Chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio? Ecco cosa dice l'ultimissimo sondaggio

Chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio? Giorgia Meloni? Matteo Salvini? Mario Draghi? O un'altra figura? Ecco cosa dice l'ultimissimo sondaggio.

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Chi sarà il nuovo presidente del consiglio? Una volta terminata l'avventura di Mario Draghi a Palazzo Chigi, dopo le elezioni di domenica 25 settembre chi sarà chiamato a guidare gli italiani? 

In questo momento di grandi sconvolgimenti, con una settimana che ha portato alla caduta dell'esecutivo dell'ex numero 1 della Banca Centrale Europea, è abbastanza arduo fare pronostici anche perchè non si sa ancora esattamente come si presenteranno tutti i partiti all'appuntamento elettorale.

Ma qualche linea di tendenza si può dare e di sicuro il centrodestra parte in netto vantaggio e ha la possibilità di portare un suo esponente o una sua esponente alla guida del Governo. Analizziamo la situazione nel dettaglio.

Chi sarà il prossimo presidente del consiglio? Ecco cosa dice l'ultimissimo sondaggio Tecnè

C'è già un primissimo sondaggio pubblicato in questi giorni che riflette le opinioni degli italiani dopo la caduta del Governo Draghi. Si tratta di un sondaggio realizzato da Tecnè per alcune trasmmissioni delle reti Mediaset come Zona Bianca e per i notiziari TgCom24 nelle ultime ore.

Analizziamo nel dettaglio questo sondaggio perchè dà una fotografia molto ravvicinata della situazione. Poi naturalmente le percentuali di ogni partito le dovremo mettere in relazione con la Legge Elettorale Rosato con la quale si andrà a votare e a trasformare i voti e le percentuali in seggi.

Innanzitutto va detto che ha dichiarato il proprio voto il 55% delle persone intervistate. Quindi significa che c'è una quota altissima di persone, pari al 45%, che dichiara di essere incerta o addirittura propensa all'astensione.

Il sondaggio non prende in considerazione il discorso coalizioni ma prende in considerazione il dato partito per partito.

Al primo posto nelle intenzioni di voto degli italiani, e non è una sorpresa ma è una linea di tendenza presente da tempo, c'è Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.

Il partito che è sempre stato all'opposizione del Governo di quasi unità nazionale guidato da Draghi è accreditato del 23,5% dei voti.

Seconda posizione ma molto ravvicinato c'è il Partito Democratico di Enrico Letta. Partito Democratico in crescita in questa rilevazione visto che è attestato al 23,1%.

Chi sarà il prossimo presidente del consiglio? Ecco gli altri dati, dalla Lega al Movimento 5 Stelle

Tecnè ha poi classificato in terza posizione la Lega di Matteo Salvini. La Lega è data ad una percentuale pari al 14,6%. Il trend discendente del Carroccio di questi mesi soprattutto dopo la decisione di entrare al Governo con Draghi è stato decisamente costante.

Il dato clamoroso sarebbe al quarto posto. Da tempo il Movimento 5 Stelle era la quarta forza politica italiana. In base a questo sondaggio non sarebbe più così. Al quarto posto ci sarebbe Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi sarebbe quotato al 10,6%.

Il Movimento 5 Stelle - già penalizzato prima per la scissione di Luigi Di Maio che ha creato i gruppi parlamentari di Insieme per il Futuro - viene probabilmente punito da una parte di elettorato che vede al momento la forza pentastellata come quella che più di altre ha causato la crisi di governo Draghi. Per il Movimento la percentuale assegnata è del 9,4%. 

Chi sarà il prossimo presidente del consiglio? Ecco chi lotta per superare lo sbarramento

Va ricordato che la legge elettorale attuale, la Legge Rosato o Rosatellum, che dir si voglia prevede per le coalizioni uno sbarramento al 10% per accedere alla ripartizione dei seggi nella parte proporzionale mentre per le liste singole occorre arrivare al 3% per potere accedere alla ripartizione dei seggi.

In parole semplici chi si presenta da solo e non ottiene il 3% non avrà seggi.

Al momento tra i partiti che non sembrano avere problemi a superare questo sbarramento e quindi a entrare in Parlamento ci sono l'unione tra Azione e Più Europa che si presenterà con una lista unica e in questo sondaggio è premiata con il 4,9%.

