Congresso Cgil, Maurizio Landini confermato segretario: ”Pronti anche allo sciopero”

Congresso Cgil a Rimini, Maurizio Landini confermato segretario per un nuovo mandato: ”Pronti anche allo sciopero”.

Maurizio Landini è stato confermato segretario generale della Cgil per i prossimi 4 anni. Quattro giornate di congresso a Rimini anche con la presenza della premier Giorgia Meloni nella giornata di venerdì 17 marzo oltre che di tutti i leader dei partiti di opposizione. L

andini ha sottolineato nella sua relazione conclusiva che occorre rimettere al centro i temi del lavoro e la persona. Ha marcato le distanze dalla premier Giorgia Meloni sottolineando che nel caso si è anche pronti allo sciopero se necessario.

Maurizio Landini rieletto segretario con il 94,2% dei voti favorevoli

Il segretario uscente della Cgil Maurizio Landini è stato eletto di nuovo segretario anche per i prossimi 4 anni al termine del congresso nazionale che si è tenuto in questi giorni a Rimini. Landini ha ottenuto il 94,2% di voti favorevoli e un lungo applauso da parte di tutta la platea.

Landini ha ringraziato i presenti e ha sottolineato che ”nessuno credo si impegni nel sindacato perché crede che sia un mestiere, siamo una bella organizzazione perché siamo fatti di uomini e donne vere che credono in quello che fanno”.

Maurizio Landini e il suo intervento dopo essere stato rieletto alla guida della Cgil: ”La ricchezza la produce chi lavora”

Landini ha rivolto nel suo intervento il suo ringraziamento per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il messaggio che ha inviato al congresso della Cgil.

Voglio ringraziare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con il suo messaggio, le sue parole ha riconfermato il valore della nostra Costituzione e del lavoro.

Poi nucleo centrale del suo intervento è stato legato al discorso di ieri della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Landini evidenzia che

La ricchezza la produce chi lavora, è necessario rimettere al centro il lavoro e la persona come elemento per cambiare il modello sociale ed economico che in questi anni si è affermato.

Maurizio Landini e le divergenze con la premier Giorgia Meloni

“Qui è venuta la premier Giorgia Meloni, la ringraziamo perché chi chiede ascolto deve anche dare ascolto“, ha detto Landini.

Anche se poi ha evidenziato i temi in cui il sindacato e il Governo sono in disaccordo.

Landini ha attaccato il Governo sul tema autonomia differenziata:

La presidente del Consiglio ci ha ricordato ieri il giorno dell’unità nazionale. Un valore importante ma vorrei che se ne ricordasse non solo il 17 marzo, ma il 18, il 19, il 20, il 21… C’è una contraddizione: come si fa a votare l’autonomia differenziata e poi venire qui e parlare di unità nazionale. Contrasteremo con tutte le strade possibili una messa in discussione della nostra Costituzione.

E ancora sul lavoro: ”C’è un punto fondamentale – dice – il 94% dell’Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati: noi non siamo più disponibili ad accettare l’idea di un sistema fiscale che continua a gravare unicamente sui dipendenti e i pensionati, per noi la festa è finita, perché per noi non è mai cominciata”.

Landini parla in particolare del fisco e ribadisce che “non siamo assolutamente d’accordo con la delega” approvata giovedì in Consiglio dei ministri

E l’attacco: ”Con la premier c’è una diversità molto profonda, molto consistente. Per tutto il sindacato italiano non c’è possibilità di discussione, bisogna avviare una mobilitazione che non esclude alcuno strumento, compreso se necessario lo sciopero. Lo vogliamo fare insieme a Cisl e Uil, ne discuteremo con loro, abbiamo già un incontro fissato la prossima settimana. Solo con una seria riforma fiscale si determinano le condizioni per un nuovo patto di cittadinanza”.

La battaglia la vinceremo, afferma Landini. Di cosa abbiamo paura, cosa dovremmo perdere? Le pensioni che non abbiamo, la precarietà, il salario che non arriviamo a fine mese? Se non fai nulla, hai perso prima di cominciare. O siamo capaci di ricostruire una credibilità tra le persone, far capire che organizzarsi insieme è la condizione per migliorare le proprie condizioni altrimenti noi questa battaglia rischiamo di non vincerla.

Maurizio Landini: “Importante la condanna di Meloni dell’assalto alla sede della Cgil”

Landini ha anche sottolineato un altro passaggio del discorso della premier Giorgia Meloni:

Ho trovato importante che la presidente del Consiglio abbia condannato l’assalto alla nostra sede da forze dall’estrema destra e concordo sul fatto che insieme dobbiamo combattere e respingere la violenza”.

“Questo parlamento faccia quello che deve fare, si sciolgano le forze che si richiamano al fascismo: un atto di questo genere parlerebbe molto di più di tante dichiarazioni. Si rimetta al centro la Costituzione”.

Congresso Cgil, in mattinata collegamento video con i genitori di Giulio Regeni

In mattinata, in collegamento, sono intervenuti al congresso della Cgil di Rimini i genitori di Giulio Regeni che hanno ricordato il figlio ucciso in Egitto sette anni fa:

Grazie per l’ascolto, hanno detto, di cui abbiamo molto bisogno, e per il sostegno fin dall’inizio della nostra battaglia per ottenere verità e giustizia. Giulio era un ricercatore, non era altro.

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