Case green, cucina a induzione obbligatoria: nuovo obbligo UE in vista

Case green, la cucina a induzione potrebbe diventare obbligatoria, così come già successo per la sostituzione delle caldaie a gas.

Case green, la cucina a induzione potrebbe diventare obbligatoria.

Mentre il governo italiano continua a mostrare il dissenso per la proposta di direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia (la direttiva case green), sembrano essere in arrivo nuove disposizioni per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea.

Ricordiamo che la direttiva UE, che dovrà essere votata in plenaria nella settimana del 13 marzo, fissa diversi obiettivi di efficienza energetica per gli immobili residenziali.

In particolare, si auspica al raggiungimento della classe E per gli edifici entro il 2030, della classe D entro il 2033 fino ad arrivare alle emissioni zero entro il 2050.

Obiettivi, questi, che hanno caricato un nuovo peso sulle spalle degli italiani e che il governo non reputa confacenti alle caratteristiche stesse del patrimonio immobiliare del nostro Paese.

Dopo l’obbligo imposto per la sostituzione delle caldaie a gas, il prossimo step potrebbe essere anche quello di sostituire le tradizionali cucine a gas con cucine a induzione.

Il motivo? Sono più efficienti, consumano meno e sono più sicure.

Case green cucina a induzione obbligatoria: maggiore efficienza e sicurezza

Tra qualche tempo, e in maniera comunque graduale, potremmo trovarci a dover sostituire le tradizionali cucine a gas con nuovi fornelli a induzione.

La ragione alla base di un obbligo UE che potrebbe seguire quello della sostituzione delle caldaie a gas sta nella maggiore efficienza energetica delle cucine a induzione.

Non a caso, molti sono gli italiani che, ancor prima della direttiva sulle case green, hanno effettuato il passaggio beneficiando di tutti i vantaggi di questa scelta.

A differenza del piano cottura a gas, quello a induzione funziona grazie all’energia elettrica ed è formato da bobine di rame sotto a un piano cottura in vetroceramica.

Proprio per le sue caratteristiche, la cucina a induzione permette di cuocere i cibi in tempi più rapidi. Con la riduzione dei tempi di cottura, di conseguenza, si riduce anche l’energia. Questo anche perché con i fornelli a induzione non c’è dispersione di calore.

Nonostante ad oggi siano in commercio piani cottura a gas più efficienti rispetto ai modelli del passato, si può dire che, in linea generale, il piano a induzione consumi di meno e il suo utilizzo può contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Ultimo, ma non meno importante, le cucine a induzione si dimostrano essere anche più sicure delle cucine a gas. La fiamma libera di queste ultime, infatti, può provocare scottature date dal contatto con il fuoco, oltre al fatto che c’è sempre il rischio di fughe di gas.

Case green cucina a induzione obbligatoria in arrivo: quali possono essere le implicazioni

Se sotto diversi aspetti la scelta del piano a induzione risulta essere l’alternativa migliore, sia per il rispetto per l’ambiente sia per una maggiore efficienza e un calo dei consumi, dall’altra il fatto che la sostituzione possa diventare obbligatoria espone sicuramente ad alcuni intoppi.

D’altra parte, già la nuova direttiva impone di effettuare diversi interventi di efficientamento energetico della casa che, nella maggior parte delle volte, possono rivelarsi molto costosi.

Anche l’eventuale sostituzione della vecchia cucina a gas con una nuova cucina a induzione prevede pur sempre una spesa. Non solo, perché c’è da considerare che, oltre alla sostituzione del piano cottura, potrebbe essere necessario provvedere all’acquisto di nuove pentole e padelle.

Non tutte le pentole che normalmente si utilizzano per cucinare con il piano cottura a gas possono andare bene anche per quello a induzione. Per quest’ultimo, infatti, è necessario avere pentole idonee che siano dotate di un fondo realizzato in materiale ferroso.

Case green cucina a induzione obbligo graduale come per la sostituzione della caldaia

In ogni caso, una nuova legge che imporrà la sostituzione della cucina a gas in favore di cucine a induzione non paleserà i suoi effetti nell’immediato.

Il passaggio sarà graduale, così come lo è quello dell’obbligo di sostituzione delle caldaie a gas. In questo caso, infatti, si tratta di un processo fatto di più passaggi.

Un primo step, per esempio, si avrà tra il 2025 e il 2026 quando non verranno più resi disponibili i relativi incentivi. Dopodiché, entro il 2029, si provvederà allo stop definitivo della vendita di caldaie a gas.

Oltre alla sostituzione della caldaia, c’è da ricordare anche l’obbligo dei pannelli solari per gli edifici pubblici e commerciali a partire dal 2026 ed entro il 2030 per tutti gli edifici residenziali.

Se ci dovesse essere, dunque, un reale passaggio dalla cucina a gas a quella a induzione, quest’ultimo sarebbe comunque graduale, con diversi obiettivi stabiliti entro un certo numero di anni, fino alla definitiva scomparsa dei modelli a gas.

Leggi anche: La direttiva Case green farà crollare il prezzo delle case? Gli scenari possibili

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate