Riforma Pensioni: che cosa sta succedendo in Francia? Rinviata la visita di Re Carlo III

Riforma Pensioni: sempre alta tensione e scontri in Francia. Rinviata anche la visita prevista di Carlo III. Cosa sta succedendo nel paese?

Continuano le tensioni, gli scontri e le manifestazioni in Francia dopo l’approvazione della Riforma delle pensioni voluta dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron e dal Governo guidato da Elisabeth Borne.

Macron ha difeso la scelta in una intervista televisiva ma non si placa l’onda di protesta nel paese con manifestazioni e scontri in tutta la Francia. Intanto è anche rinviata la visita di Carlo III a Parigi prevista nei prossimi giorni. Giornata di martedì 28 marzo nella quale sono attese nuove mobilitazioni.

Francia, proteste in tutte le città per la scelta di Macron di riformare le pensioni

La Riforma delle Pensioni di Emmanuel Macron tra le altre misure ne contiene una principale ovvero l’allungamento dell’età pensionabile che in Francia passa da 62 a 64 anni.

Una decisione che, ha spiegato Macron, porta la Francia più vicina agli altri paesi per quel che riguarda l’età nella quale si può lasciare il lavoro.

Macron ha deciso di forzare la mano e ha utilizzato per approvare la Riforma l’articolo 49.3 della Costituzione che prevede la possibilità di approvare la Riforma anche senza un voto del parlamento.

Sono state presentate due mozioni di censura che se approvate avrebbero fatto cadere la Riforma delle Pensioni e anche il Governo, ma sono state entrambe respinte.

Sono mancati 9 voti a una delle due per raggiungere la maggioranza assoluta e bloccare la riforma delle pensioni e fare cadere allo stesso tempo il Governo. Non ha raccolto infatti i 287 voti necessari la mozione di sfiducia “transpartisan” votata da tutte le opposizioni al governo di Elisabeth Borne. Sono mancati 9 voti per la sfiducia che è stata votata da 278 parlamentari. 295 i deputati che non hanno partecipato al voto.

Francia, scontri tra manifestanti e forze dell’ordine in diverse città

Da settimane i sindacati francesi sono sul piede di guerra e questa ondata di protesta non accenna a placarsi. La giornata di giovedì è stata segnata da molti tafferugli, soprattutto a Parigi, Rouen, Rennes. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha riferito di 172 arresti nel Paese e 149 feriti tra le fila della polizia. Il quartier generale della polizia di Parigi ha dichiarato che 103 persone sono state arrestate nella capitale, dove sono stati registrati 140 incendi di rifiuti.

A Bordeaux, il portico del municipio è stato incendiato. A Nantes, i manifestanti hanno fatto irruzione nel tribunale amministrativo, saccheggiando la reception. Diverse attività commerciali sono state danneggiate. A Lorient, la stazione di polizia e la polizia sono state prese di mira dai manifestanti, per lo più giovani con il volto nascosto.

La primo ministro, Elisabeth Borne, ha giudicato “inaccettabile ogni forma di violenza”.

Francia, le manifestazioni dei sindacati

Intanto quella di ieri è stata un’altra giornata di mobilitazione contro la Riforma varata dal Governo che alza l’età pensionabile. Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine si sono verificati in numerose città. Per la Cgt, il principale sindacato francese, sono stati 800mila i manifestanti a Parigi.

Gli scioperi e le manifestazioni “sono una risposta all’incomprensibile testardaggine di Emmanuel Macron”, affermano i sindacati. Che proseguono: “Il forte rifiuto di questo progetto è legittimo e deve continuare“, prima di indire una nuova giornata nazionale di mobilitazione martedì 28 marzo.

E’ prevista infatti una nuova giornata di proteste martedì 28 marzo.

Francia, la riforma delle Pensioni infiamma il paese

Emmanuel Macron ha ribadito in televisione di voler andare fino in fondo con la riforma escludendo il “ritiro” della legge che deve essere ancora promulgata.

Macron ha esplicitamente espresso il suo desiderio che la legge possa essere approvata entro l’anno. Al momento le manifestazioni di piazza e il clima incandescente che si respira nel paese non sembrano portare a ripensamenti in seno all’esecutivo.

Le immagini di Place de la Bastille stracolma di manifestanti contro la riforma pensionistica sono eloquenti e si tratta della cifra più alta mai raggiunta dal sindacato dall’inizio di questa situazione di protesta. Anche nelle scuole e nelle università proseguono le agitazioni nel paese. Molti licei sono stati occupati per protestare contro la riforma delle pensioni.

Francia, che cosa succede nei prossimi giorni nel paese? Rinviata la visita di Re Carlo III

Intanto dal punto di vista dei rapporti internazionali della Francia c’è da segnalare che la prevista visita di Re Carlo III è rinviata. Carlo III avrebbe dovuto essere in Francia da domenica a mercoledì prossimi.

Il Palazzo dell’Eliseo ha poco fa annunciato il rinvio della visita del re Carlo III in Francia, “visto l’annuncio di ieri di una nuova giornata nazionale di azione contro la riforma delle pensioni martedì 28 marzo. Re Carlo III avrebbe dovuto visitare la Francia dal 26 al 29 marzo.

La presidenza aggiunge nel suo comunicato che intende, con Londra, riprogrammare la visita “il prima possibile e a condizioni che corrispondano al nostro rapporto di amicizia”.

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