Caro bollette: Governo chiede alla Commissione UE di fissare un tetto al prezzo del gas

Le recenti notizie sull’aumento del prezzo del gas preoccupano le famiglie e le Pmi, già in difficoltà con il pagamento delle bollette dell’energia elettrica. Bruxelles ha convocato una riunione straordinaria dei ministri per valutare l’introduzione di nuove misure d’emergenza che contribuiscano a ridurre il caro bollette.

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Le recenti notizie sull’aumento del prezzo del gas preoccupano le famiglie e le Pmi, già in difficoltà con il pagamento delle bollette dell’energia elettrica. Bruxelles ha convocato una riunione straordinaria dei ministri per valutare l’introduzione di nuove misure d’emergenza che contribuiscano a ridurre i rincari.

Ma la campagna elettorale sta rallentando le questioni importanti. E’ questa la riflessione che si fa a Palazzo Chigi, dove il sottosegretario alla presidenza, Roberto Garofoli, coordinerà le prime riunioni istruttorie per vedere che margini ci sono per un nuovo decreto-legge di aiuti a imprese e famiglie contro il caro bollette.

Tuttavia, questi provvedimenti difficilmente arriveranno questa settimana. 

“Come minimo - chiariscono - bisogna aspettare i dati delle entrate a tutto agosto e poi vedere eventuali altre risorse disponibili tra i residui di spesa, per capire se c’è lo spazio per interventi percettibili”

Gli aiuti prevederanno uno scostamento di bilancio e un aumento del deficit? Draghi dice no!

Ma nessuno crede che la richiesta dei 20-30 miliardi di euro possa essere accettata, come credono invece le forze politiche. Secondo il presidente del consiglio, Mario Draghi, e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, i nuovi aiuti non dovranno essere coperti con uno “scostamento di bilancio”, e cioè con un aumento del deficit.

Una proposta contraria arriva, tuttavia, dalle forze politiche Lega e Azione. Queste credono di poter arrivare ad ottenere 30 miliardi di euro attraverso uno “scostamento di bilancio”

Una proposta curiosa, secondo il premier, che scarica ogni responsabilità sul governo uscente. Una decisione che potrebbe andare incontro alle censure della commissione europea e alle speculazioni dei mercati finanziari.

Inoltre, la stessa Lega, fino a poco tempo fa auspicava ad un intervento da parte del nuovo governo di centro destra attraverso “uno scostamento di bilancio”. Un percorso molto più coerente, che non scarica le responsabilità sul governo uscente. Un intervento simile, però, aumenterebbe chiaramente il deficit.

Il prezzo del gas oscilla: oggi, scende a 300 euro al megawattora

Nel frattempo, inoltre, il prezzo del gas oscilla e proprio secondo una notizia dell’ultim’ora lanciata da il Sole 24 ore, “Dopo il picco della settimana scorsa, rallenta la corsa dei prezzi del gas naturale, che scendono sotto quota 300 euro al megawattora sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. I contratti settembre scendono del 12,2% a 297 euro, dopo avere toccato un minimo di seduta di 286 euro, contro la chiusura a 339,19 di venerdi', un nuovo massimo e poco sotto il record intraday di 345 euro toccato il 7 marzo scorso, all'inizio della guerra in Ucraina. Il contratto scadenza ottobre cede il 5,7% a 326,75 euro.”

"La settimana comincia con forti vendite sul gas Ttf in scia all'aumento piu' rapido del previsto delle scorte tedesche e a un possibile accordo a breve tra Francia e Algeria (terzo fornitore nei confronti dell'Europa dopo Russia e Norvegia) per l'incremento di circa il 50% delle importazioni di gas naturale liquefatto" - sottolineano gli analisti di Mps Capital Services.

Il presidente Draghi riunisce i ministri contro il caro bollette

Oggi il presidente del consiglio, Mario Draghi, tornerà a Palazzo Chigi per discutere della questione con i ministri interessati: il ministro dell’Economia, Daniele Franco, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e il ministro per lo sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Qui, si parlerà anche del Pnrr. Invece, domani il sottosegretario alla presidenza, Roberto Garofoli, coordinerà un vertice con tutti i ministri per discutere delle proposte e dei 55 obiettivi da realizzare entro la fine dell’anno e poter così essere idonei per ottenere finalmente gli altri 19 miliardi di euro dall’UE

Si tratta di un traguardo al quale il presidente Draghi tiene molto, soprattutto dopo i recenti ritardi legati al rallentamento dell’attività amministrativa e parlamentare causato dallo scioglimento delle camere.

Sempre in questa sede, si parlerà del pagamento dei 24,1 miliardi di euro, provenienti dall’UE, legati al raggiungimento dei primi obiettivi del Pnrr, previsti per il primo semestre del 2022.

Altro punto da presentare alla commissione UE è quello relativo agli aumenti dell’energia elettrica e agli interventi per ridurre i costi e fissare un tetto al prezzo del gas.

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