Meloni: “Oltre 30 miliardi entro fine 2023 per affrontare l’emergenza energia. 9,5 subito”

Giorgia Meloni: ”Entro fine 2023, 30 miliardi di euro per affrontare la crisi energetica, di questi 9,5 subito". La premier parla anche di Ucraina e Rave.

C’era molta attesa per la riunione del consiglio dei ministri in programma per la serata di ieri. Una riunione nella quale si attendevano le prime deliberazioni del nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni sul tema del caro energia.

”Il Consiglio dei ministri – ha spiegato Giorgia Meloni in conferenza stampa post consiglio dei ministri – era stato prioritariamente convocato per l’approvazione della Nadef (Nota di aggiornamento alla Legge di Bilancio) propedeutica alla definizione della legge di bilancio. Riusciamo per il 2022, grazie all’extragettito Iva di un terzo trimestre favorevole che prevede uno 0,5% di Pil in più, a liberare circa 9,5 miliardi già per la prossima settimana, che vorremo utilizzare sul caro energia”. Ecco le principali parole della presidente del consiglio Meloni in conferenza stampa.

Giorgia Meloni: ”Entro fine 2023 oltre 30 miliardi di euro per affrontare la crisi energetica”

Meloni ha rivolto un appello al Parlamento in modo che il testo possa essere approvato al più presto.

Per il 2023 – ha continuato la Presidente del consiglio – immaginiamo un indebitamento al 4,5% che poi andrà a scendere fino al 3% nel 2025, così liberiamo 22 o 23 miliardi di euro che ugualmente destiniamo in via esclusiva al caro energia. In totale sono oltre 30 miliardi di euro fino a fine 2023 per far fronte alla crisi energetica.

”Il Consiglio dei Ministri, si legge nella nota di Palazzo Chigi – ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) che rivede e integra quella deliberata lo scorso 28 settembre, aggiornando le previsioni macroeconomiche e tendenziali di finanza pubblica ed elaborando anche lo scenario programmatico per il triennio 2023-2025”. 

”La politica economica che il Governo ha adottato si basa sull’esigenza di rispondere all’impennata dell’inflazione e all’impatto del caro energia sui bilanci delle famiglie, specialmente quelle più fragili, e di garantire la sopravvivenza e la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e a livello globale, anche in considerazione dei corposi interventi recentemente annunciati da altri Paesi membri dell’Unione europea e extra europei”.

Giorgia Meloni: ”Scostamento per assicurare gli urgenti e necessari interventi per contrastare gli aumenti energetici”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Relazione al Parlamento da presentare alle Camere, ai fini dell’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Con la relazione gli obiettivi programmatici sono fissati a 4,5% nel 2023, 3,7% nel 2024 e 3% nel 2025. Rispetto alla previsione tendenziale questo comporta un margine di risorse da utilizzare di 21 miliardi per il 2023 e di 2,4 miliardi per il 2024. La relazione dà conto dell’extra gettito di 9,1 miliardi per il 2022.

Attraverso le risorse aggiuntive che saranno rese disponibili con lo scostamento, il Governo intende adottare misure che consentiranno di assicurare gli urgenti e necessari interventi per contrastare gli aumenti energetici, ha spiegato Meloni.

Giorgia Meloni: ”Interventi per migliorare l’autonomia energetica con nuove estrazioni in mare”

Il Consiglio dei Ministri ha anche autorizzato la presentazione di un emendamento al decreto-legge “aiuti-ter” che introduce norme volte al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale attraverso l’incremento dell’offerta di gas di produzione nazionale destinabile ai clienti finali industriali a prezzo accessibile. 

Sostanzialmente si cerca di migliorare l’autonomia energetica del Paese grazie a nuove estrazioni in mare.

Abbiamo approvato un’altra misura -ha detto Meloni – che riguarda il tema dell’energia, per liberare alcune estrazioni di gas italiano favorendo concessioni già in essere o nuove concessioni, chiedendo ai concessionari di mettere a disposizione in cambio, da subito sin da gennaio, gas tra 1 miliardo e 2 miliardi di metri cubi, da destinare alle aziende energivore a un prezzo calmierato. 

Sempre riguardo al gas, secondo Meloni “il prezzo del gas sta scendendo ma non durerà molto se non ci saranno segnali seri e concreti provenienti dall’Europa. L’ultimo Consiglio europeo ha fatto registrare passi in avanti, il 24 novembre ci sarà un nuovo consiglio dei ministri dell’energia. Speriamo in determinazioni più concrete. L’altro ieri abbiamo acceso molto i riflettori sulla necessità di risposte concrete, ha aggiunto la premier.

Giorgia Meloni sull’Ucraina “Lavoriamo per mantenere tutti gli impegni internazionali”

Interpellata dai giornalisti sulla posizione del Governo sulla guerra in Ucraina Meloni ha detto: “Lavoriamo per mantenere tutti gli impegni internazionali. Al di là delle sfumature non prevedo problemi nella maggioranza che ha sempre votato seriamente a sostegno della causa ucraina”. 

Meloni ha rimarcato la necessità che l'”Italia resti nella sua dimensione occidentale ed europea”.

Rave Party, Meloni: “Se qualcuno ha norme migliorative sui rave lo ascoltiamo”

Naturalmente una domanda da parte della stampa è stata sul tanto discusso, in questi giorni, decreto sullo stop ai Rave party:

Meloni non si è detta contraria a eventuali modifiche in Parlamento ma con paletti precisi:

“Se qualcuno ha idee per migliorare la norma sui rave, il Parlamento esiste per questo. In sede di conversione se qualcuno pensa che si possa fare meglio, siamo disponibili ad ascoltare. Il tema non è vietare che la gente si diverta ma che ciò si faccia illegalmente. Lo Stato che vessa chi rispetta le regole e chi poi fa finta di non vedere chi non le rispetta, è finito”.

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