il mercato energetico, ergo non c’è alcun meriti in materia.

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Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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