Bonifico, quando è meglio evitarlo. Rischi di truffa e controlli del Fisco

Ecco i casi in cui il bonifico non risulta essere la scelta migliore ed è meglio evitarlo, per possibili controlli del Fisco o rischio di truffa.

bancomat nel portafoglio

Il bonifico permette di inviare all’istante dei soldi a una terza persona oppure a un’azienda per acquistare un prodotto o ancora per saldare un debito.

Uno strumento che oggi va per la maggiore anche grazie alla possibilità, ormai alla portata di tutti, di eseguire agevolmente il bonifico da un qualsiasi dispositivo connesso a Internet.

Proprio questa facilità di utilizzo però, in tanti casi, può indurre a un uso sbrigativo e poco ponderato del mezzo, che può causare qualche problema, nel momento in cui ci si rende conto che in realtà era meglio evitarlo.

Ecco dunque i casi in cui il bonifico non risulta essere la scelta migliore ed è bene invece ricercare altre soluzioni.

Bonifico, quando è meglio evitarlo. I rischi

I rischi principali in cui è possibile incorrere scegliendo il bonifico come modalità di pagamento sono di diversa natura.

In primo luogo, potrebbero sorgere delle irregolarità nei confronti del Fisco. In secondo luogo, si potrebbe invece incorrere in truffe e raggiri di vario genere.

Per quanto riguarda il primo aspetto, è bene sapere che, per quanto riguarda bonifici di importo elevato, l’Agenzia delle Entrate deve necessariamente eseguire dei controlli, nel momento in cui la banca segnala degli ingenti spostamenti di denaro.

Non Risultano fissati tetti massimi al trasferimento di denaro, nel momento in cui il bonifico resta in area SEPA. Il consiglio però è di inserire sempre una causale (nell’apposito spazio presente in ogni modulo per il bonifico), vale a dire una spiegazione riguardante il motivo per il quale si sta trasferendo quel denaro a un'altra persona.

Se invece il bonifico va all’estero extra UE, allora non bisogna superare i 12.500€ per non incorrere in controlli da parte del Fisco. Se siamo noi a ricevere un bonifico dall’estero extra UE, allora il limite massimo da rispettare è di 15.000€.

C’è un altro caso in cui il pagamento tramite bonifico è da evitare, vale a dire quando è alto il rischio che potrebbe trattarsi di una truffa.

Ma come riconoscere un raggiro?

Un caso emblematico è quello delle comunicazioni via mail da parte di un’azienda, che comunica nuove coordinate di pagamento, perché “ha cambiato il numero di conto”.

In questi casi, si tratta di truffatori che intercettano i movimenti del malcapitato e si fanno mandare i soldi direttamente sul loro conto. Chiaramente l’azienda in questione è all’oscuro di tutto.

Quindi, non solo ci si trova a perdere i soldi finiti in mano ai delinquenti, ma bisognerà anche saldare il debito nei confronti dell’azienda ignara.

Quando è meglio fare un bonifico

Come abbiamo dunque messo in evidenza, il bonifico è da evitare solo in casi molto particolari, dal momento che potrebbe creare problemi col Fisco oppure addirittura farci perdere irrimediabilmente dei soldi.

Per tutte le altre operazioni in cui invece è necessario dimostrare di aver effettuato il pagamento, e quindi essere liberi da ogni obbligo, è chiaro che il bonifico invece non ha eguali, da più punti di vista.

Il bonifico garantisce infatti la tracciabilità di un’operazione. Ad esempio, è il metodo da preferire per dimostrare di essere regolari nel pagamento dell’affitto oppure per il rimborso di un finanziamento.

Il bonifico inoltre è veloce e permette di effettuare un pagamento anche rimanendo comodamente a casa, a differenza dei contanti ad esempio, che si possono utilizzare solo recandosi personalmente in un negozio oppure incontrando la terza persona beneficiaria del pagamento.

Il bonifico è rapido anche per quanto riguarda l’arrivo “materiale” del denaro, con la possibilità tra l’altro di poter anche ricorrere a quello istantaneo, ancora più celere rispetto a quello ordinario.

Che differenza c’è tra un bonifico istantaneo e ordinario

Normalmente, il bonifico bancario impiega uno o due giorni lavorativi al massimo, per poter trasferire il denaro da un conto all’altro.

Il riferimento è ai bonifici SEPA, in quanto invece per operazioni extra UE, le tempistiche si allungano.

La banca inoltre dà la possibilità di effettuare anche un bonifico istantaneo, che quindi arriva in tempo reale. In tal caso, le commissioni da pagare sono più alte e bisogna fornire una speciale autorizzazione all’operazione.

Si tratta infatti di un trasferimento che avviene all’istante, quindi non revocabile come avviene invece per il bonifico ordinario, entro un determinato lasso di tempo.

Quali sono gli orari dei bonifici

Di norma, come abbiamo già avuto modo di anticipare, se si effettua un bonifico ordinario, la persona beneficiaria lo riceverà al massimo entro due giorni lavorativi, dal momento in cui è stata effettuata l’operazione.

L’orario di cut off (cioè che determina la fine della giornata lavorativa) fissato per i bonifici è alle ore 17.

Questo significa che, se si effettua un’operazione tramite home banking dopo le ore 17, verrà comunque presa in considerazione l’indomani mattina. È da quel momento in poi che quindi bisogna calcolare i due giorni lavorativi al massimo, per vedere i soldi trasferiti sul proprio conto corrente.

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