Campagna elettorale sui social: Salvini, Meloni, Calenda sono leader. E Chiara Ferragni?

Elezioni 2022: la campagna elettorale sbarca sui social. Chi sono i leader e qual è il loro pubblico? Salvini, Meloni, Calenda e il ruolo di Chiara Ferragni.

La campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 si sposta sui social: in una società in cui i giovani sono sempre più connessi, anche la politica deve trovare nuovi canali per diffondere i programmi. E quale miglior mezzo se non la comunicazione elettorale tramite i principali social network?

Così i leader dei maggiori partiti politici italiani hanno iniziato a diffondere dei “video-pillole”, a sponsorizzare dei post, a pagare Facebook per ottenere maggiore visibilità: ma chi spende d più? E quali sono i risultati? Al tempo stesso, anche gli influencer – come Chiara Ferragni – possono incidere sulla campagna elettorale con le proprie opinioni.

Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Carlo Calenda sono i leader più virali: qual è il loro pubblico di riferimento? Giovani, adulti, uomini e donne: ecco chi segue la campagna elettorale sui social, come sono cambiati i mezzi di comunicazione politica all’alba del 2022, e quali sono gli effetti degli “influencer” sugli elettori.

Campagna elettorale sui social: Salvini, Meloni e Calenda sono i leader

La campagna elettorale sui social è un’opportunità da cogliere al volo: considerando le imminenti elezioni 2022, i partiti e i leader politici cavalcano l’onda delle piattaforme online per ottenere maggiore visibilità e raggiungere anche gli elettori che ad agosto si godono il meritato relax sotto l’ombrellone.

I leader più seguiti – o “virali” nel gergo attuale – sono Matteo Salvini (il più menzionato sui social nella settimana dal 31 luglio al 7 agosto 2022), Carlo Calenda (in crescita), e soprattutto Giorgia Meloni (con 1 milione e 300 mila menzioni).

I canali più sfruttati dai politici per le proprie comunicazioni e per la campagna elettorale sui social sono Twitter in primis, seguito da Facebook e Instagram: d’altronde, si tratta di alcune delle piattaforme sulle quali i giovani trascorrono il maggior tempo nell’arco della giornata.

Ma la campagna elettorale si sposta anche su TikTok, il social network che negli ultimi anni sta spopolando tra i giovani: brevi video che sono in grado di raggiungere una platea di elettori vastissima.

Campagna elettorale sui social: Meloni vs Ferragni. Il ruolo degli influencer

Oltre all’alfabeto della politica, nella campagna elettorale sui social sono emersi post, brevi video, immagini che puntano a rilanciare i programmi dei partiti politici in vista delle elezioni. Il tutto a spese minime: con un piccolo budget si può raggiungere una platea di elettori vastissima.

E così ecco Matteo Salvini che rilancia il tema dell’immigrazione e della sicurezza – due dei cavalli di battaglia della Lega –, mentre Giorgia Meloni esagera (forse) pubblicando il video di uno stupro e scatenando migliaia di reazioni non sempre positive.

E ancora: Carlo Calenda ed Enrico Letta puntano su temi fondamentali come la famiglia, il lavoro e le imprese; mentre Silvio Berlusconi svela a poco a poco il suo programma elettorale con dei brevissimi “video-pillola” pubblicati quotidianamente sui suoi canali social.

Ma a farla da padroni sono anche alcuni influencer che, proprio per il seguito e l’”influenza” che hanno sui giovani, sono in grado di esprimere delle opinioni che possono ribaltare completamente qualsiasi sondaggio: l’ultima uscita è quella di Chiara Ferragni sul tema dell’aborto nelle Marche. Promossa a pieni voti dal centrosinistra, l’imprenditrice ha subito un duro attacco da parte di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, in primis da Giorgia Meloni.

Il suo messaggio sarà riuscito a influire sulle proiezioni di voto degli elettori? Per scoprirlo bisogna attendere il 25 settembre 2022, analizzando al contempo come prosegue la propaganda elettorale sui social…

Campagna elettorale sui social: chi spende di più?

