Nessun controllo sui deputati che usufruiscono del bonus per l'acquisto di Pc e cellulari

Il bonus destinato ai deputati permette loro di chiedere un rimborso dopo aver acquistato Pc e cellulari, peccato che non ci sia nessun controllo. "Le Iene" propongono un'iniziativa.

Foto generica della Camera dei Deputati

Il bonus per l'acquisto di Pc e cellulari destinato ai deputati italiani era già stato ampiamente criticato. Se ad esso aggiungiamo il fatto che non c'è nessun controllo per verificare se effettivamente i parlamentari utilizzino personalmente gli oggetti acquistati e poi rimborsati o li diano a terzi, le critiche aumentano sempre di più.

Grazie ad un bonus, i deputati possono chiedere il rimborso per l'acquisto di cellulari e Pc senza essere controllati

Ebbene si, ci sono zero controlli sui parlamentari che decidono di usufruire del bonus per acquistare dispositivi tecnologici necessari a velocizzare e digitalizzare la Camera dei Deputati. Dopo che si è fatta richiesta per il bonus e si è acquistato un pc, un cellulare, un tablet o qualsiasi altro dispositivo elettronico, nessuno verifica se quel dispositivo lo sta effettivamente usando l'acquirente o lo ha donato ad altre persone. Per ottenere il bonus, che si tratta di un rimborso, sarà infatti necessario presentare solo lo fattura. 

In molti casi, fatta eccezione per coloro che non usufruiscono del bonus o che lo utilizzano nella maniera più adeguata possibile, ci sono parlamentari che regalano i dispositivi elettronici acquistati con soldi pubblici ad amici o familiari.

La critica a questo provvedimento è nata perché un parlamentare, con il suo stipendio, non ha sicuramente problemi ad acquistare dispositivi elettronici. Il bonus è arrivato a ridosso del periodo natalizio, mentre si discuteva la legge di bilancio.

L'iniziativa di "Le Iene" e i deputati che hanno aderito 

Come riporta il Fatto QuotidianoFilippo Roma, inviato del programma televisivo "Le Iene", ha proposto di donare i dispositivi elettronici acquistati grazie al bonus a scuole in difficoltà. L'istituto indicato dalla trasmissione è la scuola elementare "Gianni Rodari", in provincia di Napoli, in Campania. 

Tra coloro che hanno aderito all'iniziativa figura Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle ed ex presidente del Consiglio dei Ministri. Complessivamente solo 30 parlamentari circa hanno deciso di aderire all'iniziativa. Un numero tristemente basso. Poi ci sono deputati che non usufruiscono del bonus, tra questi: Alessandro Cattaneo (Forza Italia) e Angelo Bonelli (Europa Verde). Il primo ha acquistato un prodotto elettronico, in presenza di Filippo Roma, senza chiedere alcun rimborso. Il secondo ha invece dichiarato: 

"Si può sì contribuire a una gara di solidarietà, ma anche regalare il cellulare al figlio o alla moglie.Io ho deciso di non utilizzarlo (il bonus) e di attingere alle mie risorse personali per la donazione".

Ad alcuni è venuto anche un dubbio: "Ma è possibile destinare i fondi del bonus a terzi o anche enti pubblici o si sta commettendo una sorta di illecito?". In realtà non esiste né una risposta affermativa né una risposta negativa. Quindi, come già detto in precedenza, si può acquistare un tablet, donarlo a soggetti o enti terzi (quindi anche una scuola) e chiedere lo stesso il rimborso.

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