Crisi di Governo, Lega e Forza Italia attaccano i 5 Stelle. E Renzi lancia una petizione

Crisi di Governo, Lega e Forza Italia attaccano il Movimento Cinque Stelle. Renzi lancia una petizione per Draghi a Palazzo Chigi. Meloni chiede le elezioni.

Mario Draghi dovrebbe parlare mercoledì in Parlamento dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha respinto le sue dimissioni da premier.

Lunedì la conferenza dei capigruppo stilerà il calendario dei lavori. Intanto si dovrebbe ridurre a una sola giornata per via della crisi di governo la visita programmata da tempo del presidente Mario Draghi in Algeria.

Da programma originario Draghi sarebbe dovuto rimanere in Algeria lunedì e martedì. Ma vista la situazione innescata dalla crisi di Governo, Draghi dovrebbe rimanere al forum Italia-Algeria solo nella giornata di lunedì.

Intanto ferve il dibattito tra i partiti soprattutto sono Forza Italia e Lega molto attese ovviamente oltre al Movimento 5 Stelle che ha innescato la crisi di Governo. E Matteo Renzi lancia una petizione per Draghi a Palazzo Chigi.

Crisi di Governo: duro attacco di Lega e Forza Italia al Movimento 5 Stelle

Lega e Forza Italia, ovvero i partiti che in questa fase sembrano avere il pallino del gioco in mano tra la decisione se nel caso andare avanti con Mario Draghi o andare al voto, hanno emesso una nota congiunta. Ed è una nota durissima contro il Movimento 5 Stelle

Lega e Forza Italia prendono atto della grave crisi politica innescata in modo irresponsabile dai Cinquestelle che, come ha sottolineato il Presidente Mario Draghi, “ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”.

“Dopo quello che è successo, il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul Movimento 5 Stelle in questa fase così drammatica”. 

E’ questo uno dei passaggi salienti di una nota congiunta scritta dagli staff di Forza Italia e Lega, il centrodestra di Governo, al termine di una telefonata tra i leader Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Crisi di Governo, Lega e Forza Italia: “Ascolteremo con attenzione le parole di Draghi”

“Ascolteremo con rispetto e attenzione – continuano gli esponenti di Lega e Forza Italia – le considerazioni del presidente Mario Draghi, che ha reagito con comprensibile fermezza di fronte a irresponsabilità, ritardi e voti contrari. Il centrodestra di governo continuerà a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza, non avendo certamente timore del giudizio degli italiani”. 

Ecco le parole di Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia a Sky Tg24: 

Gli italiani sperano che Mario Draghi ci ripensi. Non abbiamo paura delle elezioni. Però siamo responsabili e verifichiamo se è possibile avere di nuovo Mario Draghi alla presidenza del Consiglio, magari con una maggioranza diversa, per affrontare i problemi degli italiani e se non ci si riesce allora si va al voto. Ma non sono possibili nemmeno ricatti, come anche dire che il governo si può fare solo con M5s. Un governo può vivere altri 9 mesi sotto il ricatto del Movimento 5 Stelle?

Crisi di Governo, situazione in evoluzione nel Movimento 5 Stelle

In mattinata era circolata a lungo la notizia della possibilità di un ritiro dei ministri 5 Stelle dall’esecutivo.

A domanda specifica se nel M5s c’è l’ipotesi di ritirare la delegazione al governo, ha risposto il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli. 

Si è dimesso il presidente del Consiglio, di fatto è il governo dimissionario.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà sarebbe in dissenso verso la linea dura emersa nel partito. D’Incà avrebbe chiarito di non condividere la posizione di chi nel Movimento vorrebbe il ritiro dei ministri.

Intanto si terrà domani sabato 16 luglio, alle ore 15, l’assemblea via zoom dei deputati del Movimento 5 Stelle. La convocazione del capogruppo è già arrivata agli eletti e si parlerà di certo se dare o non dare nel caso la fiducia a Draghi. 

Crisi di Governo, Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia chiedono a gran voce le elezioni

Giorgia Meloni anche forte dei sondaggi che vedono largamente primo partito Fratelli d’Italia chiede espressamente di potere tornare al voto.

Olanda, Germania, Portogallo e Francia sono solo alcune delle Nazioni dove nell’ultimo anno, tra pandemia e guerra, si è regolarmente espressa la volontà popolare. Solo qui non si può mai votare. Non veniteci a parlare di responsabilità, la vostra è solo paura del giudizio degli italiani. Elezioni subito

La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in un post su Facebook va all’attacco:

“È da irresponsabili andare al voto ora”. Dissero quelli che in piena crisi economica, tra pandemia e rincari di ogni tipo, continuano a tenere paralizzata l’Italia tra liti e smanie di potere. Irresponsabili sono loro. Basta scuse, basta giochi di palazzo: Elezioni Subito”.

Crisi di Governo, Italia Viva lancia una petizione online: “Draghi resti a Palazzo Chigi”

Italia Viva ha lanciato una petizione online per chiedere al premier di rimanere.

Ecco il testo che si legge sul sito del partito di Matteo Renzi nella sezione petizioni.

Siamo cittadini sconvolti dalle scelte del M5S che hanno portato alle dimissioni di Mario Draghi da Presidente del Consiglio. I Cinquestelle hanno determinato irresponsabilmente una situazione assurda e contro l’interesse degli italiani, specie in un momento così delicato a livello internazionale. Chiediamo a Mario Draghi di restare a Palazzo Chigi con un programma chiaro su pochi punti da comunicare in Parlamento, senza ulteriori trattative con le forze politiche di maggioranza e con un Governo di persone di sua stretta fiducia.

Ecco cosa scrive Matteo Renzi nella sua e-news: “Ciò che è successo in queste ore fa male al Paese. Il Movimento 5 Stelle si conferma per quello che è sempre stato: un danno per la credibilità delle istituzioni, un disastro per la vita dei cittadini italiani. Costringere Draghi a dimettersi è l’ultima infamia. Ed è una infamia che ci indebolisce anche in politica estera: su certi temi Draghi è uno statista, Conte uno stagista”.

Anche Enrico Letta e il Partito Democratico non vogliono mollare Draghi:

Abbiamo cinque giorni per convincerlo a restare.

è la posizione del segretario Dem.

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