Centrodestra, vertice teso ad Arcore. Gelo Fratelli d’Italia

C'è stato il tanto atteso vertice dei principali tre leader del centrodestra, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Gelo da Fratelli d'Italia.

C’è stato il tanto atteso vertice dei principali tre leader del centrodestra, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Dopo settimane di grande freddezza nella coalizione soprattutto tra il leader della Lega e la leader di Fratelli d’Italia c’è stato l’incontro organizzato nell’abitazione di Silvio  Berlusconi ad Arcore.

Parla di ottima giornata Matteo Salvini presente all’incontro con Roberto Calderoli. Parla del fatto che solo un pazzo potrebbbe mandare all’aria questa coalizione per fare vincere la sinistra, Silvio Berlusconi. Mentre Fratelli d’Italia (presente Giorgia Meloni con Ignazio La Russa) con più distacco sottolinea che “l’unità va praticata anche nei fatti e non solo a parole”. E emette una nota in cui sottolinea gli aspetti che non vanno.

Vertice Centrodestra: la riunione a casa di Silvio Berlusconi: “Solo un pazzo può mandare all’aria questa coalizione”

Erano diversi mesi che non si riunivano attorno allo stesso tavolo Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questi mesi sono stati molto travagliati e dopo l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale (appoggiato dalla Lega e da Forza Italia con il voto contrario di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia) c’era stato il grande freddo soprattutto nei rapporti tra Salvini e Meloni.

Il vertice convocato a casa da Silvio Berlusconi a poche settimane dalle elezioni amministrative ha avuto diverse narrazioni una volta terminato l’incontro.

Matteo Salvini che ha abbandonato per primo la riunione per altri impegni ha sottolineato che tutto è andato benissimo “ed è stata un’ottima giornata”.

Silvio Berlusconi si è presentato davanti ai giornalisti e ha rilasciato una dichiarazione: 

“Il centrodestra è unito ed è così evidente che se si disunisse perderemo le elezioni e vincerebbe la sinistra. Solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all’aria questa coalizione. Alle amministrative abbiamo trovato un accordo su 21 comuni e in 5 non lo abbiamo trovato per contrapposizioni locali. Ai ballottaggi troveremo un accordo. E’ stata un’ottima giornata era da tanto tempo che non ci si sedeva attorno allo stesso tavolo per i tanti impegni che hanno i leader politici. Finalmente siamo riusciti a combinare questo incontro e abbiamo deciso di rivederci presto. Il centrodestra così com’è funziona, aggiorneremo il programma e avremo ancora un programma unico, la coalizione va avanti spedita”. 

Vertice centrodestra, la nota di Fratelli d’Italia dopo l’incontro: “L’unità della coalizione non basta declamarla”

A raffreddare gli entusiasmi di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ci ha pensato Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia non ha la stessa chiave di lettura che hanno avuto gli altri due leader dei partiti di centrodestra. 

Anzi Fratelli d’Italia al termine del vertice, come riporta l’agenzia Ansa, ha emesso una nota decisamente non conciliante.

“È sicuramente positivo – sottolinea la nota – essersi incontrati ma l’unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti”.

Esordisce il partito della Meloni che pone l’accento “sui 5 capoluoghi in cui la coalizione va divisa”. Poi l’affondo sulla “non ancora ufficializzata ricandidatura del presidente uscente Nello Musumeci in Sicilia, su cui la personale dichiarata disponibilità di Berlusconi si è fermata di fronte alla richiesta di Salvini di ritardare l’annuncio del candidato”. Quindi la denuncia di “regole ancora fumose” su alleanze e programmi comuni”.

Il comunicato prosegue così:

Analogamente, se è positiva la modalità contrarietà ad una futura legge proporzionale per le elezioni politiche – ha continuato il partito di Giorgia Meloni – restano ancora fumose le regole d’ingaggio sulle con cui formare liste e programmi comuni. Fratelli d’Italia afferma la sua indisponibilità a qualsiasi futura alleanza con il Partito democratico e/o Cinquestelle, confida nella chiarezza stessa da parte degli alleati, convinta che occorra essere uniti non solo nella forma ma anche nelle scelte, nei progetti e nei programmi”. 

