Partygate, l’ex premier del Regno Unito Boris Johnson si dimette dal Parlamento

Partygate, l’ex premier del Regno Unito Boris Johnson si dimette dal Parlamento. Ecco le motivazioni. Scattano le elezioni suppletive nel suo seggio.

L’ex primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, si dimette da parlamentare con effetto immediato.

Si è conclusa un’inchiesta parlamentare che sta indagando se l’ex premier abbia o meno ingannato la Camera dei Comuni quando ha rivendicato il pieno rispetto a Downing Street delle norme di restringimento sociale durante la fase acuta della pandemia in Gran Bretagna. Si parla infatti di Partygate. Ecco le motivazioni delle sue dimissioni.

Boris Johnson si dimette con effetto immediato dal Parlamento del Regno Unito

L’ex primo ministro del Regno Unito in serata ha annunciato le sue dimissioni da deputato. Le sue dimissioni sono con effetto immediato e quindi saranno indette elezioni suppletive nel suo seggio.

Cosa ha portato Johnson alle dimissioni? Si è concluso il lavoro della Commissione Parlamentare sul cosiddetto Partygate ovvero il fatto che si sarebbero tenute delle feste a Downing Street durante i mesi più duri della pandemia e in fase di lockdown.

Le parole di Johnson che accompagnano le sue dimissioni

Come informa la BBC, Johnson ha pubblicato una nota che spiega la situazione dal suo punto di vista:

L’indagine doveva stabilire se Johnson avesse ingannato il parlamento sulla vicenda dei party a Downing Street durante il lockdown per l’epidemia di Covid.

A marzo, quando aveva testimoniato davanti alla commissione, Johnson aveva ammesso di aver fuorviato il Parlamento, ma aveva negato di averlo fatto deliberatamente:

Non ho mentito, e credo che in cuor loro alla commissione lo sappiano, ha detto oggi l’ex premier. Sanno perfettamente che quando ho parlato ai Comuni stavo dicendo ciò che sinceramente credevo fosse vero e quello che ero stato incaricato di dire, come qualsiasi altro ministro.

Per Johnson la decisione del Comitato dei privilegi contro di lui crea un “precedente pericoloso e inquietante“.

“Vengo costretto a lasciare il Parlamento da una manciata di persone, senza prove a sostegno delle loro affermazioni, e senza l’approvazione nemmeno dei membri del Partito Conservatore, per non parlare dell’elettorato più ampio”.

Johnson: ”E’ molto triste lasciare il Parlamento almeno per adesso”

L’ex premier e leader Tory, ha anche aggiunto che “È molto triste lasciare il Parlamento – almeno per ora – ma soprattutto sono sconcertato e sconvolto di poter essere costretto a lasciare, in modo antidemocratico, da una commissione presieduta e gestita da un deputato laburista con un pregiudizio così eclatante”.

L’ex primo ministro ha dichiarato di aver ricevuto una lettera dal Comitato per i privilegi “che chiarisce – con mio grande stupore – che sono determinati a usare il procedimento contro di me per cacciarmi dal Parlamento”.

Johnson come riporta la BBC ha detto che anche “l’attuale primo ministro e poi occupante dello stesso edificio, Rishi Sunak credeva che stessero lavorando legalmente insieme”.

Ora ci saranno elezioni suppletive

Le sue dimissioni innescheranno elezioni suppletive nel suo collegio elettorale di Uxbridge e South Ruislip.

Johnson è stato primo ministro dal luglio 2019 al settembre 2022 ed è deputato dal 2001.

LEGGI ANCHE: Mike Pence, chi è l’esponente del Partito Repubblicano e nuovo candidato alle Primarie

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