Bucha, Von Der Leyen: “Tutto il mondo sta con l’Ucraina!”

La visita a Bucha della presidente della commissione UE, Ursula Von Der Leyen, l'ha lasciata disgustata, costernata, ma volenterosa di punire i carnefici.

“La presidente della Commissione dell’Unione Europea si reca a colloquio con Zelensky. A Bucha, la Von Der Leyen ha incontrato i cadaveri e gli orrori del massacro “Qui l’umanità si è disgregata.”. – Il suo commento pieno di costernazione.” 

leggiamo su open.online

Oggi la terra ucraina, ferita, umiliata, sfregiata, è stata il teatro dolente di quello che forse sarà ricordato come un momento storico.

La complicità instauratasi tra la presidente della Commissione UE e il presidente ucraino è la complicità che si è instaurata tra Kiev e l’Unione Europea.

Le promesse di Ursula Von Der Leyen durante la sua visita a Kiev non si sono fatte attendere.

“Tutto il mondo sta con l’Ucraina.” – ha esordito con gran trasporto.

E infatti la Von Der Leyen non può essere rimasta umanamente ed emotivamente indenne di fronte ai resti di una carneficina così efferata, come quella di Bucha.

L’argomento nello specifico è stato trattato dal collega Lorenzo Bagnato nel suo articolo intitolato “Guerra in Ucraina: gli orrori di Bucha hanno un nome.” dove ci interroga con più precisione sui retroscena che hanno reso il massacro di Bucha più cruento di altri.

“Faremo il possibile per aiutare l’Ucraina a compiere gli step adeguati per il suo ingresso nell’Unione Europea. Questo sarà oggetto di discussione nel vertice odierno. Voglio solo rassicurarvi. Siamo tra amici.”

riporta ilsole24ore.com

La leader dell’Unione Europea ha fatto avere a Zelensky i primi carteggi da compilare: mano alla burocrazia, l’entrata dell’Ucraina nell’UE è sempre più prossima.

Da Bruxelles era già emersa infatti la volontà di velocizzare le pratiche e completare l’ingresso del paese tra gli stati membri.

La Von Der Leyen ha garantito solennemente l’accoglienza dei profughi e la totale solidarietà ed adesione degli stati membri verso la causa ucraina.

Scegliendo come data l’occasione di questo confronto tra l’UE e Kiev, nel frattempo, un attacco missilistico si è scagliato sulla stazione di Kramatorsk, nel Donetsk.

Le vittime accertate sono cinquanta, tra migliaia di persone in attesa di un treno della salvezza che potesse condurli più lontano possibile dall’inferno. 

Mosca, dopo aver negato ogni coinvolgimento con l’attacco, si esprime tramite le dichiarazioni del portavoce Dmitry Peskov 

“Il Cremlino ha la certezza di poter portare a termine i propositi che muovono “l’operazione speciale contro i neonazisti ucraini”. Le recrudescenze potrebbero avere fine in un futuro prossimo, se i negoziati saranno in grado di soddisfare Mosca.” 

 come scrive agi.it

Bucha, Von Der Leyen: “Qui l’umanità è stata ridotta in frammenti!”

Il video che riprende la Von Der Leyen a Bucha ha avuto un effetto virale.

La smorfia di dolore, disgusto e costernazione che ha contratto il volto dell’algida leader UE ha colpito molte persone e ha dato l’esatta misura della scena che le si è parata davanti.

Così come la storia del massacro di Bucha e le immagini che ci sono pervenute hanno riempito l’umanità di orrore, quello stesso orrore si è dipinto sulla faccia stravolta della Von Der Leyen.

Cadaveri sparsi a terra come fantocci senza identità, fosse comuni, macerie, donne seviziate. 

Ciò che ha scosso la cittadina ucraina a Nord di Kiev, ha fatto guadagnare la fama di macellai alle truppe russe che si sono scagliate con tanta animale ferocia sugli abitanti inermi. 

All’Onu e nelle stanze dell’Unione Europea ci si riferisce a Bucha come al teatro di un crimine di guerra, che andrebbe processato e punito.

Un nuova sentenza di Norimberga aleggia nell’aria.

Putin e il suo esercito dovranno rispondere di quel massacro avvenuto prima della liberazione della città, anche se per il momento Mosca si sta smarcando da ogni responsabilità definendo la carneficina come “frutto della propaganda di Zelensky”.

Certo che doversi trovare in un luogo in cui si è ripercossa tanta violenza e dove tanto sangue innocente è stato versato, dev’essere un’esperienza emotivamente struggente per chiunque.

Accompagnata dal primo ministro ucraino, Denys Shmyha, la Von der Leyen ha commentato quanto segue:

“Ciò che abbiamo visto è inaudito, indescrivibile, atroce. Abbiamo constatato la ferocia di Mosca. Il ricordo di Bucha sarà lacerante e la sua popolazione ha pagato un prezzo disumano. I colpevoli saranno puniti!” 

come possiamo leggere su fanpage.it

Una memoria cupa e dolorosa che Ursula Von der Leyen farà fatica a rimuovere dalla sua mente.

La presidente della Commissione Europea è stata messa di fronte a un sacco della spazzatura contenente cadaveri sfregiati, putrefatti, trattati come pezzi di carne senza storia e senza identità.