Nel periodo di campagna elettorale, anziché sui cartelloni pubblicitari, i leader puntano sui social: è questa la voce di spesa maggiore per la propaganda e per la pubblicazione dei programmi. D’altronde, all’alba del 2022 i media online sono le piattaforme con il bacino di potenziali elettori raggiungibili più ampio possibile.

E da qui scattano i pagamenti a Facebook: a rendere pubbliche le inserzioni e le cifre sganciate è la “Libreria inserzioni di Meta”, utile anche per definire l’audience (età, sesso) dei leader politici italiani.

Partiamo quindi analizzando le spese sostenute dai principali leader politici italiani per la campagna elettorale sui social. 

Partito Democratico

Il Pd ha speso complessivamente 26.358 euro per la pubblicazione di post su Facebook e Instagram con i propri slogan in campagna elettorale, posizionandosi al primo posto tra i partiti che hanno speso di più sui social. Sono almeno una quarantina (e anche di più) i contenuti apparsi sulle pagine ufficiali del partito.

Uno dei contenuti che ha raggiunto il numero più alto di utenti è stato un post dove venivano attaccate le posizioni di Trump e della Meloni: il post ha ottenuto 400-500 mila visualizzazioni, raggiungendo in particolare donne tra i 45 e i 54 anni.

Lega

Al secondo posto si posiziona la Lega di Matteo Salvini, che ha speso la bellezza di 18.906 euro per pubblicare i propri post in campagna elettorale sui social. I contenuti sono chiaramente legati ai punti cardine del programma elettorale del centrodestra: stop agli sbarchi, immigrazione e sicurezza, legge Fornero e indipendenza energetica.

In questo caso, però, il pubblico di riferimento è estremamente vario ed equilibrato: sui temi di immigrazione e sbarchi si nota un’audience preponderante di giovani dai 18 ai 24 anni; mentre riguardo a temi come il taglio dell’Iva, l’età media sale e il sesso si sposta maggiormente sul lato femminile.

Fratelli d’Italia

Decisamente più istituzionale è la campagna elettorale social di Giorgia Meloni: accanto alle foto della leader di FdI, vengono espresse opinioni in linea con il programma elettorale del partito: la spesa complessivamente sostenuta è ridotta a 2.308 euro. Basti pensare che i video che vengono pubblicati ogni giorno sui canali sociale della leader FdI sono a titolo gratuito.

Con un solo contenuto, la Meloni ha raggiunto un’audience di oltre un milione di persone: si tratta, in prevalenza, di uomini (62%), con più di 45 anni (72%).

Forza Italia

Una ventina di post pubblicati sui canali social di Silvio Berlusconi per una spesa totale di 505 euro: questa è la strategia social del Cavaliere in vista delle prossime elezioni.

Il pubblico raggiunto dal leader di Forza Italia sembra essere prevalentemente giovane su Instagram, più adulto su Facebook.

Terzo Polo

Arriviamo poi alla strategia elettorale del Terzo Polo – formato da Azione e Italia Viva: mentre Matteo Renzi aveva investito 3.617 euro per soli due post, Carlo Calenda ha utilizzato 1.904 euro per sponsorizzare il proprio programma.

Una delle spese maggiori sostenute dal leader di Azione riguardava un video di circa sei minuti dove veniva presentato il programma elettorale del partito: chiuso al 20 agosto, ha ottenuto 700-800 mila visualizzazioni. Il pubblico che lo ha seguito è prevalentemente maschile (65%), e con un’età superiore a 65 anni.

Campagna elettorale sui social: sorpresa M5s e Impegno Civico

In controtendenza rispetto a tutti gli altri partiti è stato il Movimento 5 stelle: fino al 19 agosto scorso nessun post è stato sponsorizzato a pagamento

Stessa scelta anche per Luigi Di Maio, con il suo nuovo partito: Impegno Civico.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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