Sopra questa quota anche l'unione che è stata siglata di recente prima che crollasse tutto il quadro politico tra Verdi e Sinistra Italiana. Questa aggregazione è data al 4,1%.

In lotta per arrivare al fatidico 3% ci sarebbero Italia Viva di Matteo Renzi quotata al 2,8% e Italexit di Gianluigi Paragone al 2,5%. Gli altri partiti sono stati inseriti da Tecnè alla voce altri e per una percentuale pari al 4,5%.

Chi sarà il prossimo presidente del consiglio? Il ragionamento dopo ”avere dato i numeri”

Spesso si sa che i sondaggi possono lasciare il tempo che trovano. Spesso in Italia soprattutto c'è una tendenza delle persone a non dire sempre la verità o quello che faranno nelle urne. Infatti spesso ci sono partiti sottostimati nei sondaggi ma che poi fanno registrare un risultato più alto nelle urne. O il contrario. Partiti sovrastimati che il giorno delle elezioni prendono meno di quanto fosse loro accreditato.

Comunque prendendo per buoni questi dati si vede chiaramente come il centrodestra sia nettamente favorito per queste elezioni.

Se la coalizione troverà la "quadra" come sembra altamente probabile con Fratelli d'Italia (23,5%), Lega (14,6%) e Forza Italia (10,6%) non ci sarebbe partita con un totale di coalizione che arriverebbe al 48,7% senza contare gli altri partiti minori dell'area di centro che potrebbero aggregarsi.

In questa situazione il centrodestra avrebbe la possibilità di conquistare la maggioranza dei seggi sia alla Camera dei Deputati (ricordiamo che i deputati eletti saranno 400) che al Senato della Repubblica (a Palazzo Madama i senatori saranno 200). 

La dinamica interna della coalizione poi deciderà chi sarà proposto come premier. Se ci sarà una netta maggioranza di centrodestra potrebbe essere la volta di Giorgia Meloni a ricevere l'incarico di formare il nuovo governo in quanto leader del primo partito della coalizione.

Sembra improbabile al momento che in presenza di questi numeri possa essere indicata un'altra persona ma mai dire mai visto che anche Matteo Salvini potrebbe essere uno dei papabili premier per il centrodestra. 

Chi sarà il prossimo presidente del consiglio? Se il centrodestra non avesse la maggioranza?

Da tenere in considerazione anche un'ipotesi che potrebbe verificarsi: il centrodestra potrebbe si vincere, sì arrivare primo ma non conquistare una maggioranza in seggi in entrambi i rami del parlamento. In questo caso ci si ritroverebbe sostanzialmente nella situazione del 2018 quando nessuno tra centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle fu in grado di conquistare la maggioranza dei seggi e dopo un lungo trattare diventò premier Giuseppe Conte sulla base di un'intesa tra Lega e Movimento 5 Stelle.

In questo caso potrebbe tornare attuale anche la figura di Mario Draghi che non si candiderà certamente alle elezioni, non fonderà una lista propria ma in caso di "blocco del sistema" potrebbe sempre rappresentare quella figura in grado di potere attrarre una maggioranza trasversale.

Difficile capire quali saranno gli orientamenti del Partito Democratico e del suo leader Enrico Letta.

La decisione di non votare la fiducia al Governo Draghi da parte del Movimento 5 Stelle ha messo in grave difficoltà il suo progetto di campo largo. C'è anche la possibilità che il Partito Democratico possa aumentare nei consensi, non è da escludere nemmeno la possibilità che possa diventare il primo partito italiano superando Fratelli d'Italia ma nei collegi uninominali sarà profonda sofferenza per i "dem".

Difficile infatti pensare di ricucire in così poco tempo con Conte e il Movimento 5 Stelle, da valutare gli atteggiamenti che il Partito Democratico potrà avere con Sinistra Italiana-Verdi e con ad esempio le forze di Matteo Renzi, Carlo Calenda e Luigi Di Maio.

Potrebbe anche delinearsi una sorta di "area Draghi" composta  da quelle forze che hanno dato la fiducia fino all'ultimo a Draghi (Pd, Italia Viva, Azione, Liberi e Uguali e Insieme per il Futuro) ma è tutto da vedere anche questo aspetto.

A tutt'oggi quindi sulla scorta dei numeri la favorita principale per Palazzo Chigi sembra essere Giorgia Meloni.