A fronte di coloro che si sono autoconvinti che la strage di Bucha sia stata effettivamente una messa in scena in nome della propaganda ucraina, la reazione della leader europea è risultata sincera.

Nonostante ciò, l’ipotesi del teatrino creato dagli ucraini e dalla leader tedesca è ancora un trend vispo e tenace sui social.

Tanto da sembrare di voler negare alla stessa Von der Leyen il diritto di lasciar andare le proprie emozioni di disgusto e orrore di fronte a uno sfacelo che, purtroppo, non esiste solo in video o in fotografia.

Bucha, Von Der Leyen: cosa farà l’UE a favore dell’Ucraina

Una delle prime intenzioni trapelate dai vertici UE è l’approvazione di un disegno dal costo maggiore ai sette milioni di euro per rafforzare il censimento dei rifugiati e accertare le persone scompare, al fine di poterle rintracciare.

Tale progetto sarà utile anche alla rilevazione di cellule impazzite tra i profughi, terroristi che vorrebbero approfittare di questo momento di instabilità generale per mettere a segno uno o più attentati.

Oltre al piano di tracciamento e sicurezza, è stata dichiarata la volontà di continuare con la missione consultiva. 

L’Unione Europea fornirà il massimo supporto al procuratore generale dell’Ucraina, intervenendo con armi, addestramento, dispositivi di sicurezza e sarà parte attiva nell’indagine che dovrà individuare i responsabili del massacro di Bucha.

Da Bruxelles, un comunicato ci erudisce sul fatto che l’UE intende fondare un’unità per portare avanti le indagini e raccogliere indizi sia sul sito di Bucha, sia sugli altri siti oggetto d’attenzione delle truppe russe, per accertare che vi siano i presupposti per le accuse mosse a Putin come “criminale di guerra”.

L’unità messa in campo dall’Unione Europea lavorerà in tandem con gli 007 e i servizi militari ucraini.

Eurojust e Europol, che si occupano di coordinare i procedimenti giudiziari UE e della Suprema Corte Penale, saranno integrati in questo dispiegamento di forze.

Von Der Leyen afferma con energia il bisogno di provvedimenti internazionali e di coesione.

Un sistema di coordinamento comune tra la Corte Penale Europea, le autorità che governano l’Ucraina, i leader degli stati membri, garantiranno un’azione rapida, precisa e senza zone d’ombra, dove i dati saranno archiviati con estrema attenzione.

Il commissario alla giustizia Didier Reynders avrà il compito di affiancare il procuratore generale di Zelensky. 

La Commissione UE si impegnerà a fornire il fabbisogno tecnico ed economico di cui si sentirà la necessità in sede di indagine.

Bucha, Von der Leyen: “Sconvolta per attacco a Kramatorsk”

Come un cingolato sempre in movimento, che corre in cerchio senza dare tregua, schiacciando tutto ciò che incontra sulla sua traiettoria, ecco che anche le violenze si susseguono a cadenza regolare e non conoscono uno stop.

Un missile ha colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk dove una folla di esseri umani stava transitando o attendendo la propria corsa verso la salvezza.

Sono stati contati in tutto cinquanta morti per il momento, di cui dieci sono minori.

Non è un caso che questa azione crudele e terroristica sia stata messa in atto in concomitanza con la visita di Ursula Von Der Leyen a Bucha.

E’ stato un segnale, che va interpretato con accuratezza.

La presidente Von Der Leyen si è detta molto scossa per queto ennesimo attacco.

Come già accennato, il Cremlino professa la propria innocenza dissociandosi dall’attentato e incolpa l’Ucraina di aver bombardato la stazione di Kramatorsk per questioni propagandistiche: ovvero per riportare a Kiev tutta la pietà e l’empatia del perbenismo Occidentale.

Mosca sostiene inoltre che vi siano prove inconfutabili a suffragio della tesi russa.

La risposta secca e piccata del presidente Zelensky non si è fatta certo attendere: “Gli ucraini non uccidono i cittadini, neanche quelli altre nazionalità.”

In un’ennesima videoconferenza, Zelensky non si è risparmiato affatto e ha promesso che sia la carneficina di Bucha sia il bombardamento di Kramatorsk saranno oggetto di procedimento penale presso la Corte europea dei Diritti Civili.

“Ci sforzeremo di verificare ogni secondo di ripresa, ogni traccia lasciata sul terreno, ogni singolo accadimento in quei lunghi momenti di orrore.” ha assicurato.

Il presidente ucraino è u fiume in piena. Dice di voler conoscere tutta la verità, i volti degli assassini, i mandanti, da dove sono partiti i missili e se ci fosse uno o più concorsi di colpa.

Chi si è reso fautore di questi atti osceni e disumani, sarà tenuto ad essere giudicato e subire le giuste conseguenze.

Stando alle prime osservazioni degli esperti sulla strage della stazione ferroviaria di Kramatorsk, gli ordigni con cui è stato sferrato l’attacco sarebbero di tipo Tochka-U, comune sia alle forze russe che a quelle ucraine.

Il Pentagono ha reso noto che a compiere la strage nella stazione sarebbe stato un missile a basso raggio, riconducibile alla strumentazione russa.

Ancora una volta, le affermazioni di Mosca sembrano essere false e fuorvianti.

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