Chi è e quanto guadagna Fabio Pennetta, ex banchiere e possibile nuovo ministro

Voluto fortemente da Giorgia Meloni per il ministero dell'Economia, l'economista ha una carriera di lungo corso nel settore bancario. Qual è la sua biografia e quali sono i suoi compensi?

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Non è tra i nomi più noti della lista del totoministri che immancabilmente ha aperto le prime crepe interne alla coalizione di centrodestra che si appresta a prendere le redini del Paese. Eppure il profilo di Fabio Panetta è tra i più accreditati per ricoprire la funzione di Ministro dell’Economia. Membro esecutivo della Banca Centrale Europea, con un passato in Banca d’Italia, l’economista è fortemente richiesto da Giorgia Meloni, che starebbe smuovendo le migliori eminenze grigie del suo partito per convincerlo ad accettare l’incarico. Vediamo dunque da vicino la biografia, i guadagni e lo stipendio del banchiere originario di Roma.

Biografia e carriera di Fabio Panetta, possibile ministro dell'Economia 

Classe 1959, nasce e studia nella Capitale. Dopo una laurea in Economia alla Luiss nel 1984, consegue un Master of Science in alla London School of Economics, e nel 1996 completa nella medesima università il dottorato in Economics and Finance. Già nel 1985 entra in Banca d’Italia, attraversando una carriera pluridecennale che lo porterà a diventare vicedirettore generale dal 2012 al 2019, per poi essere promosso direttore generale del Lingotto. Nel frattempo l’Unione Europea ha ampliato il suo raggio di azione, e molte delle decisioni di carattere comunitario sono prese a Bruxelles o Strasburgo. Per Panetta è l’occasione di fare un ulteriore scatto di carriera, e nel 2020 diventa membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea.

Una carriera ai massimi livelli avvenuta all’infuori del clamore mediatico, fin quando il suo nome non salta fuori nell’inchiesta su Mafia Capitale. In un’intercettazione telefonica di Massimo Carminati, ex componente dei Nuclei Armati Rivoluzionari neofascisti (Nar) e figura di raccordo tra affaristi e malavita organizzata, definisce Fabio Pennetta come “uno dei miei migliori amici, ogni tanto mi chiama”. Replica immediata del banchiere che precisa come i due abitassero da ragazzi nello stesso quartiere, l’Eur, e che da allora non si sono mai più incontrati.

Fabio Pennetta, stipendio e guadagni

Da vicedirettore della Banca d’Italia, l’economista romano percepiva uno stipendio di 315.000 euro annui, cifra che è salita a 400.000 quando da vice è stato promosso a direttore.

Per il suo lavoro alla Banca Centrale Europea, invece, Pennetta riceve un compenso di 270.000 euro annui. Un importo che scenderebbe vertiginosamente se dovesse accettare la proposta di diventare futuro Ministro dell’Economia. Non essendo parlamentare, infatti, da ministro tecnico la sua paga sarebbe sotto i 10.000 euro lordi, il che vuol dire che guadagnerebbe, in totale, 4.500 euro netti al mese. Questo anche alla luce della nuova norma entrata in vigore a luglio 2019 che prevede un taglio del 3,7% per i compensi ai ministri tecnici. Il dimagrimento del proprio portafogli potrebbe essere, tuttavia, compensato dal ruolo di Ministro dell’Economia, uno dei dicasteri più strategici di una nazione.