Il caso di Emanuela Orlandi riaperto dopo la morte di Ratzingher: non è una coincidenza

Il collegamento tra la morte di Ratzinger e l'inchiesta del Vaticano sul caso Orlandi.

Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, commenta la riapertura del caso della scomparsa di Emanuela. Secondo la legale non sarebbe una coincidenza la concomitanza di questa mossa del Vaticano con la morte del Papa Emerito Benedetto XVI.

Da anni Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, è convinto del coinvolgimento diretto della Santa Sede nella vicenda. Forse dopo tanto tempo è arrivato il momento di portare alla luce la verità.

La scomparsa di Emanuela Orlandi: aperta una nuova inchiesta

Da quasi quarant’anni la famiglia di Emanuela Orlandi cerca risposte e le cerca soprattutto in Vaticano. Dopo decenni di quasi totale silenzio, all’inizio di questo 2023 la Santa Sede apre la prima inchiesta interna sul caso di scomparsa, promettendo un’analisi completa di tutte le piste, le segnalazioni, le testimonianze.

Il mistero che ha scosso la Chiesa è tornato all’attenzione del mondo soprattutto dopo l’uscita della docuserie Vatican Girl che ripercorre tutta la storia e gli sviluppi del caso di Emanuela Orlandi, uscita lo scorso settembre 2022. Ma che questa iniziativa del Vaticano arrivi proprio ora, a pochi giorni dalla morte di Ratzinger non è sembrato un caso.

Lo scandalo scatenato dalla vicenda aveva già macchiato i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI e forse il Vaticano vuole chiudere una volta per tutte il mistero, forse portando a rivelazioni inaspettate da decenni tenute nascoste tra le più alte cariche vaticane.

La morte di Ratzinger e la riapertura del caso: non è una coincidenza

La legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, non vede casualità nel tempismo dell’apertura della nuova inchiesta. La Santa Sede potrebbe voler chiudere le polemiche che da anni il caso solleva, le ultime provocate anche dal libro in uscita di padre Georg Gänswein. Il segretario di Ratzinger oltre a parlare del caso Orlandi ha messo in luce la divisione interna che il Vaticano sta vivendo, tra i cattolici più tradizionalisti e i bergogliani.

Uno dei nodi da sciogliere della nuova inchiesta potrebbe prendere le mosse dalla vicenda Vatileaks, che investì proprio il pontefice Ratzinger. Il caso risale al 2011 quando vennero pubblicati documenti riservati di Benedetto XVI. In occasione dello scandalo circolò la notizia dell’esistenza, tra questi documenti, di un fascicolo riservato al caso Orlandi. Se questi documenti siano davvero presenti potrebbe essere svelato dall’inchiesta appena aperta.

È possibile che si arrivi a un punto di svolta decisivo nel caso, se il Vaticano ha davvero deciso di non nascondere più alcuna prova e di portare alla luce tutti i segreti di una vicenda che negli anni è rimasta un mistero interno, mai affrontato apertamente.

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