Vertice del centrodestra con al centro dell’attenzione il nodo Sicilia e gli assetti futuri

Di fatto da un lato ci sono la Lega e Forza Italia che condividono scelte da tempo. Su tutte la rielezione del presidente Sergio Mattarella e l’appoggio al Governo Draghi. E dall’altro c’è Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che vola sempre più in alto nei sondaggi ma che ha scelto un approccio totalmente diverso rimanendo fuori dal Governo Draghi e non contribuendo alla seconda elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica.

Come riporta di nuovo Ansa nel corso dell’incontro uno dei temi di dibattito è stato sicuramente sulle città in cui non si è trovata un’intesa e il tema delle elezioni regionali in Sicilia con la ricandidatura di Nello Musumeci che vorrebbe Meloni alla presidenza della Regione. Una situazione sulla quale Matteo Salvini non sarebbe del tutto sulla stessa linea.

Ma il punto che non può non essere stato trattato è quello delle Politiche che ci saranno nella primavera del 2023. Con un patto chiesto a più riprese da Giorgia Meloni anche nel corso di una convention programmatica di Fratelli d’Italia a Milano che ci sia una sorta di impegno comune sancito dalle forze di centrodestra per escludere futuri governi con Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

Centrodestra, vertice da Berlusconi. E adesso cosa succederà?

La situazione della rielezione di Sergio Mattarella al Qurinale  ha portato a spaccature evidenti nel centrodestra e a una situazione di incomunicabilità alla quale Silvio Berlusconi ha cercato di porre rimedio anche regalando a entrambi i suoi ospiti un quadro con la Madonna.

Le cronache invece con la nota di Fratelli d’Italia che sostanzialmente fa l’elenco di tutte le cose che non sono gradite fa sì che il vertice abbia di fatto lasciato molti problemi irrisolti nella coalizione.

E’ chiaro ed evidente a tutti che in questa fase Fratelli d’Italia ha la forza elettorale maggiore per quel che riguarda il centrodestra ma per collocazione politica ha anche un solo piano possibile. Il centrodestra. Fratelli d’Italia chiede anche una chiara presa di posizione da parte di Lega e Forza Italia che non ci saranno più esecutivi come li definisce Giorgia Meloni “arcobaleno”.

Vertice centrodestra ad Arcore: le risposte e le non risposte al comunicato di Fratelli d’Italia

Sempre come riporta Agenzia Ansa nel suo resoconto ci sarebbe stata una sorta d’intesa per non scrivere note singole dopo il vertice per non accumulare polemiche su polemiche rispetto a quelle che ci sono già state.

E per questo dopo la pubblicazione della nota di Fratelli d’Italia che elenca sostanzialmente quelli che sono i punti che sarebbero da chirire, ci sarebbe stata la reazione molto “sorpresa e irritata” da parte di Silvio Berlusconi.

Non risponde direttamente Matteo Salvini a Giorgia Meloni ma c’è da registrare la replica della Lega che parla per bocca del coordinatore siciliano Nino Minardo:

“La Lega sulla Sicilia non ritarda nulla, anzi a Palermo per prima ha ritirato il suo ottimo candidato sindaco pur di avere una squadra unita. I dubbi su Musumeci non sono di Salvini o della Lega, ma semmai della netta maggioranza dei siciliani stando ad esempio all’ultimo sondaggio pubblico di Swg, che lo vede purtroppo terz’ultimo per gradimento in tutta Italia”.

“La Lega continua a sostenere lealmente la giunta Musumeci e a lavorare non per interesse di partito ma per il bene dei siciliani, e la scelta sul futuro governatore verrà presa in Sicilia, non a Roma o a Milano, dopo le vittorie di Palermo e di Messina”.

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